Rete ferroviaria. Slitta la riapertura

D403 Procedono i lavori sulla futura statale che collegherà il terminal container di Molo Zagabria a Valscurigne

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Rete ferroviaria. Slitta la riapertura
Lo slittamento è dovuto a una serie di contrattempi di carattere tecnico. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Slitta a luglio la riapertura della rete ferroviaria da Fiume verso la Slovenia. Nell’ambito del progetto della D403, la strada che condurrà dal futuro terminal container in Molo Zagabria allo svincolo di Valscurigne per collegarsi alla rete autostradale, troviamo due viadotti, una galleria e un sottopasso. Mentre i lavori ai viadotti e alla galleria procedono senza intoppi, i 60 metri di strada in zona Pioppi, sotto la ferrovia, presentano delle difficoltà. Dallo scorso autunno le Ferrovie croate (HŽ Infrastruktura) hanno istituito delle linee sostitutive con gli autobus fino alla conclusione dei lavori al sottopassaggio, prevista in un primo tempo nel mese di maggio. “Ci sono stati dei contrattempi di carattere tecnico, di quelli che si possono incontrare quando si scava e si costruisce all’interno del tessuto urbano”, ci ha spiegato Martin Abramović, responsabile del cantiere della D403 per conto dell’azienda Hrvatske ceste. Tra le altre cose, oltre a creare un passaggio sotto l’attuale linea ferroviaria, sono stati creati i presupposti per un secondo binario, quello che troviamo nei progetti di sviluppo, sia in funzione del traffico ferroviario in generale, che dei trasporti pubblici urbani. Ormai sarebbe in dirittura d’arrivo il progetto completo delle Ferrovie per collegare con doppio binario Škrljevo a Est e Permani a Ovest, passando per il centro e i rioni periferici della città. Questo, comunque, è un altro tema.

Oggi facciamo il punto sulla D403 con il primo viadotto, quello che parte dal terminal e sovrasta via Milutin Barač, sui cui pilastri sono state posate le strutture in cemento dell’impalcato. Restano le installazioni e quindi il piano carrabile con lo strato d’asfalto. Il viadotto superiore, quello ai Pioppi, sta per venire completato a sua volta ed è arrivato a sei dei dieci elementi d’impalcato che lo compongono. Conclusa questa fase, potremo dire che il percorso è tracciato dall’inizio alla fine, in attesa, ovviamente, del piano stradale. Il sottopasso è praticamente pronto, ma è necessario provvedere a una serie di accorgimenti per il collaudo tecnico prima di consentire il passaggio dei treni.
Aumento dei costi
Nella galleria di Podmurvice, lunga 1.250 metri, cioè nel tubo principale, sono in corso i lavori alle installazioni e alle pareti. Il rumore delle mine e dei martelli pneumatici demolitori che si sentono, con meno frequenza e meno intensità rispetto ai mesi scorsi, arriva dalle gallerie collaterali, quelle di servizio e dalle uscite d’emergenza. Quella a Valscurigne, in prossimità dell’uscita principale, è già stata sfondata, mentre per quella sul lato meridionale, all’altezza del parco della Croce Rossa in via Zvonimir, mancano 15 metri. Sempre a Valscurigne, la grande rotatoria e tutte le vie d’accesso sono state tracciate e anche qui le operazioni d’ora in poi riguarderanno le varie installazioni sotterranee, dal sistema di smaltimento delle acque meteoriche ai cablaggi, prima che arrivi lo strato d’asfalto. Tracciato pure il segmento di 400 m tra la rotatoria all’uscita meridionale della galleria e via Zvonimir. La D403, lunga 3 km, viene finanziata per l’85 p.c. dal Programma di Competitività e coesione dell’Ue. Il costo previsto è di 520 milioni di kune, ma si tratta di una cifra destinata ad aumentare, come ci aveva annunciato recentemente lo stesso ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture Oleg Butković, a causa principalmente dell’impennata dei prezzi di carburante e del materiale edile. Comunque, occorrerà rispettare i tempi stabiliti per cui, tra un anno, tutto dovrebbe essere pronto per il taglio del nastro.

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