Riemerge l’antico molo. Una storia da raccontare

Via Krešimir. Martedì prossimo il sopralluogo dei conservatori

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Riemerge l’antico molo. Una storia da raccontare

Durante i lavori di ricostruzione di via Krešimir, precisamente all’altezza della Caserma dei Vigili del fuoco, sono venuti alla luce i resti dell’antico molo fiumano. Come abbiamo già riportato nell’edizione di ieri, con ogni probabilità si tratta di una parte della struttura che racchiudeva l’antico mandracchio nei pressi del lazzaretto, costruito nel 1722 e abbattuto nella seconda parte del XIX secolo. Il sopralluogo dei conservatori è annunciato per martedì, 16 luglio: avranno il compito di stabilire se si tratta effettivamente di un reperto di grande rilevanza archeologica e quindi di definire le misure da intraprendere.
Gli esperti in materia sostengono che comunque non si tratti di una scoperta troppo sorprendente, perché era già ben noto che tre secoli fa il mare arrivava fino a quella zona. Infatti, sono riemersi un arco di mattoni fissato a una cinta metallica, cioè l’anello che veniva usato probabilmente per l’ormeggio delle imbarcazioni. Il lazzaretto, che serviva per ricoverare e mettere in isolamento i marinai malati, che arrivavano dalle aree colpite da epidemie, e il mandracchio erano stati costruiti nell’allora periferia della città, su ordine dell’imperatore austro-ungarico Carlo VI. Le due costruzioni furono progettate dall’architetto Antonio de Verneda nello stile del tardo barocco.
Anche se saranno i conservatori a stabilire esattamente quali resti siano riemersi, potrebbe darsi che l’arco di mattoni sia la parte finale del canale nel quale si riversava il ruscello Potok prima di finire in mare. Nei 150 anni della sua esistenza il molo era stato modificato diverse volte. I corsi d’acqua Braida e Potok furono reindirizzati e infine bypassati per permettere all’acqua pulita del corso Braida di evitare quelle inquinate del corso Potok e arrivare fino al lazzaretto.
L’opinione dei conservatori sarà importante anche per capire come questa scoperta archeologica potrebbe influire sulla dinamica dei lavori in via Krešimir, una delle strade cittadine più trafficate, ovvero se potrebbe incidere su un eventuale rinvio dei lavori o determinare una proroga del termine stabilito, che è il mese di maggio dell’anno prossimo.

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