Saldi di stagione. Occhio al prezzo

Limitazioni anti-assembramento nei negozi fiumani, ma la corsa agli acquisti è iniziata

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Saldi di stagione. Occhio al prezzo

È partita la corsa agli acquisti. Il mese di gennaio è per tradizione quello dedicato agli sconti di stagione praticato dai settori commerciale, tessile, calzaturiero e, negli ultimi anni, anche quello della cosmesi. I commercianti, in questo modo, tentano di liberarsi della merce stagionale rimasta invenduta (e non) e offrono sconti che arrivano a toccare anche l’80 per cento. Rispettando le regole del mercato, i negozianti offrono sconti sulla merce di stagione con il cartellino dei prezzi, vecchi e nuovi, bene in vista, cioè il prezzo iniziale barrato affiancato da quello nuovo scontato, nella maggior parte dei casi riscritto in rosso. In taluni casi, gli sconti vengono computati direttamente alla cassa. Spesso vengono messe in vendita pure scorte invendute dell’anno precedente, che occupano i magazzini, perciò ci vuole un buon occhio e un controllo più approfondito della merce prima di procedere all’acquisto. In questo periodo post-festivo dedicato ai ribassi del prezzo, un giro per i negozi di Fiume è d’obbligo e sin da lontano notiamo una lunga coda formatasi dinanzi a uno dei grandi magazzini in Corso, che offre in prevalenza vestiario e calzature da donna. Le misure antipandemiche hanno imposto che nelle varie rivendite non si creino assembramenti per cui il numero dei clienti è limitato. I cartelloni affissi invitano la clientela a fruire di saldi che arrivano al 60 p.c.: un motivo sufficiente per convincere gli acquirenti ad aspettare pazientemente davanti all’entrata della rivendita. Partendo dai capi da donna invernali, concentriamoci sui cappotti il cui prezzo è sceso dalle iniziali 800-900 kune alle attuali 400-500, sui maglioni che dalle basiche 500 sono passati a costare tra le 250 e le 300 kune, sulle camicie (dalle 600 alle 350 kune), sulle gonne di lana, lunghezza tra maxi e midi (dalle 750 alle odierne 400 kune). Gli scarponcini invernali di tutte le fattezze e taglie, che prima costavano attorno alle 650 kune, ora sono in vendita a circa 400.
Proseguendo il nostro giro, troviamo saldi più che convenienti, soprattutto per quanto concerne vestiario per ragazze, con leggins invernali acquistabili al prezzo di 80 kune per uno sconto pari a 100 kune. Troviamo quindi maglioni con cappuccio colorati al prezzo di 110 kune – il prezzo di base era di 220. Sconti pure nell’ambito del reparto di biancheria intima, con reggiseni a 40 kune (inizialmente si aggiravano sulle 100 kune), mutandine in offerta a 20 kune per due pezzi, scontate del 50 per cento, e collant lavorate invernali che da 50 kune sono scese a 30.

In Corso c’è soltanto l’imbarazzo della scelta

Pure nel settore uomo i saldi si aggirano in media sul 50 p.c.: i pantaloni felpati sono acquistabili già a 140 kune, i maglioni a 100 kune, i giacconi a 400 kune e le camicie a 90 kune. Prezzi in ribasso anche per le calzature, con tanti modelli di stivali da donna. Quelli più “in” che finora costavano in media sulle 670 kune, al momento si possono acquistare già a 350. Calzature con il plantare di gomma, adatte per la pioggia, sono state scontate di circa il 50 p.c. (dalle iniziali 550 alle odierne 250 kune). Semplici stivali di gomma di tutte le fattezze e colori, si possono trovare già a 80 kune. Sconti interessano pure le scarpe da ginnastica, calzatura preferita soprattutto dai giovani. I prezzi più alti sono affissi su quelle griffate: si va dalle 280 kune per paia che prima costavano 520 kune fino ad arrivare alle 100 kune per quelle “più basiche” con uno sconto pari al 50 p.c..

Il ribasso dei prezzi interessa tutti i settori

Nel reparto bambini gli sconti sono minori, ma anche qui si possono trovare ribassi appetibili con maglioncini già a 50 kune, pantaloni a 60, gonne a 60-70, calzamaglie a 30, giacconi e cappottini a 120-150. Nelle rivendite di cosmesi i prodotti che hanno subito un ribasso del prezzo sono quelli legati al make up natalizio con lustrini e strass. I fondotinta luccicanti si possono acquistare già a 40 kune con uno sconto del 40 p.c., una palette di dodici ombretti dai colori sgargianti e perlati oppure smokey in polvere dalle inziali 85 kune sono scese alle 40 kune. Scontati pure i mascara colorati, che troviamo già a 35 kune. Per questi prodotti così delicati è importante controllare la data di scadenza e che la confezione sia intatta e sigillata. Buon acquisto!

I saldi di stagione s’aggirano per lo più sul 50 p.c.

I ribassi non tirano più
Saldi di fine stagione, ma la stagione è magra. La campagna è in corso dal 27 dicembre ma siccome niente è più come è stato, niente è come si deve. Il centrocittà soffre. L’abbiamo detto un milione di volte, ma si dà il caso che la situazione peggiora di giorno in giorno e quindi ripeterlo è un obbligo. Sono semplicemente troppe le battaglie che ha dovuto fronteggiare negli ultimi anni, troppe per uscirne vincitore, o anche solo indenne. La lista s’allunga: la deindustrializzazione dell’area portuale, il trasferimento dei servizi sociali e pensionistici, l’apertura dei centri commerciali, l’imbattibile concorrenza dello shopping via Internet, e poi naturalmente un lockdown dietro l’altro. La situazione in centrocittà è davvero disperata, tanto che due negozi su tre sono chiusi o stanno per chiudere. Tuttavia c’è del movimento per un paio di ore la mattina, e forse altrettante il pomeriggio.

Per le calzature massimi sconti

Costi e potere d’acquisto

Chi si lamenta di più sono i negozi di abbigliamento e accessori, apparentemente le categorie di merci meno ambite di questi tempi d’emergenza pandemica. Chi si lamenta di meno sono le drogherie e le rivendite di calzature. Dopotutto, i prodotti per l’igiene della persona e della casa non sono un lusso, e le scarpe nemmeno. Tanto più se lo sconto sul prezzo alla cassa è effettivamente percepibile. I profumi, d’accordo, non rientrano nel novero dello stretto necessario, ma come rinunciarvi se sono regolarmente in saldo del 40 per cento? Quanto alle calzature, la regola è questa: più costano all’inizio della stagione, meno costano alla fine. La qualità e il nome hanno il loro prezzo. Se da 1.139 si arriva di colpo a 569,50 kune per un paio di scarponi che dureranno anni, allora l’affare è bello e concluso. Basta avere una delle due metà del prezzo iniziale, si capisce, perché anche in saldo, i costi sono costi e il potere d’acquisto è il potere d’acquisto.

L’oggetto must have della stagione: paghi 1 prendi 3

Maglieria, le regole non cambiano

Quanto alla maglieria le regole sono poche e non cambiano con gli anni. Gli articoli in fibra sintetica o artificiale vanno tutti a metà prezzo, quelli in fibre naturali come il cotone e la lana, generalmente non vanno sotto il 30 per cento del saldo. Non è tirchieria, sono i costi di produzione. Non c’è maglia in acrilico che possa equiparare in qualità una maglia in lana, né una camicia in poliestere più indossabile di una in cotone. Tuttavia l’aspetto, almeno a prima vista, non sembra suggerirlo e allora davanti ai negozi che vendono maglieria in fibre artificiali e sintetiche c’è la coda anche in strada, mentre in quelli che sono rimasti fedeli ai tessuti naturali non c’è anima viva né alla cassa né davanti agli scaffali. Quanto a giacche e cappotti, la scelta è niente male, i saldi pure. C’è solo il problema della concorrenza dei web store: lo stesso cappotto in lana in Rete a quest’ora è già scontato il doppio rispetto a quello del negozio. Un poco alla volta, anche gli amanti dello shopping tradizionale cominciano a scrollare le pagine web con l’offerta della settimana, del giorno o del mese. Gli articoli ordinati online arrivano da Trieste nel giro di 5 giorni col furgone della consegna a domicilio. Con tutto il servizio del trasporto il prezzo dell’articolo è inferiore almeno del 30 per cento rispetto a quello (scontato) in negozio.

Maglieria a prezzi stracciati, ma le fibre sono artificiali

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