Nel Salone dei marmi di Palazzo del Governo il presidente della Regione, Zlatko Komadina, ha firmato ieri due contratti di finanziamento, rispettivamente con il direttore dell’Istituto regionale di medicina d’urgenza, Davor Vukobrat, e con il sostituto direttore della Casa della salute, Alen Šimatić. La Regione ha assicurato 2,4 milioni di kune a quest’ultima struttura per far fronte alle spese causate dalla crisi sanitaria e altri due milioni per l’acquisto di un mammografo digitale. All’Istituto di medicina d’urgenza andranno invece 1,5 milioni, anche in questo caso per venire incontro alla situazione d’emergenza e coprire parte delle spese per i salari dei dipendenti.
“Tutto il 2020 è stato caratterizzato dalla lotta per la tutela della salute dei cittadini ed è quindi giusto pensare agli investimenti nel settore sanitario in questi ultimi giorni dell’anno. Con tutta probabilità questa tendenza proseguirà anche nel 2021, con la speranza di un graduale ritorno alla normalità. Con l’assestamento del Bilancio, la Regione è riuscita ad assicurare sei milioni di kune, che sono stati indirizzati a queste due istituzioni sanitarie, le maggiori in Regione, e i mezzi finanziari che abbiamo assicurato contribuiranno a migliorare la qualità dei servizi rivolti ai cittadini”, ha spiegato Komadina.
Il direttore dell’Istituto di medicina d’urgenza, Davor Vukobrat, ha sottolineato che quest’iniezione finanziaria permetterà di proseguire con il ciclo d’investimenti. Ha ricordato che in tre anni l’Istituto ha sostituito completamente il parco macchine e che nel 2021 è in programma l’acquisto di altri quattro veicoli, altrettanti defibrillatori e tre apparecchi per la respirazione assistita.
Alen Šimatić ha reso noto che il mammografo più recente è stato acquistato nel 2015 e sono stati fatti oltre 35mila controlli. Verrà sostituito con un nuovo, digitale, che permette di fare la mammografia in 3D, un sistema efficace nella prevenzione e nella diagnosi precoce dei timori al seno. “Si tratta di una mammografia digitale tridimensionale ad alta definizione, che permette di studiare la mammella a strati, acquisisce le informazioni mediante software digitali che analizzano i dati e permettono una ricostruzione delle immagini sia in 2 dimensioni che in 3D. Il tessuto mammario viene scomposto in strati e ricostruito digitalmente, permettendo una migliore accuratezza sia nell’individuazione che nel riconoscimento di lesioni anomale, limitando al minimo i falsi negativi e i falsi positivi. Permette inoltre una localizzazione precisa e agevole delle lesioni, facilitando eventuali interventi di biopsia”, ha spiegato ancora.
Đulija Malatestinić, capodipartimento per la sanità ha ricordato che nel 2004 la Regione ha avviato per prima il progetto pilota della diagnosi precoce del tumore alla mammella, che in seguito è stato inserito nel programma nazionale. “Il tumore al seno è il più frequente nell’ambito della popolazione femminile e rappresenta un importante problema di salute pubblica. L’incidenza della malattia è in aumento in tutto il mondo, e così pure in Regione, ed è una delle cause principali di decessi delle donne tra i 35 e i 59 anni d’età. La prevenzione e una diagnosi precoce possono salvare la vita e per questo motivo sono di fondamentale importanza”, ha concluso la capodipartimento.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.