San Nicolò arriva anche in motoveliero

A Lussinpiccolo rivive un’antica tradizione, grazie all’iniziativa del locale sodalizio

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San Nicolò arriva anche in motoveliero
L’arrivo di San Nicolò a Lussinpiccolo. Foto: ARLEN ABRAMIĆ

Giornata festosa per i bambini di Lussinpiccolo. San Nicolò è arrivato per via mare atteso in riva dai più piccini accompagnati dalle loro maestre d’asilo. È giunto a bordo del motoveliero “Nerezinac” . Come da tradizione ha regalato a ogni bimbo un manderino (una volta si usava di più l’arancia) e qualche caramella scambiando qualche parola con ciascuno di loro. Il diavolo con il carbone e la “siba” (la bacchetta) non era presente dato che tutti i piccini erano buoni.
Interessante la storia del vestito di San Nicolò: molti anni fa quando è stata fondata la CI locale e sono iniziati i corsi d’italiano per bambini, l’allora presidente Noyes Piccini Abramić ha pensato di far rivivere per l’anno scolastico 1996/97 l’antica tradizione lussignana di San Nicolò con i regali. Per il costume adeguato si è rivolta alla lussignana Leila Premuda Todeschini, professoressa di matematica in pensione, residente in Italia, che ogni estate veniva a Lussinpiccolo. Leila e le sue amiche lussignane in Italia fecero colletta, acquistarono in un negozio specializzato di tessuti per sacerdoti la stoffa e gli ornamenti e si misero a cucire. Per il bastone, invece, ci pensò Antonio Corsano membro della CI. Per lunghi anni, a vestirsi di San Nicolò è stata la figlia di Noyes, ora invece il costume è passato ad Antonio Badurina, che da bambino era assiduo ai corsi e agli eventi organizzati presso il sodalizio. Si sa che Lussino, isola di marinai, era nel passato fortemente legata a questo santo. Infatti, la chiesa di San Nicolò, costruita nel 1857, fu realizzata con i finanziamenti personali e piccole donazioni degli isolani dalla lussignana Catarina Catarinich nata Scrivanich.

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