Quando i «Cucai» di Abbazia si trasformano in pinguini

Annunciata per l’1 gennaio l’inaugurazione della stagione balneare 2021. Rajka Jurdana Šepić sarà la madrina

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Quando i «Cucai» di Abbazia si trasformano in pinguini

Abbazia si è presentata ieri in quella che è la sua veste abituale in una splendida mattinata di sole, senza vento, piena di gente come se il coronavirus fosse soltanto un ricordo. Che sia presente eccome lo testimoniano i bar e i ristoranti desolatamente sigillati dalle misure imposte dal governo che, comunque, starebbero portando dei risultati incoraggianti.

Pronti per il tuffo con la madrina Rajka Jurdana Šepić

In questo clima di “quasi normalità” la Società dei “Cucai abbaziani” ha annunciato l’edizione numero 17 della tradizionale inaugurazione della stagione balneare 2021, prevista per l’1 gennaio con il primo bagno dell’Anno nuovo. Anche quello che sta per terminare è stato salutato da nove bagnanti in costume a righe con il tuffo in Slatina. Conta poco per i temerari “Cucai“ se la temperatura del mare è di 14°C e quella esterna di 7. Chi glielo fa fare? Lo si fa per la salute, per promuovere l’attività fisica e il turismo, ma anche partecipando a iniziative di beneficenza e umanitarie. Tra l’altro, hanno messo le mascherine anche alle statue nei parchi abbaziani, un gesto per richiamare un po’ tutti al senso di responsabilità nei confronti della pandemia di Covid-10. Anche tra i “Cucai” c’è chi si è ammalato.

Annunciata l’inaugurazione della stagione balneare

Manco a dirlo, tutto si è svolto anche ieri nel rispetto delle misure di contenimento del contagio dal virus e sarà così anche a Capodanno. Non lo mettiamo in dubbio visto che tra i “Cucai” c’è anche l’epidemiologo Mario Sušanj. La manifestazione anche questa volta avrà la sua madrina. Per l’edizione 2021 è stata scelta Rajka Jurdana Šepić che abbaziana non è, ma che ha tutte le carte in regola per meritarsi il titolo. È docente universitaria al Dipartimento di Fisica, ma parallelamente ha una straordinaria carriera di promotore del dialetto ciacavo, soprattutto attraverso la poesia e le iniziative che la vedono protagonista alla radio, in tv e sul web: “Anche se vengo da Rucavazzo, qui ho trascorso molto del mio tempo e sono contenta che mi abbiano eletta madrina per questo simpatico appuntamento che ormai fa parte della tradizione abbaziana”.

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