Quarnero. Il turismo (per ora) regge

Lo scorso fine settimana sono stati registrati 13.500 arrivi, di cui 5.000 dalla Germania, mentre 25.000 turisti sono rientrati in patria. Ad agosto le presenze hanno raggiunto il 73% rispetto al 2019. Komadina: «Grazie a chi si comporta in maniera responsabile»

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Quarnero. Il turismo (per ora) regge

Malgrado la Croazia sia stata inserita nella lista rossa di buona parte dei Paesi europei, e lo scorso fine settimana sia stato caratterizzato da un fuggi-fuggi generale di turisti sloveni, austriaci e italiani, i dati turistici per la Regione litoraneo-montana sono comunque soddisfacenti. Ad agosto gli arrivi hanno raggiunto il 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e i pernottamenti il 55%. Lo scorso fine settimana sono giunti nel Quarnero circa 13.500 turisti, di cui 5.000 tedeschi, mentre 25.000 hanno fatto ritorno a casa. Nei primi otto mesi dell’anno i pernottamenti sono arrivati al 61% rispetto al 2019. “Purtroppo la Croazia è stata inserita nella lista rossa perché il numero dei contagiati ha superato la soglia di 40 contagi ogni 100mila abitanti. Anche se in Regione questo numero è di circa la metà, purtroppo ci si rifiuta di applicare i criteri regionali. I turisti tedeschi non hanno interrotto le vacanze e siamo davvero grati al Governo tedesco per aver saputo riconoscere la differenza tra la nostra e le altre Regioni croate”, ha dichiarato il presidente Zlatko Komadina, aggiungendo che il merito va in primis alla popolazione e agli ospiti che si comportano in maniera disciplinata e responsabile, ma anche all’efficienza del sistema sanitario che tiene sotto controllo l’epidemia, alla Casa e all’Istituto regionale di salute pubblica che hanno offerto la possibilità di sottoporsi al tampone anche sulle isole (e a breve lo si potrà effettuare anche ad Abbazia), venendo così incontro alle esigenze degli ospiti stranieri che hanno dovuto farlo prima del rientro in patria. “Considerato quello che sta succedendo nel Paese, sarebbe stato meglio chiudere i night club e rimborsare le perdite agli imprenditori piuttosto che perdere un mese della stagione turistica”, ha concluso Komadina.
Situazione epidemiologica
Il direttore dell’Istituto regionale di salute pubblica, Vladimir Mićović, ha reso noto che in Regione ci sono attualmente 55 casi attivi di Covid-19. Tre persone sono ricoverate in ospedale, mentre le altre sono in isolamento domiciliare sotto osservazione degli epidemiologi e dei medici di famiglia. Si tratta perlopiù di persone asintomatiche. Intanto, nelle ultime 24 ore sono stati rgistrati tre nuovi contagi, anche in questo caso giovani rientrati dalle vacanze. Fortunatamente, per il momento non accusano sintomi.
Finora sono state sottoposte al tampone oltre 15mila persone. Nell’ultimo periodo si effettuano in media 500 test al giorno, di cui la metà ricade sui turisti. Sabato scorso è stato stabilito il record con 595, mentre il giorno seguente sono stati prelevati 592 campioni. “Continuiamo a ricevere e-mail di ringraziamento per l’ottima organizzazione, soprattutto dai turisti che hanno bisogno di avere i risultati tempestivamente. Attualmente siamo al picco dell’epidemia. La situazione dovrebbe iniziare a migliorare nei prossimi giorni con il rientro dei turisti in patria e la riduzione del flusso delle persone, nonostante l’inizio dell’anno scolastico”, ha precisato Mićović.
Secondo le statistiche, nelle ultime due settimane il numero dei contagiati in Regione è di 22 ogni 100mila abitanti, mentre la media in Croazia è di 58. La situazione in Regione è a livello della Germania, mentre in Austria i contagiati sono 36 ogni 100mila abitanti.
Interpellato sulla possibilità di una riduzione del prezzo del tampone, Mićović ha specificato che sono disponibili test più economici, ma che comunque in questi casi è meglio andare sul sicuro puntando sull’affidabilità. Il prezzo di 698 kune (circa 90 euro), ha precisato, è praticamente identico in tutta Europa. Il test è gratuito se viene consigliato dal medico di famiglia, altrimenti è necessario pagarlo.
Investimenti nella sanità
Nonostante l’emergenza, in Regione proseguono gli investimenti nella sanità. Attualmente sono in corso tre progetti. Sono stati da poco portati a termine i lavori nella Casa della salute a Novi Vinodolski, i quali sono costati 10,2 milioni di kune. Nell’ospedale psichiatrico di Arbe sono terminati i lavori ai due padiglioni per i quali la Regione ha assicurato 13,8 milioni. Infine, è in corso la terza fase dei lavori nella Casa di cura di Lussingrande, ovvero la ricostruzione e l’ampliamento della struttura Park II e della cucina. L’investimento ammonta a 22,5 milioni di kune.

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