Piani ambiziosi per il Gorski kotar

La sessione si è svolta, in via straordinaria, nella palestra della SE di Ravna Gora. Ad accogliere i consiglieri, il sindaco Mišel Šćuka, presente al dibattito

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Piani ambiziosi per il Gorski kotar
L’Assemblea si è svolta nella palestra scolastica di Ravna Gora. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La rinascita e lo sviluppo del Gorski kotar sono stati i temi principali dell’Assemblea regionale, la cui ultima sessione si è svolta, in via straordinaria, nella palestra della scuola elementare “dr. Branimir Marković” a Ravna Gora. Il materiale sulle attività della Regione a favore dello sviluppo dell’area, 100 pagine circa, non ha entusiasmato i consiglieri, la maggior parte dei quali lo hanno ritenuto difficilmente realizzabile. La discussione comunque si è protratta per tutta la mattinata e per buona parte del pomeriggio.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Ravna Gora, Mišel Šćuka, che ha descritto molto bene e in maniera esaustiva che cosa significhi vivere nel Gorski kotar.
“Tutti lodano il Gorski kotar – ha detto –, ma io sfido chiunque a viverci. Senza un piano finanziario efficace e l’apertura di posti di lavoro, non c’è speranza in un prossimo progresso. La strategia si sviluppo è ottima, ma difficilmente realizzabile. Nel Gorski kotar non esiste la possibilità di impiego e fino a quando questo problema non verrà risolto non ci sarà sviluppo. Spero che i buoni propositi presentati in quest’Assemblea non rimarranno soltanto un tentativo, perché gli investimenti nel Gorski kotar sono anche investimenti per il futuro della Regione”, ha detto il sindaco.

Intervento applaudito
L’intervento del consigliere Franjo Butorac (PGS-ALM) si è meritato un applauso. “Nel 1978 il numero degli abitanti del Gorski kotar sfiorava i 70mila, oggi ce ne sono 19mila, ovvero 12 per chilometro quadrato. Gli investimenti previsti con questo programma sono una lista dei desideri. Quasi mezzo miliardo di kune, senza un unico programma produttivo. Stiamo giocando con la politica, vi invito a essere ragionevoli”, ha detto Butorac.
Sia come sia, dopo ore di dibattito e una pausa per accordare le posizioni, l’Assemblea ha approvato la conclusione. Nei prossimi tre anni la Regione investirà 54 milioni di kune a favore del Gorski kotar, di cui 21 nell’apposito Fondo, 18 nei Bilanci delle Città e dei Comuni e 15 per l’infrastruttura stradale. La conclusione è stata proposta dal presidente Zlatko Komadina, sotto forma di emendamento. La Regione, inoltre, chiederà al governo di portare misure concrete per la rivitalizzazione demografica ed economica dell’area.

Investimenti reali e sostenibili
Il presidente della Regione ha spiegato, inoltre, che gli investimenti a favore del Gorski kotar sono reali e sostenibili. Investendo 7 milioni all’anno nel Fondo per il Gorski kotar, la Regione restituisce nei Bilanci delle Città e dei Comuni quello che riceve a titolo di imposta sul reddito. Al governo verrà, inoltre, chiesto di assicurare il 100 per cento dei finanziamenti per i progetti europei, come pure l’equità nel trattamento degli imprenditori rispetto a quelli della altre aree sottosviluppate del Paese e l’attuazione del Piano di sviluppo delle aree montane. Komadina ha accolto pure gli emendamenti dei club PGS-HSS e HDZ, che propongono di richiedere l’approvazione di soluzioni legislative in base alle quali verrebbero prese in considerazione le peculiarità e assicurate le misure per lo sviluppo demografico del Gorski kotar. “È importante creare condizioni favorevoli per mettere in risalto le peculiarità del Gorski kotar e incentivare il turismo escursionistico e lo sport. Finora la Regione ha realizzato diversi investimenti in questo senso”, ha detto Komadina. La Regione – ha aggiunto – si impegnerà nella realizzazione della Legge sul Gorski kotar, come pure per la gestione decentrata delle risorse e gli incentivi rivolti ai cittadini e agli imprenditori.
Nel corso del dibattito, la maggior parte dei consiglieri si è trovata d’accordo con il fatto che le priorità non sono legate a grandi investimenti, ma che bisogna sfruttare il potenziale venendo incontro agli abitanti e ascoltando le loro richieste. “La regione ha realizzato investimenti anche nel settore dell’istruzione, ma nel frattempo sei sedi dislocate delle scuole sono state chiuse. Evidentemente questo approccio non dà i risultati desiderati. Forse bisognerebbe prendere in considerazione di istituire un Agglomerato montano. Era stato detto che il mercato in Braida avrebbe accolto le piccole aziende agricole del Gorski kotar, ma nulla è stato fatto”, ha detto il consigliere indipendente Iva Rinčić. Davor Štimac (indipendente) ha rincarato la dose definendo l’analisi presentata molto lontana dalla realtà e irrealizzabile nei termini prefissati, ovvero fino al 2027.

Question time
Orjen Petković (Možemo!) ha chiesto come mai, dopo che nella Port Authority di Veglia, è stato nominato il nuovo direttore, è stato sciolto il Consiglio d’Amministrazione e sono stati nominati i nuovi membri. A presiederlo è Nada Milošević, ex capodipartimento per il demanio marittimo, il traffico e le comunicazioni, recentemente ritiratasi in pensione. Decisioni di ordinaria amministrazione è stata la risposta.
A Morena Lekan Štiglić (Možemo!) interessavano le dimissioni del direttore della Casa della salute, Vladimir Mozetič. “La situazione finanziaria della Casa della salute è pessima, con un buco di 8 milioni di kune. Inoltre, delle 40 specializzazioni che erano state promesse, soltanto 5 sono state realizzate. Sembra che ci siano problemi legati anche ai lavori e alle licenze edili”. Il vicepresidente della Regione, Vojko Braut, ha risposto che Mozetič ha deciso di cambiare lavoro e di non sapere niente a riguardo dei lavori edili. “È vero, la Casa della salute ha un buco di 8 milioni, che è stato generato per garantire il finanziamento dei servizi oltre lo standard. Dalle casse dell’istituzione sanitaria sono state pagate 30 specializzazioni”, ha risposto Braut. Restando in tema del Gorski kotar, Davor Štimac (indipendente), ha chiesto se sarebbe possibile trovare una soluzione per rivitalizzare i rifugi alpini dello Snježnik (Monte Nevoso) e del Risnjak. Komadina ha risposto che la Regione è intervenuta diverse volte, ma i due rifugi sono di proprietà del Parco nazionale Risnjak, che si dovrebbe occupare della loro manutenzione.
All’Assemblea hanno preso parte pure i sindaci delle Città e dei Comuni dell’area, come pure i rappresentanti degli enti turistici locali. Irena Peršić Živadinov, direttrice dell’ente turistico del Quarnero, ha presentato il piano master dello sviluppo del turismo nel Gorski kotar, il quale è stato approvato dall’Assemblea. Presenti pure i deputati parlamentari Majda Burić e Tomislav Klarić. Prima dell’inizio della riunione i consiglieri, giunti a Ravna Gora in autobus, hanno visitato il Centro regionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale e il Centro per i visitatori “Grandi predatori” a Stara Sušica.
Ieri sono stati evasi soltanto due dei 15 punti all’odg. Il rimanente è stato rimandato a giovedì prossimo, 29 settembre, alla riunione che si terrà all’albergo Royal di Abbazia. Tra i punti più importanti, la nomina dei nuovi membri della Commissione per l’assegnazione delle concessioni sul demanio marittimo.

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