Rončević: «Un ceppo che non causa gravi problemi»

In Regione registrati 2 casi di Kraken, la nuova variante di Omicron. A confermarlo il capo epidemiologo dell’Istituto di salute pubblica

0
Rončević: «Un ceppo che non causa gravi problemi»
Dobrica Rončević. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Giorni fa in Croazia è stata confermata la presenza di 12 contagi da Covid-19, causati però dalla nuova variante di Omicron, detta “Kraken”, ovvero XBB.1.5. Di questi 12, due sono stati registrati presso l’Istituto di salute pubblica della Regione litoraneo-montana. Anche se la presenza del virus, seppure costante, non è tanto preoccupante (ieri sono stati registrati 19 casi, 25 persone sono guarite e i casi attivi ammontano a 204), come spiegatoci dal capo epidemiologo Dobrica Rončević, non bisogna comunque abbassare la guardia. “Seppure per il momento i nuovi contagiati da Kraken siano pochissimi, seguendo l’andamento nel resto del mondo, ovvero gli Usa, dove il 50 p.c. dei contagiati è portatore di questo nuovo ceppo, possiamo confermare che si tratta di un virus molto trasmissibile e altamente contagioso. Non abbiamo per il momento molte informazioni a proposito di questa nuova variante, ma secondo i primi dati non dovrebbe causare grossi problemi, anche se si differenzia parecchio sia dall’Omicron che dalle prime varianti del Covid di 3 anni fa. Fortunatamente, la maggior parte della popolazione è stata vaccinata o ha avuto il Covid, motivo per cui risulta immunizzata. Dal punto di vista preventivo, non cambia niente. Dobbiamo fare attenzione a evitare assembramenti e luoghi chiusi, anche perché siamo in periodo invernale quando comunque circolano i virus delle vie respiratorie che si propagano velocemente, come ad esempio l’influenza stagionale. Bisogna curare l’igiene e se necessario, in caso di sistema immunitario compromesso, usare la mascherina che ci protegge comunque. Non sono pianificate alcune restrizioni o misure particolari. Per quanto riguarda l’influenza stagionale, possiamo dire che non si differenzia particolarmente da quelle degli anni prepandemici. Ci sono stagioni che registrano molti casi e quelle durante le quali il numero non sale troppo. Visto che da tre settimane a questa parte abbiamo più o meno sempre lo stesso numero di ammalati, possiamo concludere che la malattia ha raggiunto il suo picco. Infatti, c’è maggiore probabilità che il boom dei casi scoppi con l’arrivo del virus che non dopo che è passato un certo periodo”, ha riferito ancora l’epidemiologo. In base ai dati forniti dall’Istituto nazionale di salute pubblica, fino al 22 gennaio sono stati registrati 1.097 casi d’influenza nella nostra Regione. Visto che siamo nel bel mezzo della Quinta stagione, quella dedicata al Carnevale e in cui gli eventi e gli assembramenti di certo non mancheranno, abbiamo chiesto all’epidemiologo se c’è il rischio che il numero di contagi aumenti. “Stiamo al chiuso già da mesi e i contatti sono inevitabili. Non credo che dovrebbero esserci maggiori problemi. L’unica cosa che può succedere e che il picco si prolunghi per qualche settimana prima che i numeri inizino a scendere. Basta fare un po’ d’attenzione”, ha concluso Dobrica Rončević.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display