
Il PGS aderirà al raduno “Contro la povertà”, una nuova iniziativa di protesta che segue a quella del 1º ottobre e che si è svolta in piazza Jelačić a Zagabria. Il raduno è in programma sabato a mezzogiorno a Fiume. Lo ha annunciato ieri la presidente della sezione fiumana del partito, Nasrin El Gharni: “Non se ne parla abbastanza. Il tema dei pensionati è sempre d’attualità. La Croazia è dichiaratamente uno Stato sociale. Tra le elezioni si fanno promesse motivando i pensionati a recarsi alle urne in quanto sono soprattutto loro a votare regolarmente. Da un mandato all’altro si risolve poco, le cose si fanno per metà. In base ai dati più recenti, quella dei pensionati è la categoria più numerosa nella nostra società. Circa 800mila cittadini croati sono pensionati. È un dato sufficiente per prenderla seriamente in considerazione. Comunque, il motivo principale per il quale abbiamo voluto rivolgerci ai media è legato alla proposta di legge che darebbe l’opportunità ai pensionati di lavorare anche a tempo pieno, cioè 8 e non 4 ore, ma congelando la metà della propria pensione. Questa proposta la riteniamo discutibile per diversi motivi. Forse è bene che la Legge sul lavoro venga rivista e che diventi meno rigida su alcune tematiche. In questo caso, però, è discutibile da un punto di vista morale presentare ciò come una prospettiva di miglioramento della vita degli anziani”.
Alle parole della presidente sono seguite quelle dei pensionati Marijan Turina e Alesio Komar. Il primo ha commentato: “Ci sono diversi traguardi di cui si vanta il Governo e di cui i pensionati non traggono alcun vantaggio. Ci si vanta del rating creditizio del Paese da parte delle agenzie internazionali. Si è passati dalla valutazione B alla A, una posizione in cui la Croazia non è mai stata finora. Dall’altra parte, che cosa ne ricavano i pensionati? Quindi, il ministro Primorac va fiero del fatto che il debito estero del Paese è sceso al 60% del PIL, mai successo prima. I pensionati, anche in questo caso, non hanno benefici. Infine, hanno aumentato gli stipendi nel settore pubblico e poi anche a sé stessi. Abbiamo considerato giustificati questi aumenti e ora, dal 1º gennaio verrà introdotto il salario minimo maggiorato. È giusto che sia così. Le casse dello Stato sono piene e qualcosa si può fare. Quello che dovrebbe rappresentarci al Sabor, il deputato Grabričević dell’HSU, Partito dei pensionati, non fa nulla”. Komar ha descritto la propria condizione di pensionato con 560 euro che percepisce al mese.
Alla fine la presidente della sezione fiumana PGS ha proposto, a livello cittadino, di consentire a tutti i pensionati di utilizzare gratis i trasporti pubblici, seguendo l’esempio di molte altre città.
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