Restauro di Palazzo Modello. Interventi in dirittura d’arrivo?

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Restauro di Palazzo Modello. Interventi in dirittura d’arrivo?

Dopo aver parlato con la presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Melita Sciucca, delle disastrose condizioni in cui versano gli interni di Palazzo Modello, ma anche la sede stessa del sodalizio, abbiamo chiesto alla Città alcuni chiarimenti, considerato che si tratta di un bene culturale sotto tutela. La risposta è giunta dal Dipartimento per la gestione del patrimonio e da quello per la cultura.

I diritti di proprietà

“Il 77,74 per cento di Palazzo Modello è di proprietà della Città, mentre l’amministratore condominiale è l’azienda Rumat. L’indennizzo condominiale che viene versato mensilmente sul conto corrente dell’edificio da parte dei comproprietari (compresa la Città), ammonta a 2,53 kune al metro quadrato. Questi mezzi finanziari servono per la manutenzione delle parti comuni dello stabile, per le spese di assicurazione e per il pagamento del servizio dell’amministratore condominiale. La Città partecipa alle spese del risanamento delle parti comuni del palazzo assieme agli altri comproprietari e in base alla percentuale di proprietà dell’immobile”, si legge nella nota.

La risposta della Rumat

In base ai dati fornitici dalla Rumat, “è in corso la raccolta delle offerte per la tinteggiatura delle scale condominiali, la riparazione del corrimano, dell’illuminazione e la sostituzione degli infissi esterni nella sede della Comunità degli Italiani. I lavori avranno inizio dopo la scelta del migliore offerente al quale verranno affidati i lavori che verranno finanziati con i mezzi che si trovano sul conto corrente condominiale. Nel caso in cui non fossero sufficienti per il pagamento dei lavori, in accordo con tutti i comproprietari, sarà possibile aumentare l’indennizzo condominiale in modo tale da coprire tutte le spese, oppure decidere di pagare un’eventuale differenza in una sola volta”.Sempre secondo la Rumat, “risulta che il tetto sia stato riparato parzialmente più volte e che negli ultimi tempi non siano state segnalate infiltrazioni d’acqua. Comunque, è previsto un sopralluogo per verificare la situazione e intervenire qualora fosse necessario”.
Nella risposta della Città viene sottolineato che l’amministratore condominiale, in questo caso la Rumat, ha il dovere di garantire la manutenzione edile e funzionale del Palazzo e ha l’obbligo di intraprendere le misure necessarie onde evitare eventuali conseguenze che si potrebbero verificare a causa della malagestione. Allo stesso modo, ha la facoltà di definire le priorità degli interventi e di proporli ai comprorpietari corredati dai preventivi per le spese.

La tassa sui monumenti

Per quanto riguarda la tassa sui monumenti, va detto che la Città finanzia la tutela dei beni culturali secondo due modelli. Il primo riguarda il programma di risanamento delle facciate e dei tetti che si trovano nell’area urbana sotto tutela e offre la possibilità di sovvenzioni delle spese ai proprietari o comproprietari degli edifici registrarti come bene culturale. La lista prioritaria per il 2019 e il 2020 è stata stabilita, per cui sarà possibile concorrere al bando che verrà pubblicato verso la fine del 2020.
Il secondo, invece riguarda il programma dei finanziamenti pubblici nella cultura che offre la possibilità di sovvenzioni destinate alla tutela dei beni culturali. L’invito pubblico verrà pubblicato a settembre.

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