“Un turismo dal quale i cittadini croati guadagnano evidentemente non deve esistere”, sono le parole di Vedran Tomić, dell’iniziativa civile “Salviamo i piccoli affittuari familiari”, pronunciate durante una protesta in Corso questo fine settimana.
L’iniziativa ha alzato la voce, affermando che, se il governo non ritirerà le modifiche di legge entro il 4 dicembre, organizzeranno manifestazioni in tutta la Croazia, radunando i cittadini che saranno direttamente colpiti dalla nuova misura legislativa. Il loro messaggio è chiaro: “Questa non è solo la battaglia dei piccoli affittacamere, ma è una lotta per il diritto di tutti i cittadini croati a una vita dignitosa e alla gestione della propria proprietà”.
Se la maggioranza in Parlamento approverà questa legge, avvertono, ci saranno ripercussioni politiche e verranno avviate numerose cause costituzionali. Si presentano come rappresentanti dei piccoli cittadini, uniti nella loro lotta, e affermano di non voler arrendersi. Durante la manifestazione, sono stati distribuiti anche documenti con argomentazioni e statistiche contro le modifiche alla legge sulle imposte locali, la gestione e la manutenzione degli edifici e l’attività turistica.
Secondo quanto rilevato dai dimostranti, il governo avrebbe diffuso notizie false, come l’aumento del numero di letti nelle strutture private, la continua diminuzione del numero di pernottamenti per letto nelle sistemazioni familiari, l’insostenibilità delle località turistiche a causa dell’aumento eccessivo di turisti, e l’alterazione della qualità della vita nelle città. Ritengono che tutto ciò sia pianificato con l’intento di manipolare l’opinione pubblica.
Sostengono che il calo del numero di letti nelle locazioni a breve termine, pari a oltre il 5%, non sia correlato all’aumento dei prezzi degli appartamenti (che sono saliti del 48% dal 2019). Secondo loro, la nuova legge non risolverebbe il problema dell’accessibilità agli alloggi, ma metterebbe in pericolo l’esistenza e la stabilità sociale di un numero enorme di cittadini croati.
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