Rispettare il dramma dell’esodo

Assemblea della CI. Proseguiti i lavori dell’VIII sessione ordinaria

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Rispettare il dramma dell’esodo

È proseguita giovedì sera, a Palazzo Modello, l’VIII sessione ordinaria dell’Assemblea della Comunità degli italiani di Fiume, interrotta il 30 settembre scorso dopo che la discussione del primo punto all’odg, l’Asilo italiano di Fiume, si era dilungata. Tra gli attuali punti all’odg, la nuova redazione de La Torre e le problematiche inerenti al Dramma Italiano. Prima dell’inizio della sessione, la presidente della CI, Melita Sciucca, ha consegnato a Silvana Zorich la medaglia conferitale in occasione del 30º anniversario dell’Unione Italiana per il pluriennale impegno profuso in seno alla CI.

 

Per quanto riguarda la redazione de La Torre, il presidente dell’Assemblea, Moreno Vrancich, ha spiegato che a causa del Covid è stato rallentato un po’ il lavoro inerente alla rivista. “Due delle persone che facevano parte della redazione, ovvero Marin Rogić e Gianfranco Miksa, hanno deciso di dimettersi per vari motivi: il primo in quanto ora lavora in proprio e il secondo perché la politica redazionale di Radio Fiume non gli consente di scrivere per terzi. Per questo motivo propongo essi vengano sostituiti da Bruno Bontempo e Ornella Sciucca”, ha detto Vrancich. La proposta è stata accolta all’unanimità. I presenti sono stati inoltre informati del fatto che il consigliere Christian Gherbaz si è dimesso in forma scritta dal suo incarico in Assemblea.

Moreno Vrancich, Martina Sanković Ivančić e Vanni D’Alessio

Il punto che ha dato vita a una lunghissima discussione, è stato quello relativo al Dramma Italiano. Il tema è stato esposto ai presenti da Mauro Graziani, dopo di che sono seguiti gli interventi di altri consiglieri. Al termine del dibattito, i presenti hanno votato a favore della proposta di convocare un’assemblea tematica per discutere della problematica inerente al DI, alla quale verrebbero invitati il direttore Giulio Settimo, gli attori, i rappresentanti dell’UI, i consiglieri delle minoranze dell’Istria e di Fiume, il Console generale d’Italia a Fiume e i rappresentanti della Città, quale fondatore del Teatro.

A fine seduta, i consiglieri si sono soffermati sulle affermazioni di Giacomo Scotti, espresse durante un’intervista rilasciata dal quotidiano Novi List, in cui sminuiva l’entità dell’esodo e il dramma delle foibe. La Comunità degli Italiani di Fiume ha deciso di dissociarsi da quanto esternato dallo scrittore nell’intervista, in quanto “in essa viene presentata una versione parziale della storia dell’esodo, che si presta a interpretazioni parzialmente nocive per la CNI”.

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