SDP: «Meno circoscrizioni elettorali»

Vojko Obersnel e Arsen Bauk alla tribuna pubblica sul tema della legge elettorale revocata dalla Corte Costituzionale

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SDP: «Meno circoscrizioni elettorali»
Pubblico numeroso alla tribuna politica. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Giochetti preelettorali dell’HDZ”, è l’espressione con la quale il Partito socialdemocratico tramite Vojko Obersnel e Arsen Bauk definisce le manovre legate alle annunciate modifiche della Legge elettorale nel segmento delle circoscrizioni. Obersnel, presidente del Consiglio per il sistema politico e Bauk, come deputato SDP al Sabor, ieri sera hanno preso parte a Fiume a una tribuna pubblica sull’argomento, in particolare sulla futura suddivisione del Paese in funzione delle elezioni politiche dell’anno prossimo, con riferimento alla decisione della Corte costituzionale di revocare la legge in vigore. Il motivo di tale provvedimento è che le dieci circoscrizioni sul territorio nazionale non hanno da tempo lo stesso numero di elettori. La differenza consentita è del 5 per cento, mentre vi sono situazioni in cui una circoscrizione ha il 25 per cento in meno rispetto a quella che dovrebbe essere la media. In questo modo, lì un voto vale di più rispetto a una circoscrizione in cui ci sono più elettori.

«Assurdità»
Il sindaco e capo della sezione fiumana SDP, Marko Filipović, ha introdotto i relatori. L’ex primo cittadino Obersnel ha illustrato assieme a Bauk la proposta in base alla quale il Paese verrebbe diviso in sei circoscrizioni raggruppando più Regioni rispettandone i confini amminstrativi. “Una circoscrizione comprenderebbe la Città di Zagabria, un’altra il suo anello e la Croazia centrale, una terza raccoglierebbe le Regioni del Nord, una la Slavonia, quindi la Dalmazia e, infine, quella litoraneo-montana e istriana, e quella di Segna e della Lika. Le differenze verrebbero colmate proporzionalmente. Riteniamo che come punto di riferimento dovrebbe esserci il numero di abitanti e non degli iscritti negli elenchi elettorali che non corrispondono alla realtà. Con la Decisione della Corte costituzionale, il legislatore dovrà varare una nuova legge entro ottobre. Tra le assurdità c’è anche il fatto che nella stessa circoscrizione ci sono gli elettori della zona di Jarun a Zagabria e di Buccari. Quindi, questa settima circoscrizione taglia letteralmente l’ottava in cui ci siamo noi, visto che Crikvenica rientra nella nostra. La nostra proposta è in procedura al Sabor dal giugno dello scorso anno, ma nessuno ha mai compiuto alcun passo per avviare la discussione. Inoltre, chiediamo che sia abbassata la soglia per il voto preferenziale dal 10 al 5 per cento”, è il riassunto dell’intervento di Obersnel.
È stata illustrata la proposta dell’Istituto “Ivo Pilar”, ovvero di Nenad Pokos, secondo cui i collegi resterebbero dieci, con delle aggiunte di territorio. Per esempio, a Petrinja, Sisak e Novska potrebbero venire aggiunte le isole di Veglia e Arbe. Ci sarebbe anche una proposta della Gong con sei collegi, mentre l’unica mancante è quella dell’HDZ.

«L’intento è semplificare»
“Conti alla mano – ha spiegato Bauk, professore di matematica –, con la nostra proposta l’HDZ non ci rimetterebbe nulla. Tutto si semplificherebbe e allo stesso tempo verrebbe garantita proporzionalmente la rappresentatività di ciascuna Regione”.

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