
Il forte vento di scirocco che ha imperversato su tutta la Regione la notte tra giovedì e venerdì, ha creato nuovamente disagi a Fiume e nel circondario. Numerosi, di conseguenza, gli interventi dei vigili del fuoco, che hanno dovuto rimuovere rami e alberi caduti sulle strade. Alcune chiamate da parte dei cittadini, come dichiarato dai Vigili del fuoco, riguardavano la caduta di alcuni pezzi di lamiere e danni ai cavi elettrici. Immancabili le scene dei cassonetti dell’immondizia, che spinti dalle raffiche del vento, hanno “viaggiato” indisturbati lungo le vie cittadine costringendo gli automobilisti a evitarli e poi i dipendenti della municipalizzata Čistoća a rimetterli al loro posto.
Il vento, accompagnato dalla pioggia – che non è stata particolarmente abbondante, 33,9 litri per metro quadrato in 24 ore –, ha creato problemi ieri mattina anche ai rivenditori presso i Mercati cittadini, impossibilitati a svolgere il proprio lavoro in modo normale. Ridotta anche la presenza degli acquirenti, a parte i pochi entusiasti che hanno dovuto poi combattere anche contro le raffiche di scirocco per salvaguardare gli ombrelli.
Danni nella notte anche in una delle spiagge storiche di Fiume, ossia quella nelle vicinanze dello stadio di Cantrida, conosciuta oggi come “Morski prasac” per il beach bar diventato negli anni uno dei simboli della zona. Infatti, nell’omonimo locale che si trova proprio sulla spiaggia, il vento di scirocco e i marosi hanno distrutto tavoli, panche e ombrelloni. “In tanti anni – ci ha detto il gestore del locale, Damir Čarli Čargonja – non ricordo situazioni del genere in questo periodo. Abbiamo avuto danni anche in gennaio, ma prima non c’erano sciroccate così impetuose e devastanti”.
Colpita dal maltempo anche la Perla del Quarnero dove nelle vicinanze del Padiglione d’arte Juraj Šporer è stata trovata una panchina, molto probabilmente trasportata dal vento, mentre nei porticcioli contigui diverse imbarcazioni sono state affondate.
Disagi anche sulle strade e autostrade, le quali sono state coperte dalla neve caduta sia nella notte che nel corso di tutta la giornata di ieri. Il tratto dell’autostrada A6 Fiume-Zagabria è stato chiuso tra gli svincoli di Delnice e Ravna Gora in direzione della capitale. Attivi nel corso di tutta la giornata gli spazzaneve che hanno cercato di rendere quanto più sicure le strade, che però venivano coperte da neve fresca entro una decina di minuti, cosa che ha provocato l’insoddisfazione di chi viaggiava. La neve ha imbiancato anche il Monte Maggiore fino a quote collinari e fino al passaggio degli spazzaneve le strade non erano percorribili, cosa che ha creato disagi agli abitanti dei vari paesi disseminati sulle pendici del monte che domina il Quarnero.
Problemi anche per quanto riguardava le linee marittime, molte delle quali sono state sospese a causa del forte vento. Per quanto riguarda la giornata odierna, il vento di scirocco dovrebbe girare in bora, motivo per il quale per Fiume e il circondario è scattato l’allarme meteo giallo, ossia “pericolo di forte vento e maltempo”. Per il Quarnero invece allarme arancione, con raffiche di vento tra i 35 e i 55 nodi. Dopo che la bora avrà mostrato i suoi muscoli, in serata il vento dovrebbe virare verso i quadranti sudoccidentali. La giornata dovrebbe essere comunque in prevalenza soleggiata – il sole ha fatto capolino anche ieri pomeriggio dopo le 15 –, mentre il vento dovrebbe calare di intensità nella seconda parte della giornata. Le temperature minime, a seconda dell’area, varieranno tra -3 e 6°C, mentre i valori massimi diurni oscilleranno tra i 9 e i 13°C. Nel corso della giornata di domani, invece, le nubi dovrebbero ritornare a coprire il cielo sulle nostre regioni, con venti moderati da sudovest e un leggero aumento delle temperature minime, che varieranno tra 0 e 8°C. Invariate le massime diurne.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.