Sanità, scuole e sociale. La Regione litoraneo-montana dà 600.000 €

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Sanità, scuole e sociale. La Regione litoraneo-montana dà 600.000 €
L’Istituto regionale di salute pubblica a Fiume. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La Regione continua a indirizzare finanziamenti per i settori della sanità, dell’istruzione e del sociale. Il presidente, Zlatko Komadina, ha reso noto che 600mila euro verranno assicurati per una serie d’interventi. Innanzitutto verrà acquistato veicolo mammografico mobile, che garantirà una maggiore disponibilità del servizio nel Gorski kotar, nelle isole di Arbe, Lussino, Veglia, a Crikvenica e ad Abbazia. Il prezzo del veicolo specializzato, dotato dell’apparecchiatura è di 331.808 euro. Komadina ha precisato che nell’area regionale ogni anno vengono effettuati sui 17mila controlli mammografici.

All’Istituto di medicina d’urgenza verranno assegnati 19.900 euro per il finanziamento di due specializzazioni. La Regione finanzierà, inoltre, un tram per l’assistenza palliativa, che affiancherà gli altri tre che vengono sostenuti finanziariamente dall’HZZO (Ente croato per l’assicurazione sanitaria) e che prestano servizio in Città e in Regione.
Per quanto riguarda il settore dell’istruzione, 36.231 euro verranno assicurate per finanziare il programma del doposcuola per gli alunni viaggiatori delle elementari nel secondo semestre. Il programma si svolge in 10 elementari, di cui 7 nel Gorski kotar, una a Veglia, una a Lussino e una a Novi Vinodolski.

Caro energia e inflazione
A causa dell’aumento dei prezzi delle fonti d’energia e dell’inflazione, 130mila euro serviranno per coprire parzialmente queste spese. Il 60 p.c. dell’importo verrà speso per i salari e il 40 p.c. per fare fronte agli aumenti. “Il Bilancio regionale serve sempre di più per coprire la differenza tra le entrate e le uscite degli enti sanitari, scolastici e sociali. Da una parte lo Stato sostiene le spese maggiorate, come i diritti derivanti dai contratti collettivi. Infatti, le paghe sono salite del 6 p.c. e un ulteriore aumento del 2 p.c. è previsto per aprile. Questa correzione, però, non è stata inserita nei nuovi contratti con l’HZZO per cui, per mantenere la rete, in peso ricade sulla Regione”, ha detto Komadina.

Zlatko Komadina.
Foto: GORAN KOVACIC/PIXSELL

Una questione che tiene banco
Interpellato sulla questione della carenza dei medici di famiglia, Komadina ha spiegato la questione del doppio assetto, uno a carico della Regione, tramite la Casa della salute e l’altro dei medici convenzionati con l’HZZO. “Il problema nasce quando un medico convenzionato decide di andare in pensione perché non è regolata la materia delle specializzazioni e neppure il passaggio di consegna degli ambulatori. Una specializzazione costa circa 300mila euro per cui è palese che i medici non sono in grado di sostenere la spesa e che dovrebbe farlo lo Stato”, ha dichiarato Komadina, annunciando un incontro con i rappresentanti delle istituzioni sanitarie delle Regione, come pure l’avvio di serie trattative con il governo tramite la Comunità delle Regioni. “Lo Stato deve assolutamente approfittare dei prossimi 2-3 anni. Ormai si trova con l’acqua alla gola. È possibile prolungare il contratto ai medici fino ai 67 anni d’età, forse fino ai 68, cosa che viene molto spesso richiesta da loro stessi, ma il tempo a disposizione sta per scadere”, ha concluso il presidente della Regione.

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