La Città di Abbazia, in collaborazione con il collosso Liburnija Rivijera Hoteli e l’azienda Gitone Kvarner, fornirà un rifugio sicuro per i sempre più numerosi profughi che giungono dall’Ucraina in guerra. Come rilevato da Johannes Böck, nella duplice funzione di dirigente della Gitone e di presidente del Consiglio d’amministrazione della catena alberghiera, ai rifugiati verrà messo a disposizione l’albergo Opatija, che in questi giorni è soggetto di un necessario “maquillage”, in quanto fuori servizio da tre anni. “Nella struttura, in caso di bisogno, potranno alloggiare circa 200 persone che avranno a disposizione tutte le comodità”.

Secondo gli ultimi dati, nell’area della Liburnia soggiornano, in forma privata, circa 70 persone giunte dall’Ucraina, ma nei giorni a venire sono annunciati nuovi arrivi. “Soltanto ad Abbazia ci sono 32 ucraini con lo status di rifugiati – ha spiegato il sindaco Fernando Kirigin – a cui è stato offerto tutto il supporto necessario. Tutti i richiedenti in possesso della necessaria documentazione e senza un alloggio assicurato, devono dapprima notificare la propria presenza alla Protezione civile regionale, che provvederà a organizzare la loro sistemazione.

Da lunedì prossimo, tre bambini in età scolare inizieranno a frequentare la scuola elementare locale e saranno provvisti di tutto il necessario, libri, sussidiari, merenda, soggiorno prolungato gratuito e l’adattamento istruttivo in lingua croata. Inoltre, su suggerimento di un gruppo di consiglieri, la la municipalità abbaziana destinerà alla Croce rossa nazionale l’importo di 50mila kune per l’aiuto alle persone in fuga dalla guerra e con lo status di profughi e rifugiati. La delibera è stata inoltrata al vaglio al Consiglio cittadino, che l’ha inserito tra i punti all’odg della prossima riunione in programma lunedì 21 marzo”.