Sfilata estiva? Sì, no, ni

A causa della pandemia, è sempre più probabile che il tradizionale appuntamento in Corso venga organizzato a inizio estate. Come l’hanno presa i diretti interessati?

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Sfilata estiva? Sì, no, ni

Se ne parla da giorni e la questione ormai è accertata: gran parte degli appuntamenti di Carnevale non si farà o sarà posticipata ai mesi estivi. In quest’ultima categoria rientrano la Sfilata dei bambini e quella internazionale in Corso, che nell’era preCovid riunivano decine di migliaia di maschere e mascherine e altrettanti spettatori, per una kermesse più unica che rara. Fiume, col suo “anello”, è una città che vive il Carnevale in ogni sua sfaccettatura ed è abituata a farlo d’inverno, come da calendario, quando nemmeno il freddo, che spesso caratterizza l’evento, riesce a scoraggiare e a far desistere i numerosissimi gruppi carnascialeschi dal loro allegro sfilare lungo le vie del centro cittadino. Oggi, però, a causa della pandemia, le cose potrebbero assumere un contesto del tutto diverso. Infatti, come annunciato dall’Ente per il turismo di Fiume, la Sfilata internazionale in Corso, si svolgerà – Covid permettendo – a inizio estate riunendo le compagnie carnascialesche locali e, probabilmente, anche qualche gruppo proveniente dall’estero.

Gli Zvončari di Zamet

Come l’hanno presa e che cosa pensano di questo cambio… di rotta, le persone che vivono il Carnevale in prima persona? L’abbiamo scoperto interpellando i diretti interessati.

Tutta colpa del Covid

Ci siamo rivolti innanzitutto a colui che per trent’anni ha rappresentato il Carnevale fiumano e per il quale l’edizione 2022 sarà l’ultima: l’“emerito” Mastro Toni, che ha tenuto a sottolineare che la tradizione va mantenuta ad ogni costo e che il Carnevale deve venire celebrato nel suo periodo di svolgimento, ovvero nei mesi invernali, tra gennaio e febbraio, come dettato dal calendario. “In casi eccezionali, in questo caso a causa del Covid, è comunque un bene dare modo ai carnevalisti di sfilare, seppure posticipando l’evento di qualche mese. Potrebbe uscirne fuori qualcosa di veramente bello, un’attrazione turistica in più nei mesi più caldi, con una sfilata serale e notturna. Se ci sarà interesse da parte dei gruppi, potremo procedere con l’organizzazione, senza però che ciò diventi una tradizione”.

Sandi Pribanić, Dora Pilepić, Mastro Toni

L’“apprendista” Sandi Pribanić, che prenderà in mano le redini della kermesse l’anno venturo, una volta che Mastro Toni si sarà ritirato in pensione, è del parere che “la sfilata estiva potrebbe risultare un incentivo al settore commerciale, alberghiero e d’attrazione per i turisti. A parte gli strappi alle regole, come quello annunciato e che appoggio, la Sfilata deve comunque mantenere la sua tradizione e tenersi d’inverno”.

La reginetta Dora Pilepić, che regna per il terzo anno consecutivo – negli ultimi due non si è svolta l’elezione a causa della pandemia –, è della medesima opinione. “Le usanze non moriranno mai, seppure negli ultimi anni siano state penalizzate dal Covid. Il Carnevale va mantenuto ad ogni costo. Ben venga una Sfilata estiva, ma deve limitarsi a una sola edizione”.

I Pehinarski feštari

Attrazione turistica

Non divergono i pareri dei rappresentanti di alcuni dei gruppi carnascialeschi più longevi di queste terre. “L’idea di una Sfilata estiva non è una novità – afferma Uroš Dukić, della compagnia “Lako ćemo”, una delle tre che ha avviato il Carnevale fiumano –. Si era tentato di farla in passato, ma senza successo. Il folclore e le leggende sono la base del Carnevale in Regione: con il rumore e la musica si scaccia l’inverno e si richiama la bella stagione. Una Sfilata estiva sì, se i vari gruppi dimostreranno interesse per parteciparvi, ma non trasformarla in un appuntamento forzato. In ogni caso, noi ci saremo”.

Maja Stepančić, presidente dell’Associazione carnevalesca e degli Zvončari di Zamet, sostiene che questa variante estiva vada a favore della commercializzazione e non abbia nulla a che vedere con le tradizioni. “Per il nostro gruppo, le usanze sono sacre per cui nei prossimi giorni, grazie all’autorizzazione della Task force, faremo il tradizionale giro per i borghi del rione di Zamet. Gli scampanatori sono il simbolo non soltanto del quartiere, ma di tutta la città, come unica compagine folcloristica urbana rinata circa 60 anni fa, dopo un periodo d’inattività. Così come lo è il Carnevale fiumano, che in via eccezionale può avere la sua Sfilata in estate, ma soltanto in occasioni speciali come questa. Tutti i nostri eventi sono stati ridotti o tagliati nel rispetto delle disposizioni antiCovid. Speriamo che l’anno prossimo tutto ritorni alla normalità, per la nostra e la felicità di tantissime persone che, come noi, tengono al Carnevale e lo curano fin nei minimi dettagli”.

Gli Halubajski zvončari

Il presidente della compagnia carnascialesca di Pašac, Vili Stojšić, sottolinea che già nel 2021 si era pensato di organizzare un Carnevale estivo, ma poi la cosa non era andata in porto. “Prima del Covid, tantissimi gruppi frequentavano i Carnevali estivi di lunga tradizione come quelli di Portoalbona (Rabac), Pago, Novi Vinodolski, Segna e per ultimo Cherso, ma questi vengono organizzati a fini turistici. Il Carnevale fiumano è tutta un’altra cosa. Ben venga una Sfilata estiva lungo il Corso, ma soltanto se ci saranno le condizioni per farla, non solo epidemiche, ma anche climatiche. Sarebbe l’ideale organizzare l’evento in concomitanza con la Giornate di San Vito, Modesto e Crescenzia, oppure nell’ultimo fine settimana d’agosto”.

La compagnia di Pašac

Tenute invernali inadatte ai mesi estivi

Eugen Travalja, rappresentante dei Pehinarski feštari, anch’essi tra i gruppi che hanno dato il via alle Sfilate fiumane, è del parere che una Sfilata estiva non riscontrerà successo tra i carnevalisti urbani. “D’estate Fiume si spopola, le persone vanno in vacanza e si assentano dalla città. E poi, fa troppo caldo per sfilare, soprattutto per gruppi come il nostro, noto per un tipo di uniforme prettamente invernale. Ci atterremo, comunque, alle disposizioni e se ci sarà una passeggiata estiva in Corso, non mancheremo di partecipare”.

Eugen Travalja

Uscendo dall’area cittadina, il rispetto per le tradizioni si fa sentire ancor di più. È così per gli Halubajski zvončari, patrimonio immateriale dell’UNESCO, che con le loro uniformi, tipicamente invernali, rischiano di avere qualche difficoltà col caldo estivo. Damir Host, presidente dell’associazione degli scampanatori dello Halubje, anch’essi tra i fondatori della Sfilata in Corso, non è ancora in grado di rispondere se il gruppo parteciperà o no alla kermesse estiva. “Purtroppo, le nostre tenute sono pesanti e ingombranti e a volta sudiamo anche nei mesi invernali, dove poi con tutta quell’afa che spesso caratterizza le nostre estati”.

I Grobnički dondolaši

Nemmeno i Grobnički dondolaši provano grande simpatia per un potenziale evento estivo. “Basti pensare che nei giorni scorsi, con tutto il calo delle temperature, durante uno dei nostri consueti giri per i borghi del Grobniciano, i ragazzi hanno sudato le proverbiali sette camicie. Per noi la tradizione è sacra – afferma il presidente dell’associazione, Alen Haramija –. Nonostante tutto, però, i più temerari parteciperanno anche a quest’insolito appuntamento estivo”.

Alen Haramija

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