Quarnero. Investimenti sostenibili nel turismo

Tavola rotonda organizzata dall'ente regionale turistico in collaborazione con la Facoltà pder il management nel turismo e nell'alberghiera

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Quarnero. Investimenti sostenibili nel turismo

Quarnero, destinazione turistica sostenibile grazie agli investimenti nel settore alberghiero: è stato questo il tema discusso durante una tavola rotonda organizzata dall’ente turistico regionale in collaborazione con la Facoltà per i management nel turismo e nella ristorazione di Ica, che ha fatto da padrona di casa dell’incontro.

L’evento si è svolto nella Facoltà di Ica

Moderatrice della tavola rotonda, la direttrice dell’ente turistico del Quarnero, Irena Peršić Živadinov, la quale ha spiegato che lo scopo dell’incontro è di porre le basi per fare diventare il Quarnero un marchio riconoscibile come destinazione turistica che sfrutta le fonti dell’energia rinnovabile. “La sostenibilità è al centro dell’attenzione del settore turistico, uno dei più importanti per l’economia, che ha un forte impatto sull’ecologia e sull’ambiente. Le strutture, la maggior parte delle quali sono vecchie, sono le maggiori fonti d’inquinamento. Con degli interventi di riqualificazione energetica, il problema potrebbe venire risolto, per non parlare del risparmio in termini finanziari. Infatti, la spesa maggiore riguarda appunto il consumo energetico”, ha spiegato la direttrice.

I relatori e la direttrice dell’Ente per il turismo del Quarnero, Irena Peršić Živadinov

All’incontro hanno preso parte i rappresentanti delle maggiori catene alberghiere della Regione, come pure Igor Radić, consulente presso il Ministero del Turismo.

La prof. Marinela Krstinić Nižić ha salutato i presenti a nome della preside della Facoltà, Sandra Janković, ricordando che a disposizione degli studenti ci sono due corsi di laurea inerenti allo sviluppo sostenibile e che l’istituto universitario stesso svolge la propria attività con gli stessi principi. “L’efficienza energetica è fondamentale per lo sviluppo del turismo ed è altrettanto importante ridurre i costi del consumo energetico rendendo sostenibile l’attività delle strutture alberghiere. Il profilo della clientela sta cambiando e le destinazioni sostenibili diventano sempre più interessanti”, ha detto Krstinić Nižić.

Abbazia è una delle destinazioni più appetibili del Quarnero

Igor Radić, nel suo intervento, ha ricordato che il Dicastero ha avviato le trattative con la Commissione europea sul posizionamento del turismo nei documenti strategici e, contemporaneamente, nei programmi e progetti finanziari che possono includere il settore. Nel luglio scorso, il Consiglio d’Europa ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito del quale al settore del turismo sono stati concessi 2,2 miliardi di kune. “Attualmente il Ministero sta preparando una bozza riguardante la proposta per gli inviti pubblici. Contiamo di poterla presentare nella prima metà dell’anno prossimo. L’importo deve venire speso entro la fine del 2025”, ha spiegato il consulente, aggiungendo che è in fase di realizzazione la Strategia nazionale per un periodo di 10 anni, come pure quella sulla valutazione dell’impatto ambientale. Sono documenti importanti volti a tutelare l’ambiente e il patrimonio naturale del Paese. “Inoltre – ha spiegato il consulente – sono importanti anche per gli investitori in quanto renderanno più semplici e chiare le pratiche per gli investimenti.

Alla tavola rotonda ha preso parte pure Beniamin Craciun, in rappresentanza del Resort Hilton di Costabella. Questa catena alberghiera conta 7.000 strutture in tutto il mondo e le linee guida in tema di costruzione e rispetto dell’ambiente sono uguali per tutte.

Alla tavola rotonda si è discusso di sostenibilità nel settore del turismo

Permesso dei conservatori

Dražen Pavlić, della Liburnia Riviera Hoteli, ha sottolineato che la maggior parte delle strutture di questo colosso alberghiero sono vecchie e che quindi gli interventi per la riqualificazione energetica sono molto costosi. Robert Klanac, dell’Amadria Park, ha ampliato il discorso soffermandosi sulla questione degli edifici alberghieri antichi, e sottolineando che in questi casi non è possibile ottenere il permesso dei conservatori per l’installazione dei pannelli solari, ma che forse, grazie alle iniziative promosse dal Ministero, questo problema potrebbe venire risolto, rendendo la vita più facile agli investitori.

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