
I vertici della Città di Fiume e della Regione litoraneo-montana hanno organizzato un incontro conviviale a Palazzo municipale con i membri dell’Unità d’intervento della protezione civile, 23 persone e il cane Hatchi, tutti di Fiume, che assieme ai colleghi degli altre unità nazionali hanno prestato la loro opera di soccorso durante le terribili inondazioni che hanno colpito le località di Jablanica Fojnica, Kiseljak, Vareš e Buturović Polje in Bosnia ed Erzegovina all’inizio di questo mese. L’intervento dell’unità nazionale è stato richiesto dal vicino Stato tramite il Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea che consiste nel consolidare la cooperazione tra i Paesi dell’UE e i dieci Paesi partecipanti, tra cui la Bosnia ed Erzegovina, per migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi.
Ad accogliere il gruppo sono stati il sindaco Marko Filipović, la capodipartimento per la sanità, la protezione sociale e il miglioramento della qualità di vita, Karla Mušković e il consulente per la protezione, il salvataggio e i preparativi di difesa della città, Goran Šarić. A nome della Regione presente Ermina Duraj, capodipartimento dell’Ufficio amministrativo del presidente della Regione e dell’Assemblea regionale.
“Con questo incontro desideriamo esprimere tutto il nostro apprezzamento per la vostra opera. La protezione civile è un segmento importante in caso di catastrofi naturali o ad opera dell’uomo. Sempre pronti ad offrire il vostro aiuto incondizionato, sempre in prima linea e a disposizione dei cittadini. Un grazie non basta”, ha detto il primo cittadino.
“Coraggio, umanità, generosità, sono le vostre doti più grandi – così si è espressa Ermina Duraj –. La vostra è una missione per cui è necessaria un’educazione costante, un grande sapere, prontezza e competenze. La Regione e la Città sono a completa vostra disposizione per supportare il vostro lavoro, le vostre missioni ma pure per fornirvi l’attrezzatura necessaria e mezzi per un addestramento di qualità. In caso di necessità, saremo sempre in buone mani”.
A ringraziare per questo incontro è stato il vicedirettore della Direzione della Protezione Civile nazionale, Darko Majstorović specificando che in tutto sono state 37 persone della protezione civile croata con due cani, Hatchi e Garmin, da ricerca a partecipare alle operazioni in Bosnia ed Erzegovina. “Siamo stati a stretto contatto con le squadre presenti sul posto, quelle locali e provenienti dalla Slovenia, Serbia e Montenegro. La collaborazione in questi casi è stata di altissimo livello. Praticamente siamo una grande famiglia al servizio della comunità allargata. Ritornando all’operazione che ci ha visto coinvolti, siamo riusciti a salvare quattro persone. Purtroppo abbiamo trovato una decina di corpi senza vita. Il tutto grazie all’opera dei nostri due cani da ricerca e salvataggio”.
Ad allacciarsi alla sue parole è stato il responsabile della squadra d’intervento fiumana, Siniša Badovinac che ha riferito che negli ultimi anni le catastrofi naturali e non solo, sono in aumento. “La protezione civile è composta nella maggior parte da volontari, donne e uomini che, quando è necessario, lasciano il proprio posto di lavoro, la propria famiglia per offrire il proprio aiuto, le proprie competenze al servizio della comunità. Abbiamo bisogno di più persone di questo stampo. Ringrazio la Città e la Regione per essere al nostro fianco e supportare la nostra missione”.
Al termine dell’incontro, ogni componente è stato omaggiato con dei regali mentre il cane Hatchi ha ricevuto delle particolari prelibatezze, apprezzate immediatamente.

Foto: RONI BRMALJ
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