Rete idrica e fognaria: prosegue il potenziamento

Firmato con l’azienda «Hener 2» il contratto per un altro lotto sul quale si procederà con una serie d’interventi nell’ambito del Programma dell’Agglomerazione fiumana

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Rete idrica e fognaria: prosegue il potenziamento
Una delle zone a Fiume in cui i lavori sono ormai a buon punto. In questo caso, il rione interessato è quello di Potok. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Firmato ieri il contratto per un altro lotto, che si presterà a una serie di interventi di costruzione e ristrutturazione della rete fognaria e di approvvigionamento idrico nell’ambito del Programma dell’Agglomerazione fiumana. Andrej Marochini, direttore della municipalizzata Vodovod i kanalizacije (ViK), l’azienda che gestisce la rete idrica e quella fognaria a Fiume e nel circondario e Valentin Dujmović, vicedirettore della ditta Hrvatske vode, hanno firmato il contratto con Ahmet Ulaj, numero uno dell’impresa edile albanese “Hener 2”, aggiudicatasi l’appalto dopo avere partecipato alla gara internazionale. Presenti alla cerimonia, l’Ambasciatore albanese in Croazia Riza Poda, il sindaco di Fiume Marko Filipović, affiancato da Ana Trošelj e Maja Malnar, rispettivamente presidente del Consiglio cittadino e capodipartimento per gli Affati comunali, Mario Šiljeg, segretario di Stato in seno al Ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile e il Console onorario a Fiume Bashkim Enesi.

Il progetto integrale, finanziato in buona parte con i mezzi erogati dai fondi dell’Unione europea, ha lo scopo di migliorare l’efficienza del sistema di smaltimento delle acque reflue e di ampliare la rete delle forniture idriche con l’obiettivo di tutelare le falde acquifere da cui si attinge l’acqua potabile, risorsa di cui il capoluogo quarnerino dispone in abbondanza assieme alle località limitrofe. Al momento si tratta di una delle opere più importanti per quanto riguarda le infrastrutture in Croazia, un progetto che pesa complessivamente 2,2 miliardi di kune. Il lotto per il quale è stato firmato il contratto nella mattinata di ieri, assegnato all’impresa albanese, costerà circa 250 milioni. I mezzi sono stati assicurati attraverso il Fondo di competitività e coesione 2014-2020 per il 71,3 per cento. La differenza la copre il succitato Dicastero e gli Enti locali. Due settimane fa era stato firmato il contratto per un altro dei complessivi sette lotti, in quel caso riguardanti il Castuano e parte del territorio amministrativo di Fiume. Il contratto firmato ieri, invece, interessa l’area urbana di Fiume, quella del centro e quindi, particolarmente complessa. Prevede 12,2 chilometri di condutture relative alla rete fognaria, 5,1 chilometri di acquedotto, 9 stazioni di pompaggio, 5 bacini di contenimento e 10 canali che entrano in azione in caso di precipitazioni abbondanti quando il sistema di smaltimento non riesce ad accoglierle, come pure un impianto per la separazione di idrocarburi e oli minerali.

L’atto della firma del contratto. In primo piano i firmatari, Ahmet Ulaj e Andrej Marochini, direttore della ViK.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Pazienza necesse est
L’Ambasciatore non è intervenuto nel corso della cerimonia, giunto soprattutto come supporto all’azienda appaltatrice il cui presidente ha commentato: “Rappresentiamo una compagnia che ha una reputazione ed è per questo che apprezziamo la presenza del diplomatico albanese. Per noi è il primo appalto in Croazia e sono convinto che i lavori verranno realizzati secondo i criteri richiesti e nei tempi stabiliti. Sarà un’opportunità per aggiudicarci altri appalti nel vostro Paese”, ha detto Ahmet Ulaj, rivolgendosi ai presenti in croato.
Il sindaco Filipović ha sottolineato la complessità dell’intero progetto e di tutte le operazioni preliminari che sono state necessarie per arrivare al momento della firma: “Questo lotto verrà realizzato in buona parte in centro e quindi, inevitabilmente, determinerà dei disagi per i cittadini. Una volta ancora chiediamo di avere pazienza perché a causa degli scavi ci saranno strade chiuse, deviazioni, intasamenti… Sono certo che l’azienda appaltatrice rispetterà le clausole contrattuali”.
La VIK è l’azienda investitrice che coordina tutte le attività e per il suo direttore Andrej Marochini questi ultimi anni sono all’insegna di un lavoro intenso: “In questo ciclo di investimenti abbiamo sfruttato al 100 per cento le risorse erogate dall’Unione europea. Dei sette lotti, questo è il più complicato perché riguarda interventi nel tessuto urbano. Alla fine, però, questi interventi garantiranno dei servizi migliori per molti decenni. Parliamo di lavori complessi e costosi di cui i cittadini tendono a non comprendere il valore in quanto realizzati sotto terra e quindi invisibili. Si vedono soltanto i disagi, le difficoltà per le limitazioni temporanee nel traffico cittadino, ignorando il fatto che si tratta di progresso, di una questione di civiltà”.
Dei cinque terreni assegnati, uno riguarda il nuovo depuratore in Delta, mentre i due rimanenti verranno realizzati nei Comuni di Čavle e Jelenje per i quali prossimamente verranno banditi i concorsi.

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