Preluca, parcheggio concesso nell’ex campeggio

La decisione di vietare la sosta degli autoveicoli è stata revocata dalla Città fino alla fine della stagione balneare per venire incontro ai bagnanti

0
Preluca, parcheggio concesso nell’ex campeggio

Ultimamente, in particolar modo con l’inizio della bella stagione e l’arrivo dei turisti, la problematica inerente al parcheggio nell’area dell’ex campeggio di Preluca, tra Fiume e Abbazia, è andata peggiorando tantoché alcuni giorni fa la Città di Fiume aveva informato i cittadini che, a partire dal 17 agosto all’entrata sarebbero state poste delle barriere e i proprietari degli autoveicoli impropriamente parcheggiati sanzionati. In merito abbiamo contattato la capodipartimento per gli affari comunali, Maja Malnar, la quale ci ha spiegato che la decisione è stata revocata. “Per il momento è stata invalidata la decisione della postazione di barriere fisiche all’entrata dell’ex campeggio di Preluca intese a impedire il parcheggio degli autoveicoli che vi sostano impropriamente e il conseguente danneggiamento della superficie verde. La disposizione è stata apportata in considerazione del fatto che, fino alla definitiva sistemazione e progettazione della struttura, la stessa è manchevole di un posteggio per cui, fino alla fine della stagione balneare, che sta volgendo al termine, si è voluto andare incontro ai bagnanti. Vogliamo, però, rilevare che la revoca è di carattere temporaneo e, al termine dell’estate, verranno adottate le misure necessarie per tutelare l’area da ulteriori devastazioni e portare finalmente il progetto a compimento”, ha dichiarato la capodipartimento ricordando che lo spazio è stato da poco consegnato in gestione alla Città di Fiume e parzialmente assestato in modo da potere essere utilizzato durante la stagione balneare in corso.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display