
Sarà in circolazione a partire da oggi, primo giorno di primavera, il blocco filatelico commemorativo emesso dalle Poste croate con due francobolli dal titolo “Ponti e viadotti”, raffiguranti il ponte di Veglia e il viadotto Drežnik sull’autostrada A1. L’autore dell’emissione è il designer zagrebese Dean Roksandić, basandosi sulle fotografie scattate dai fotografi Mario Romulić e Dražen Stojčić di Osijek e dal fotografo zagrebese Tomislav Veić. Il valore nominale di ciascun francobollo è di 2,50 euro, mentre la tiratura dell’edizione è di 20.000 blocchi. La nuova emissione è accompagnata anche da una busta primo giorno (FDC), pure questa disponibile da oggi negli uffici postali di tutta la Croazia oppure nel negozio online www.epostshop.hr.
I francobolli saranno accompagnati da un foglietto illustrativo scritto da Zvonimir Zdenko Šimunjak, ingegnere civile, ed è disponibile integralmente su www.posta.hr.
“La maggiore isola dell’Adriatico, Veglia (Krk), è collegata alla terraferma da un solido ponte attraverso l’isolotto di San Marco – scrive Šimunjak –. Il collegamento è formato da due maestosi ponti ad arco, uno dei quali ha detenuto a lungo il record mondiale per l’ampiezza della campata in questa categoria. Il ponte è stato costruito tra il 1976 e il 1980 su progetto dell’ingegnere Ilija Stojadinović della società Mostogradnja. Si trova lungo la strada D102 e, oltre al traffico stradale, ospita anche condutture petrolifere, linee per l’industria chimica, acquedotti e linee elettriche”.
Per quanto riguarda, invece, il viadotto Drežnik, che si trova sulla tratta autostradale Karlovac – Novigrad – Bosiljevo dell’A1, va detto che è stato costruito nel 2001. È il più lungo della Croazia, con una lunghezza totale di 2.485 metri. Si tratta in realtà di due strutture identiche separate da due metri di distanza, una per ciascun senso di marcia. La documentazione progettuale è stata realizzata dall’Istituto croato di ingegneria civile, mentre gli autori del progetto sono Zvonimir Marić, Petar Sesar e Damir Tkalčić. Il viadotto è stato costruito sulla base dei progetti dalle aziende zagrebesi Viadukt e Hidroelektra, nonché dalla società spalatina Konstruktor, precisa Zvonimir Zdenko Šimunjak.
Dall’inaugurazione a oggi
Va ricordato che il ponte di Veglia si chiamava originariamente Ponte Tito, in onore di Josip Broz Tito, il leader della Jugoslavia. Questo nome gli fu dato al momento dell’inaugurazione nel 1980, durante il periodo socialista, ma dopo la dissoluzione dell’ex Federazione e l’indipendenza della Croazia nel 1991, il ponte fu ribattezzato semplicemente Ponte di Veglia, nome che mantiene ancora oggi.
Si tratta ad ogni modo di una delle infrastrutture più iconiche della Croazia. Lungo 1.430 metri, collega la terraferma all’isola di Veglia passando per il piccolo isolotto di San Marco. La luce principale, ossia la campata maggiore di questa struttura, che potremmo definire un ponte ad arco in cemento armato precompresso, è di 390 metri. Al momento della sua apertura nel luglio del 1980, il ponte di Veglia vantava la più lunga campata ad arco in cemento armato del mondo, con 390 metri di lunghezza. Questo primato è rimasto imbattuto fino al 1996, quando è stato costruito il Wanxian Bridge in Cina (420 metri). Sia allora che oggi, il ponte è di fondamentale importanza per i collegamenti tra l’isola di Veglia e la terraferma, in particolare per il traffico turistico e commerciale. Oltre a servire il traffico stradale, come rilevato nell’opuscolo illustrativo, ospita condutture per il trasporto di petrolio e gas, supporta linee per la distribuzione di energia elettrica e acqua e ha un ruolo chiave nell’economia dell’isola e delle sue attività industriali.
Essendo situato in un’area esposta ai forti venti di bora, il ponte è progettato per resistere a raffiche molto intense. Tuttavia, in caso di bora estrema (oltre 100-150 km/h), può essere temporaneamente chiuso al traffico per motivi di sicurezza. Il 6 gennaio 2015 è stata misurata una raffica di bora di 224 km/h, per ora il record assoluto.
L’abolizione del pedaggio
Fino al 15 giugno 2020, era previsto un pedaggio per attraversarlo in direzione dell’isola, mentre il ritorno verso la terraferma era gratuito. Dal 2020, l’accesso al ponte è stato reso totalmente gratuito, mentre per i residenti locali lo era a partire dal 1999, dopo la promulgazione della Legge sulle isole. Nel corso degli anni, il ponte ha subito diversi interventi di manutenzione per garantire la sicurezza e la durabilità della struttura, tra cui il rinforzo degli archi e delle campate, interventi sulla carreggiata e sui giunti di dilatazione e lavori di protezione contro la corrosione del calcestruzzo.
Tra le varie curiosità legate a questo ponte, diremo che durante la costruzione furono usate quasi 50.000 tonnellate di cemento. Per la campata principale furono utilizzati speciali cavi di precompressione con un’elevata resistenza alla trazione. Oggi, il ponte di Veglia rimane non solo una struttura funzionale di primaria importanza, ma anche un’attrazione turistica grazie al suo suggestivo panorama sull’Adriatico.
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