Sicurezza a Fiume. Filipović: «Soddisfacente»

La Questura rende noti i dati relativi al 2022. Risolti quasi tutti i casi più gravi. Irrisolta la rapina nel centro commerciale ZTC. Migranti, l'entrata nell'area Schengen non ha prodotto benefici

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Sicurezza a Fiume. Filipović: «Soddisfacente»
I migranti in transito a Fiume. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Fiume è una città sicura? Dal rapporto dei rappresentanti della Questura litoraneo-montana, Robert Tomac e Goran Gašpert e dalle considerazioni del sindaco Marko FIlipović espresse nel corso del Collegio di ieri, il quadro generale è soddisfacente. Il resoconto si riferisce allo scorso anno in cui è stato registrato un aumento del numero di reati del 3,7 e di incidenti stradali del 4,7 per cento. In compenso ci sono state meno denunce per quanto riguarda l’ordine pubblico, in calo del 27,8 p.c. “Possiamo dirci soddisfatti per la buona collaborazione con le forze dell’ordine e per il fatto che è stata risolta gran parte dei reati gravi in cui sono stati individuati i responsabili”, ha commentato il sindaco, lamentandosi poi di un altro fatto. Anche dopo l’entrata della Croazia nello Spazio Schengen, la presenza di migranti in città è più o meno la stessa. “Avevamo inviato una lettera al premier Andrej Plenković e al Ministero degli Interni e a quello del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Il problema dei migranti – ha precisato Filipović –, non riguarda soltanto noi, bensì tutta l’Europa. Noi abbiamo fatto la nostra parte”. La Città ha allestito, in prossimità della Stazione ferroviaria, un centro d’accoglienza in collaborazione con la Caritas e la Croce rossa. Già a dicembre era stato sottolineato il fatto che ci sono anche dei costi considerevoli da affrontare per mantenere il servizio. In ogni caso, tornando alla questione della sicurezza, al Collegio di ieri si è concluso che dall’inizio della crisi dei migranti non vi sono stati grandi problemi d’ordine pubblico. Cresce, e non solo a Fiume, il fenomeno delle truffe cibernetiche, imbrogli vari su cui la Polizia si sta impegnando in modo particolare, in primo luogo invitando i cittadini alla massima cautela.

Numeri
Tra le cifre elencate dal capo della Criminalpol, Tomac, troviamo il numero di reati commessi, 1.927 casi dei quali ne sono stati risolti il 58,4 p.c. La maggior parte dei reati si riferisce a furti, rapine, furti in abitazioni, un segmento che segna un aumento dell’8,7 p.c. rispetto all’anno precedente. I danni ammontano complessivamente a 27 milioni di kune con un aumento superiore al 70 p.c. in rapporto al 2021. Di tutti i reati registrati nella Regione, il 40 p.c. è stato commesso a Fiume. Tra i casi risolti, ce ne sono stati alcuni gravi, come i tre in cui sono stati fatti esplodere degli ordigni contro abitazioni e auto, o il caso a Rastočine in cui sono stati dati alle fiamme diversi veicoli in sosta. Ci sono stati un omicidio e un tentato omicidio e 11 episodi in cui altrettante persone hanno subito lesioni gravi. In tutti questi casi più seri sono stati scoperti i responsabili. Rimane irrisolta, invece, la rapina nel parcheggio al coperto del centro commerciale ZTC, ai danni di un furgone dell’agenzia FINA. I reati che si collegano alla criminalità organizzata sono pure in aumento, 31 in più in rapporto al 2021. Il trend negativo, come ha spiegato Tomac, è dovuto principalmente al traffico di migranti. In calo i reati legati alla droga, -28 p.c., ma si registra anche un’espansione delle droghe sintetiche. Gli incidenti stradali sono stati 1.554 con quattro morti. Si tratta di un conducente e di tre pedoni.

Confermato il programma nel sociale
La capodipartimento Karla Mušković ha presentato un breve resoconto sulle varie forme di sostegno ai concittadini che si trovano in condizioni disagiate. Nel 2022 nel programma sussidi sono stati inseriti 6.462 con varie misure di sostegno per le quali la Città ha stanziato 3,2 milioni di euro. Per quest’anno è previsto un milione in più. Tra le altre cose, è stato confermato il programma di sovvenzioni per il consumo di corrente elettrica, riscaldamento centralizzato e gas. La Città deve stipulare dei contratti con i fornitori dei servizi e quello di ieri è stato il passaggio formale per procedere. “Dobbiamo aggiornare i dati basandoci sulle statistiche che indicano che in Croazia c’è il 19,1 p.c. di cittadini a rischio povertà, una percentuale leggermente inferiore a Fiume dove siamo al 18,1 p.c. Per legge la Città ha l’obbligo di coprire le spese di gas, riscaldamento e corrente elettrica soltanto per chi percepisce il reddito statale minimo. Il nostro programma sociale abbraccia una fascia molto più ampia in quanto solo il 6 p.c. del numero complessivo di aventi diritto fa parte di quella categoria”.

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