Social-democratici. Alternativa a HDZ e SDP

Il deputato connazionale al Sabor Erik Fabijanić ripercorre la strada che ha portato alla formazione dell'Associazione e, a breve, di un nuovo partito

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Social-democratici. Alternativa a HDZ e SDP
Il deputato connazionale Erik Fabijanić. Foto: RONI BRMALJ

Si chiamerà Social-democratici, il nuovo schieramento politico che sta per vedere la luce. Ormai è questione di giorni, la fondazione è prevista per il mese di luglio. Ne abbiamo parlato con Erik Fabijanić, deputato connazionale eletto al Sabor sulla lista dell’SDP e passato al gruppo dei Socialdemocratici dopo l’espulsione da piazza Ibler, che però non si è voluto sbilanciare sul nome del presidente del futuro partito.

Dopo la cancellazione di massa dei tesserati SDP, il seno al Parlamento è nato il gruppo dei Social-democratici e in seguito è stata fondata l’Associazione. Quali saranno i seguenti passi?
“È stata davvero una cancellazione di massa, in quanto sono stati espulsi oltre 3.000 tesserati. La maggior parte di loro ha ricevuto soltanto un comunicato che non riportava alcuna firma. Altri, tra i quali Sanja Udović ed io, non sono stati mai informati della cancellazione. Al momento delle elezioni interne in seno all’SDP, siamo stati informati di non risultare nell’elenco dei tesserati. Considerato che diversi deputati non risultavano più tesserati del partito si è reso necessario formare un nuovo gruppo parlamentare, i Social-democratici. Non era nostra intenzione farlo. Io stesso ho cercato di evitare la rottura del gruppo dell’SDP, guidato soprattutto dalla politica dei numeri, ma non ci sono riuscito. Lo sfaldamento lo ha provocato l’SDP, non i Social-democratici. Credo che una situazione simile non sia mai successa nella storia. Attualmente siamo in 18 e rappresentiamo la seconda forza politica in Parlamento, dopo l’HDZ. Abbiamo pure un vicepresidente, Rajko Ostojić.
L’idea era di fondare subito un nuovo partito, ma su mia iniziativa è nata dapprima l’Associazione, che ad oggi conta circa 1.000 membri. Perché un’Associazione? Perché ci sono tante persone che condividono le nostre idee, anche tra i tesserati dell’SDP, sperando che non vengano espulsi pure loro. Il nostro intento, infatti, è di raggruppare persone capaci, di stimolare la polemica per i vari temi che vengono trattati in Parlamento, di essere una fabbrica di idee. Un Partito deve avere un programma e noi ci siamo presi del tempo per prepararlo attraverso l’Associazione”.

Davorko Vidović è il presidente dell’Associazione. Lo sarà anche del partito?
“Questo non lo posso ancora dire. L’intenzione è di distribuire le cariche, forse anche di istituire una presidenza a rotazione. Ma è ancora tutto da vedere. Comunque, l’Associazione non smetterà di esistere con la fondazione del partito”.

Intanto si stanno formando le sezioni dell’Associazione in varie parti del Paese. Ce ne sono nella Regione litoraneo-montana e a Fiume?
“Sì, sono state istituite sezioni a Zagabria, Spalato, Zara, in Slavonia e nel Međimurje. Presto dovrebbe venirne istituita una anche a Fiume e potrebbe essere l’occasione per annunciare la fondazione del partito. Naturalmente, puntiamo su Fiume e la Regione, aree che hanno sempre saputo riconoscere e che hanno sostenuto la social-democrazia”.

A quando la fondazione del partito dei social-democratici?
“Probabilmente a luglio e si chiamerà proprio così. Per il momento prepareremo uno Statuto ‘tecnico’ onde potere procedere con la registrazione. In seguito ne faremo uno contenente pure un messaggio politico. Sostanzialmente vogliamo evitare gli errori fatti in passato. Vogliamo essere un’alternativa all’HDZ e all’SDP, dimostrare che questo Paese può venire guidato in una maniera diversa, nel rispetto di tutti i cittadini, introducendo nella politica la buona educazione, la stima, la tolleranza e un dibattito sano, basato su argomenti”.

Il partito sarà pronto per candidarsi alle prossime elezioni?
“Assolutamente sì, contiamo di partecipare a tutte le elezioni da quelle amministrative, alle parlamentari, a quelle europee”.

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