Sotto inchiesta il paziente che ha causato il rogo

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Sotto inchiesta il paziente che ha causato il rogo

LOPAČA | Anche se non è stata ancora confermata, sembrano non esserci ormai più dubbi sull’ipotesi del mozzicone di sigaretta come causa del tragico incendio della Clinica psichiatrica di Lopača venerdì scorso. Secondo una prima ricostruzione, un paziente si sarebbe messo a fumare mentre prendeva un caffè nella propria stanza. A un certo punto la cicca gli sarebbe scivolata di mano e in pochi istanti si è scatenato il rogo. A perdere la vita non sarebbe però stata la persona in questione, come ipotizzato in un primo momento, bensì un vicino di stanza, trovato esanime dai Vigili del fuoco sul balcone adiacente.

“Nelle camere è severamente vietato fumare e tutti i pazienti lo sanno bene – ha spiegato il vicedirettore della Clinica, Dragan Lovrović –. Abbiamo comunque degli spazi appositi riservati ai fumatori. Finora non ci sono stati mai problemi di questo genere anche perché tutti i nostri utenti hanno sempre rispettato le norme vigenti”.
Resta ora da capire se il paziente sospettato, nel caso dovesse effettivamente venire provata la sua responsabilità, risponderà penalmente. Fonti ufficiose parlano di una sua probabile incapacità di intendere e di volere, anche se la legislazione croata presume comunque l’avvio di un processo nei confronti di questa categoria di persone, con l’eccezione che in questi casi la pena non prevede la reclusione in carcere bensì un’istituzione psichiatrica.

Komadina «pungola» la Città

Intanto ieri nel corso dell’incontro con la stampa, il presidente della Regione Zlatko Komadina si è soffermato sulle polemiche relative alla strada che da Grohovo porta all’ospedale, la quale è chiusa da ormai quattro anni per via di una frana. La sua chiusura ha di fatto costretto le squadre d’intervento a servirsi di una via d’accesso alternativa di difficile percorrenza, ritardando così di qualche minuto il loro arrivo sul posto.
“Quel tratto è classificato come strada locale: e tre quarti di essa rientrano nelle competenze della Città di Fiume e il resto del Comune di Jelenje. Il costo della sua ricostruzione è stimato in 27 milioni di kune. Visti i mezzi finanziari limitati del Comune di Jelenje, abbiamo deciso di farci carico noi della loro parte proponendo un accordo congiunto per la sua ricostruzione. Peccato però che tale documento non sia mai stato approvato dalla Città di Fiume”, ha dichiarato Komadina.

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