Sfiducia a Čordašev, Andrej Poropat alla guida del Consiglio cittadino

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Sfiducia a Čordašev, Andrej Poropat alla guida del Consiglio cittadino

Tihomir Čordašev non è più presidente del Consiglio cittadino di Fiume. Il Consiglio gli ha votato la sfiducia dopo un lungo dibattito durante il quale le parti avverse erano in disaccordo totale sulle motivazioni e sulle modalità della destituzione della massima carica del Consiglio. Al suo posto è stato eletto Andrej Poropat dell’HNS, che avrà il compito di riuscire a trovare una maggioranza per le votazioni future. La sfida si preannuncia particolarmente ardua, come si può constatare anche dal fatto che il voto di sfiducia e quello della nuova nomina a presidente del Consiglio sono stati possibili grazie ai voti di due maggioranze differenti. Nel primo caso, alla coalizione guidata dall’SDP si è aggiunto Hrvoje Burić, della Bura, il quale ha ritenuto opportuno destituire Čordašev, astenendosi però dalla votazione sulla nomina del nuovo presidente, nella speranza che venga a crearsi una situazione di stallo che porti a nuove elezioni. A questo punto è intervenuta la Lista per Fiume, che con i suoi due voti ha garantito la maggioranza per l’elezione del nuovo presidente, affermando però che non voterà per la maggioranza sulle altre questioni.

Il voto di sfiducia

La mozione è stata firmata da sette consiglieri cittadini, quanti ne bastano per introdurla all’ordine del giorno. Fra questi i consiglieri dell’HNS, della DDI, dell’SDP e del PGS, la cui capogruppo, Ana Trošelj ha letto le motivazioni della mozione di sfiducia. “In questi mesi abbiamo notato un progressivo peggioramento della situazione all’interno del Consiglio cittadino, con una sempre più frequente difficoltà nel trovare una maggioranza che portasse avanti i lavori. Tutto è culminato con l’incapacità di adeguare lo Statuto della Città di Fiume alla nuova legge. Oltre a questi problemi ci sono stati vari casi in cui il presidente ha leso l’immagine del Consiglio, comportandosi in modo indecoroso e irriguardoso nei confronti di determinati consiglieri. Tutto questo ha portato a una progressiva perdita di fiducia da parte dei consiglieri”, ha affermato Ana Trošelj.

Le proteste

Un po’ tutti i partiti all’opposizione hanno protestato contro la rimozione di Čordašev dall’incarico, soffermandosi in modo particolare sull’insensatezza – a detta loro – della motivazione. “Questa votazione è un attacco alla democrazia e alla libertà. Il presidente non ha mai leso l’immagine del Consiglio e la convocazione delle sedute il giovedì non è un obbligo, come non è fissato neppure l’orario d’inizio delle stesse. Destituire un presidente perché una seduta è iniziata un’ora prima o dopo non ha senso”, ha dichiarato Josip Ostrogović, dell’HDZ.
“Questa mossa non porterà ad altro che a una nuova concentrazione di potere nelle mani del sindaco, facendo perdere al Consiglio cittadino molta della sua autonomia. Votare la sfiducia a Čordašev è estremamente controproducente”, ha dichiarato Petra Mandić, del Most.
Ovviamente anche Andrej Briščik, collega dell’AM di Čordašev, si è detto contrario, definendo assurda una coalizione che non rispetti nessun punto del programma elettorale. Alla fine, le proteste sono state riassunte perfettamente dall’indipendente Marinko Koljanin, il quale ha ribadito l’insensatezza delle motivazioni, aggiungendo dell’altro. “Capisco che ora voi siate riusciti a raggiungere una maggioranza e che vogliate sfruttare questa situazione per nominare a presidente uno dei vostri. È un comportamento legittimo in politica, soprattutto in un organo come questo, dove il presidente non deve fare altro che condurre le riunioni e la scelta viene fatta esclusivamente in base all’espressione della volontà politica. Potevate però evitare di formulare delle motivazioni ridicole, che non aggiungono nulla al dibattito e che non fanno altro che creare tensione fra le forze in campo”, ha affermato Koljanin.

Una nuova maggioranza

Dopo il voto di sfiducia, si è passati all’elezione del nuovo presidente. L’unico nome proposto era quello di Andrej Poropat, ma alcuni partiti avrebbero preferito evitare di votare, rimandando la decisione a una sessione successiva e lasciando che sia il vicepresidente, Oskar Skerbec, a condurre i lavori fino ad allora. In particolare, i rappresentanti dell’HDZ, del Živi zid (Barriera umana) e dell’Akcija Mladih (Azione dei giovani) si sono detti stupiti e scioccati dall’affermazione di Danko Švorinić, della Lista per Fiume, il quale ha dichiarato di voler sostenere la nomina di Poropat.
“Noi abbiamo intenzione di appoggiare questa proposta per vari motivi. Innanzitutto vogliamo che il Consiglio continui a lavorare senza soluzione di continuità, perché sono tante le questioni che dobbiamo affrontare e se vogliamo fare il bene dei cittadini non è il caso di perdere altro tempo. Inoltre, dobbiamo prendere atto del fatto che nessuno degli altri partiti non ha avanzato un nome alternativo. Se ci fossero state altre proposte le avremmo valutate, ma in questo momento o si vota a favore di Poropat o si va a nuove elezioni, con l’unica certezza di creare una grande spesa per la Città e di rallentare tutto il processo decisionale. In questo contesto voteremo a favore del nuovo presidente, ricordando però a tutti che noi siamo all’opposizione e che nelle future votazioni ci comporteremo di conseguenza”, ha dichiarato Švorinić.

Premi Città di Fiume

Il Consiglio si è espresso, invece, all’unanimità sulle nomine ai premi cittadini. Il premio opera omnia andrà a Zdenko Botić. I premi annuali andranno invece a Jasminka Ledić e Zlatko Vicić. La Targa d’oro Stemma della Città verrà assegnata al console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri a Nenad Labus, a Hideyo Ashigaki, a Darko Jurković, a Davor Tolja, a Suzana Samardžić, al Club di tifosi Armada, all’associazione Mipro e alla Fondazione dell’Università di Fiume.
Il console Palminteri è stato proposto per il premio dalla Camera d’economia regionale, per il grande contributo dato alla collaborazione economica fra la Croazia e l’Italia e in modo particolare per il lavoro di promozione delle possibilità imprenditoriali sul nostro territorio.

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