
“Oggi mi presento con i rappresentanti di tutti i partiti che formano una coalizione che sostiene la mia candidatura”, ha detto ieri Petra Mandić, pretendente alla poltrona di sindaco e membro del Consiglio cittadino nelle file del MOST. “Tutti questi partiti sovranisti – ha aggiunto Mandić –, tengono a valori come la famiglia, la lotta contro la corruzione, la Patria e una vita sostenibile per il cittadino. Questa coalizione mi sostiene nella mia corsa e ringrazio quelli che sono intervenuti oggi. Vogliamo dimostrare insieme di essere in grado di invertire la tendenza, la direzione delle politiche messe in atto dall’SDP, al momento estremamente sfavorevoli nei confronti dei cittadini. Si registrano ritardi nell’esecuzione dei lavori e, come abbiamo potuto vedere, c’è anche la sentenza del tribunale nei confronti dell’azienda appaltatrice che deve restituire 312mila euro per la costruzione dell’impianto per la selezione dei rifiuti a Mihaćeva draga, soldi in più pagati nel contesto di un’assegnazione pilotata dei lavori. Siamo convinti di poter gestire la città in un altro modo. Intendiamo istituire un dipartimento che si occuperà del taglio delle spese inutili. Possiamo e vogliamo farlo. Abbiamo un piano che presto andremo a presentare durante la nostra campagna elettorale”.
Alle spalle di Mandić c’erano gli alleati. Tra questi Damir Biloglav, deputato al Sabor nelle file di DOMINO, Marin Miletić, deputato del MOST e i rappresentanti di BUZ (Blocco pensionati insieme), Hrvatski suverenisti, e HSP (Partito croato dei diritti). “Noi come DOMINO – ha spiegato Biloglav –, sosteniamo tutte le forze politiche che hanno in comune gli stessi postulati e che si impegnano per raggiungere gli stessi obiettivi. Sarebbe un bene per Fiume avere Petra Mandić come sindaca, ma ne avrebbe u grande vantaggio anche l’itera Regione e la Croazia, perché qui c’è una grande potenziale che le strutture al potere oggi non sanno utilizzare. Petra rappresenterà un nuovo capitolo per il futuro di questa città”.
Immancabile Marin Miletić, candidato sindaco alle ultime amministrative che al seggio di consigliere a Fiume ha preferito quello al Sabor e che ha commentato la scena politica a Fiume: “Da una parte c’è l’HDZ il cui candidato Denis Vukorepa che, per quel che ne so, è entrato e uscito diverse volte dal partito, a seconda del momento. C’è SDP in cui è in corso una guerra fratricida. Di loro ne sentiremo ancora delle belle nei prossimi giorni e settimane. Ci sono anche candidati indipendenti che poi, come abbiamo potuto scoprire noi fiumani, qualche settimana dopo le elezioni prendono posizione. Ora, dal centro alla destra ci sono cinque partiti tutti insieme, opzioni sovraniste, che hanno un bacino di elettori prossimo al 20 per cento. Scendendo in campo tutti insieme evitiamo la dispersione di voti. Nemmeno un voto per i valori che noi sosteniamo non andrà perso”.
L’invito, condiviso in pratica da tutti i partiti, è quello di recarsi alle urne,in questo caso per votare la candidata del MOST e per una piattaforma politica che, come dice Miletić, non tradirà gli elettori.
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