Sette grifoni in libertà dopo la convalescenza

Gli esemplari sono stati curati per diverso tempo nel Centro di Caisole. Cinque erano caduti in mare dai loro nidi e due erano nati in cattività a Ruščica (Slavonski Brod)

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Sette grifoni in libertà dopo la convalescenza

Sono tornati a volare in alto nei cieli che sovrastano le isole quarnerine, i sette giovani grifoni ospitati dal Centro per visitatori e di convalescenza per grifoni di Caisole (Beli) sull’isola di Cherso, il cui fondatore è l’Ente pubblico “Priroda”, che si occupa del recupero di questi volatili protetti. Cinque degli esemplari fatti tornare ora in libertà, hanno necessitato di cure in quanto, ancora implumi, erano caduti dai rispettivi nidi che si trovano sulle scogliere delle isole di Cherso, Veglia, Plauno (Plavnik) e Provicchio (Prvić) e grazie all’intervento dei soccorritori erano stati tratti in salvo e ricoverati nella voliera del Centro. Due, invece, sono nati in cattività nel Centro di riabilitazione della fauna selvatica di Ruščica vicino a Slavonski Brod, e trasferiti in seguito a Caisole per abituarsi a vivere con i propri simili, crescere e prepararsi a spiccare il volo non appena pronti per farlo. Gli ultimi due sono i discendenti di due grifoni quarnerini, Pepina e Brancin, che a causa di lesioni riportate nelle migrazioni, non erano riusciti a tornare nel loro habitat naturale. Adesso i loro figli, Barbara e Đuro, hanno spiccato il volo al fianco dei loro compagni Wuhan, Vranac, Marina, Angela e Taras, tutti provvisti di rilevatore GPS onde poter seguire i loro spostamenti.

Il momento del rilascio

“Dal 2016 in qua sono stati salvati circa 40 grifoni, dei quali il Centro di Caisole si è preso cura lasciandoli poi liberi una volta guariti. Il giorno del loro rilascio è speciale per tutti coloro che lavorano con amore e determinazione per la salvaguardia della specie. Ogni grifone salvato e lasciato libero è per noi una vittoria”, ha detto Irena Jurić, direttrice dell’Ente.

“Il grifone è il simbolo dell’isola di Cherso e rappresenta una piccola parte della sua biodiversità. È pertanto nostra responsabilità perseverare nella tutela della specie, poiché essa rappresenta l’unica colonia su un territorio molto vasto. Vedrete volare i grifoni soltanto nel Quarnero”, ha detto Zlatko Komadina, presidente della Regione litoraneo-montana in occasione del rilascio dei sette grifoni dal Centro di Caisole.

La maestosità di un grifone

Alla cura di questi particolari avvoltoi, partecipa anche l’associazione Biom, che prima del rilascio dei sette esemplari, ne ha marchiati quattro con rilevatori GPS, acquistati nell’ambito del progetto europeo BalkanDetox Life. Si tratta di un sistema di monitoraggio dei carnivori il cui obiettivo è contribuire alla creazione di un sistema di rilevazione su possibili casi d’avvelenamento della fauna selvatica sul territorio della penisola Balcanica. Finora sono stati marchiati con questo sistema una quarantina di uccelli in Bulgaria e Grecia a cui vanno ora ad aggiungersi i sette grifoni quarnerini.

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