La nave Carpathia è “tornata” a Fiume con una mostra allestita sui panelli in Corso. “Carpathia – l’orgoglio di Fiume” questo il titolo dell’esposizione organizzata dalle associazioni dei capitani marittimi dell’Adriatico settentrionale “Regina del mare” di Fiume e “Titanic 100” di Bratina con il supporto della Città di Fiume. Autore della mostra l’artista Nevenko Žunić, che ha esposto un paio di riproduzioni del Carpathia e del Titanic.
Come illustrato dal presidente dell’associazione dei capitani, Juraj Karninčić, “la nostra città, con un patrimonio culturale, storico, architettonico da far invidia a molte metropoli mondiali ha avuto l’onore di essere il porto di partenza per 11 anni della Carpathia, questa nave che con il suo eroico equipaggio è accorsa in soccorso dei superstiti del Titanic. L’unica, grazie al gesto del suo capitano Arthur Henry Rostronam, che non ha esitato a lanciarsi nella rischiosa navigazione tra gli iceberg, per arrivare quanto prima sul luogo da dove era partito l’SOS del Titanic. Perché l’unica? I capitani delle altre navi nell’area, seppur più vicine, non hanno voluto rischiare di navigare in quelle acque pericolose. Il Carpathia arrivò nell’area del naufragio alle ore 4 del 15 aprile 1912, mettendo in salvo 705 naufraghi dalle acque gelide. Il resto è storia.
La breve storia del Titanic è legata alla Carpathia, e questa alla nostra città che custodisce pure l’unico salvagente del Titanic sul suolo europeo, donato dal marinaio sulla Carpathia, Josip Car. Dopo questo nobile gesto di salvataggio, a livello mondiale è stata emanata la Convenzione sul salvataggio in mare. Questa nave e il suo equipaggio meritano un monumento a Fiume, per ricordare l’impresa del Carpathia, nave legata profondamente con la città quarnerina”.
Il sindaco Marko Filipović si è dichiarato d’accordo di dover dare un giusto risalto alla Carpathia e un monumento sarebbe appropriato. “L’obiettivo è celebrare la gloriosa tradizione marinara di Fiume e del suo patrimonio marinaro. Il Carpathia è una di quelle navi che rimarranno nella memoria non solo delle genti di mare ma pure di tutti noi, cittadini di Fiume”.
La mostra ripercorre la storia della Carpathia, dalla sua costruzione avvenuta nel 1903 fino al suo affondamento avvenuto nel luglio 1918. Il suo dislocamento era di 8.600 tonnellate, la sua lunghezza era di 165 metri e la sua larghezza di 19,66 metri.
Come tutti sappiamo la Carpathia era una nave adibita al trasporto di emigranti dall’Europa verso gli Stati Uniti e faceva la tratta da Fiume (dal molo Orlando), toccando altri porti del Mediterraneo per arrivare a New York. Nella notte di domenica 14 aprile 1912 navigava sulla abituale rotta (era partita tre giorni prima, nda) tra il porto statunitense e Fiume, e poco dopo mezzanotte il marconista di bordo, allarmato perché il Titanic non rispondeva alla stazione di Cape Race (Terranova), contattò il transatlantico da cui ricevette il nefasto SOS. La nave era distante dal Titanic ben 58 miglia marine, ma il capitano non esitò e ordinò di mettere le macchine avanti tutta, disattivando il riscaldamento e l’erogazione di acqua calda a bordo in modo da ottenere la massima quantità di vapore possibile per i propulsori e fece predisporre la nave all’accoglienza dei naufraghi.
Tra l’equipaggio, nel periodo tra l’11 aprile e il 6 maggio 1912, risultavano ben 85 marinai e personale di bordo provenienti dal Quarnero, dall’Istria e da altre aree vicine. Tra questi pure una donna, tale Jozefina Candrlic o Čandrlić adibita al servizio delle camere. La Carpathia arrivò sul luogo del naufragio alle ore 4 del 15 aprile. Nel corso delle seguenti ore furono salvati 705 naufraghi. Il capitano della Carpathia decise di far ritorno a New York per sbarcare i superstiti. Per questo gesto eroico, tutto l’equipaggio fu premiato e ricevette pure delle medaglie coniate per l’occasione, dai superstiti del Titanic. Una di queste medaglie e conservata al Museo civico di Karlovac.
Siluri fiumani per il suo affondamento
La Carpathia continuò la sua tratta fino allo scoppio della Prima guerra mondiale quando venne adibita al trasporto di truppe. Il 17 luglio 1918 la nave, mentre stava viaggiando da Liverpool a Boston come parte di un convoglio, venne intercettata dal sommergibile tedesco, che le lanciò contro tre siluri. La nave affondò al largo della costa orientale dell’Irlanda. L’assurdità in questo atto sta nel fatto che i siluri erano di produzione del Silurificio di Fiume.
Il relitto della Carpathia fu ritrovato solo nel 1999 ad una profondità di 153 metri, circa 185 miglia marine a ovest di Lands End, il punto più occidentale dell’Inghilterra.
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