In occasione della 4ª edizione della Giornata Nazionale dello Spazio, il Consolato Generale d’Italia a Fiume, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Osservatorio Astrofisico di Catania-INAF), l’Unione Italiana e il Centro Astronomico di Fiume, ha organizzato martedì scorso un ricco programma di eventi dedicati alla divulgazione scientifica. Dopo che in mattinata vi è stato l’incontro rivolto agli studenti delle Scuole medie superiori italiane di Fiume e dell’Istria (ospite anche l’illustre astronomo croato Korado Korlević), in serata l’evento si è rivolto a un pubblico adulto. La sessione è iniziata con la proiezione del film “Dalla Terra allo Spazio”, seguita da una presentazione dal vivo dal titolo “Italia nello Spazio”, per finire con la conferenza intitolata “Sotto lo stesso cielo: la volta celeste non ha confini”, che ha visto relatori gli esperti Paolo Romano e Javier Alonso Santiago. Il loro incontro con il pubblico è stato introdotto dalla direttrice del Centro astronomico di Santa Croce, Andrea Cvitan, che ha presentato gli ospiti e sottolineato l’importanza della collaborazione scientifica tra Italia e Croazia, con particolare riferimento alla divulgazione scientifica d’alto livello. Paolo Romano, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e responsabile del telescopio solare di Catania, è esperto di fisica solare e meteorologia spaziale. Ha ricoperto ruoli di leadership in numerosi progetti europei e nei programmi del servizio meteorologico spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il suo lavoro ha prodotto oltre cento pubblicazioni scientifiche e una vasta esperienza nell’analisi dei dati e nella supervisione accademica. Javier Alonso Santiago, attivo dal 2018 presso l’Osservatorio Astrofisico di Catania, si occupa di ricerca nel campo dell’archeologia galattica, con focus particolare sugli ammassi stellari giovani. Partecipa a progetti di rilevanza internazionale e ha all’attivo oltre 50 pubblicazioni scientifiche. Prima della conferenza abbiamo scambiato qualche battute con Paolo, fisico solare, e Javier, astrofisico stellare, che lavorano assieme, appunto, presso l’Osservatorio Astrofisico di Catania e collaborano attivamente nella divulgazione scientifica. La loro complementarità è alla base del successo delle loro attività, mirate soprattutto a risvegliare l’interesse dei giovani. Paolo Romano è stato il primo a prendere la parola: “Siamo molto contenti di essere stati invitati dal Planetario di Fiume e dalla console generale Iva Palmieri. È un onore potere raccontare l’attività dell’Italia nello spazio. Oggi celebriamo questa Giornata Nazionale dello Spazio, un’occasione preziosa per divulgare le eccellenze italiane in questo settore”.
Javier Alonso Santiago ha condiviso la sua impressione sul complesso di Santa Croce, sede del Planetario: “È un luogo davvero accogliente ed è un’idea brillante avere un Planetario di questo livello, dotato di telescopi che permettono di osservare il cielo anche in giornate nuvolose o quando c’è vento. Tutto è estremamente moderno, e sono particolarmente felice di constatare l’ottima collaborazione con gli astrofili di Fiume”.
Intensificare la collaborazione
Riguardo a una possibile continuazione della collaborazione e a future visite, Romano ha aggiunto: “Saremmo felici di tornare. Speriamo ci siano altre occasioni per incontrarci nuovamente. Abbiamo a cuore la divulgazione scientifica: ci piace raccontare non solo il nostro lavoro, ma anche quello svolto dalla comunità internazionale nell’ambito della ricerca astrofisica. Se ci inviteranno di nuovo, accetteremo con entusiasmo”.
Santiago ha sottolineato l’importanza di una divulgazione accurata: “Oggi più che mai, in un’epoca in cui su Internet si trovano dati spesso errati, è fondamentale che esperti del settore diffondano conoscenze corrette. Servono verità, chiarezza e spirito critico”. Il tema centrale della presentazione è stato il superamento dei confini, sia politici che tecnologici, per esplorare l’universo con immaginazione e conoscenza. In particolare, Santiago ha spiegato che la relazione si è focalizzata sul “nostro quartiere cosmico”, ovvero il sistema solare. “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dell’afflusso degli studenti. È stato bello vedere con quanta attenzione abbiano seguito le relazioni e posto domande pertinenti, dimostrando quella curiosità scientifica che cerchiamo sempre di stimolare”, ha dichiarato Romano. Santiago ha aggiunto: “Quando la scienza è spiegata bene, può piacere e affascinare, attirando l’interesse di grandi e piccoli”.
La console generale di Fiume, Iva Palmieri, ha dichiarato: “Questa rassegna, che si tiene ogni anno, è stata lanciata dal Governo italiano nel 2021 per sensibilizzare sull’importanza della conoscenza, della ricerca e dei progressi nel campo aerospaziale. L’Italia vanta una consolidata tradizione in questo settore, eccellendo grazie a una rete di istituzioni significative. L’incontro di stamattina (martedì scorso per chi legge, nda) è stato particolarmente significativo, con un’impronta prettamente didattica e divulgativa per gli studenti delle SMSI della circoscrizione. Questa seconda parte della giornata, invece, pone l’accento sull’importanza della collaborazione internazionale nel campo della ricerca aerospaziale. Nessun Paese, né l’Italia né la Croazia, può fare molto da solo, ma unendo le forze si possono raggiungere risultati straordinari. Collaborare seguendo un piano internazionale significa moltiplicare le opportunità e produrre frutti importanti. L’idea di portare qui scienziati italiani è nata da una mia conoscenza personale con gli esperti: li avevo già ospitati nelle altre sedi in cui ho operato in passato e ho pensato di invitarli anche qui. L’INAF è un’istituzione di eccellenza nel Belpaese, e mi è sembrato appropriato avere i nostri due esperti con noi in quest’occasione”.
La conferenza
Parola subito a Paolo Romano, che ha detto una cosa molto giusta: “Sotto il cielo non ci sono confini, soprattutto politici. Nel nostro mestiere è fondamentale collaborare con persone di diverse nazionalità. L’unione fa la forza e apre infinite possibilità. Con le nostre capacità, ma anche con i nostri limiti umani, cerchiamo di conoscere meglio l’universo. Vogliamo spingerci lontano per osservare da vicino i mondi che ci circondano”. Ha poi illustrato un’interessante analogia per immaginare le distanze nello spazio: “Se la Terra fosse una palla da calcio, la Luna sarebbe una pallina da tennis posta a 7 metri di distanza, mentre il Sole sarebbe un palazzo di 27 metri situato a 3 chilometri da noi. Con questi riferimenti, possiamo fare un viaggio di 150 chilometri per raggiungere i confini del nostro sistema solare, che è solo uno tra tanti”. Romano ha poi approfondito il tema del Sole, descrivendone curiosità e caratteristiche, e parlato della missione BepiColombo dedicata all’esplorazione di Mercurio, ha parlato di Venere, dei telescopi e dei futuri progetti di osservazione astronomica.
Santiago ha affrontato, invece, argomenti come gli asteroidi, Saturno, il gigante di ghiaccio Urano, la Nube di Oort e Plutone, ormai classificato come pianeta nano. In poco più di un’ora, i due esperti hanno fornito una mole di informazioni spiegate con chiarezza, rendendo concetti complessi accessibili anche a un pubblico non esperto.
Osservazione al telescopio
Al termine della relazione, il pubblico è uscito per osservare il cielo con il telescopio. Nonostante il vento, che faceva tremare lo strumento, è stato possibile ammirare la Luna e Giove, visibile con i suoi quattro satelliti principali, anche se il cielo non era del tutto sereno. L’evento si è concluso con un grande applauso, segno dell’entusiasmo e dell’interesse suscitati e Andrea Cvitan ha terminato la serata esprimendo grande soddisfazione per l’incontro e augurandosi un’intensificazione della collaborazione scientifica futura. Ha dichiarato: “Siamo entusiasti della divulgazione scientifica di alto livello che abbiamo avuto il privilegio di ospitare oggi. È un importante passo avanti verso la creazione di nuove sinergie tra i nostri due Paesi”.
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