
I contratti per la terza fase dei lavori per la realizzazione dell’Istituto di Medicina d’urgenza di Rujevica – Ovest sono stati firmati. La cerimonia si è svolta ieri presso quella che fra qualche mese diventerà la nuova sede della sezione di Fiume del Soccorso alpino e speleologico (HGSS), che è già stata edificate nelle precedenti fasi. Il vicepresidente della Regione litoraneo-montana, Vojko Braut, il sindaco di Fiume, Marko Filipović, il responsabile della sezione di Fiume dell’HGSS, Marko Andrić e altri soggetti interessati hanno spiegato l’importanza di questo progetto, prima di procedere alla firma che darà il via all’ultima fase necessaria prima di vedere il tutto in opera.

Foto: Roni Brmalj
Come spiegato dal vicepresidente della Regione, questa è l’ultima fase di un progetto dal valore complessivo di 12 milioni di euro, con cui saranno unificate le risorse e le attività dei servizi d’emergenza nell’area della Regione litoraneo-montana e include la costruzione dell’edificio dell’Istituto di Medicina d’urgenza della Regione del valore di 8 milioni di euro, mentre sono già stati costruiti l’edificio dell’HGSS, un’eliporto e l’infrastruttura stradale interna con le vie d’accesso.
“È importante sottolineare che la realizzazione di questo progetto è stata resa possibile grazie all’accensione di un mutuo presso la Banca Croata per la Ricostruzione e lo Sviluppo (HBOR) e attraverso fondi dell’Unione europea, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, ha sottolineato Braut, descrivendo il progetto come estremamente innovativo.
“La concentrazione dei servizi d’emergenza in un unico luogo migliorerà lo standard sanitario e il sistema di protezione e salvataggio nella Regione. La costruzione della nuova sede dell’Istituto di Medicina d’urgenza a Rujevica consentirà l’ottimizzazione dei processi di fornitura di servizi di emergenza. Il sito di costruzione è geograficamente favorevole, grazie alla vicinanza alla tangenziale e allo svincolo di Rujevica, e ben collegato con il Centro clinico-ospedaliero di Fiume e altre zone della città”, ha concluso il vicepresidente della Regione, ringraziando la Città di Fiume per aver concesso il lotto.
Questa fase finale del progetto prevede la costruzione di una struttura di 3.377 m² che ospiterà: garage e officine, squadre mobili di emergenza per Fiume e dintorni, un’unità centrale di risposta sanitaria per tutta la Regione, aule per la formazione e uffici amministrativi, nonché un totale di 102 dipendenti.
Il sindaco Filipović si è detto felice di vedere siglati dei contratti che sanciscono di fatto l’inizio dell’ultima fase di realizzazione di un progetto che è stato ideato per la prima volta nel 2012 e che ha poi visto un’accelerata negli ultimi due anni, quando la Regione ha deciso di diventare partner. Nella sua interezza esso comprende un’area di 13.784 m² che la Città aveva ceduto alla sezione di Fiume del Soccorso alpino e speleologico. “Oggi qui ci sono già un’eliporto, una strada interna e parcheggi con infrastrutture di collegamento. In un prossimo futuro il Soccorso alpino e speleologico si trasferirà qui, come pure l’Istituto di Medicina d’urgenza. Questo permetterà un servizio migliore per i cittadini, ma anche per i tanti ospiti che visitano la nostra zona durante tutto l’anno. Si tratta di un miglioramento significativo del quale dobbiamo andare fieri”, ha affermato il primo cittadino.
Andrić, che è recentemente stato scelto anche come coordinatore nazionale dell’HGSS, ha detto di essere emozionato e orgoglioso, ha ringraziato Città e Regione per aver creduto il lotto e ha spiegato a livello tecnico come questa nuova base delle unità di intervento permetterà concretamente a salvare un maggior numero di vite, intervenendo in modo molto più tempestivo. “Quest’anno ricorrono i 65 anni di attività della sezione di Fiume, nonché i 30 anni dall’inizio degli interventi del Soccorso alpino e speleologico con gli elicotteri. Fiume diventa ora l’unico luogo in Croazia ad avere un centro di questo tipo e dobbiamo andarne orgogliosi, perché avremo la possibilità di incidere in modo più tempestivo nel processo di ricerca e salvataggio e sappiamo quanto in questo contesto ogni minuto possa essere importante”, ha affermato.
Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti dell’appaltatore (Kolektor Koling d.o.o., Idrija), del titolare del progetto (Kling d.o.o.) e della società incaricata della supervisione tecnica (Studio Mapa d.o.o.), che risultano tutti fra i firmatari dei contratti per la terza fase, assieme a Città, Regione e HGSS. Durante la presentazione sono stati nominate e ringraziate anche altre due persone, che appaiono più raramente in pubblico nel corso di eventi di questo tipo, ma che vale la pena menzionare in quanto sono quelli che permettono ai progetti di andare avanti. Si tratta di Ljiljana Buljan, a capo del dipartimento cittadino per l’Urbanismo, l’Assetto territoriale e l’Edilizia, nonché Ljudevit Krpan, a capo del dipartimento regionale per lo Sviluppo regionale, l’Infrastruttura e la Gestione dei progetti. Come detto dal vicepresidente Braut “noi mettiamo la firma, ma sono loro che fanno il vero lavoro”.

Foto: Roni Brmalj
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