Petra Mandić: «C’è chi vuole mantenere lo status quo»

La candidata a sindaca Petra Mandić (Most) promette un cambio radicale nella gestione cittadina: revisione dei costi, chiusura delle municipalizzate inefficienti e abbassamento delle tasse

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Petra Mandić: «C’è chi vuole mantenere lo status quo»
Petra Mandić. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Sentendosi presa di mira dalle critiche degli esponenti del partito Možemo!, la candidata del Most alla carica di sindaca di Fiume, Petra Mandić, ha indetto una conferenza stampa per rispondere senza giri di parole, accusando Možemo! e SDP di voler “conservare lo status quo” in città, mantenendo ai vertici le stesse figure che, secondo lei, avrebbero contribuito alla stagnazione e al malfunzionamento dell’amministrazione cittadina.
“Možemo! come riserva dell’SDP vuole mantenere Željko Smojver alla guida della municipalizzata Rijeka Plus e continuare sulla strada dell’immobilismo – ha dichiarato Mandić –. Mi hanno criticata per aver proposto la creazione di un Dipartimento per l’Efficienza, che avrebbe lo scopo di tagliare le spese superflue e agire nell’interesse reale dei cittadini, promuovendo una revisione approfondita dell’apparato cittadino. Hanno definito pericolose queste proposte, parlando di danni al Bilancio e agli interessi pubblici. Ma sono solo slogan vuoti di chi teme ogni cambiamento”.
Ha annunciato l’intenzione, in caso di vittoria, di procedere allo scioglimento della Rijeka Plus, alla destituzione di Smojver e a un drastico taglio dell’aliquota sull’imposta sul reddito, portandola al minimo possibile. Ha inoltre dichiarato l’intenzione di destituire, per inefficienza, pure il direttore della Čistoća, Bojan Jurdana. Secondo Mandić, le alte bollette che gravano sui cittadini sono imputabili alla cattiva gestione delle municipalizzate: “Abbiamo bollette alte non perché le tasse sono basse, come sostiene Možemo!, ma perché le strutture sono inefficienti”. Ha anche evidenziato la mancanza di una visione strategica, accusando l’amministrazione cittadina e la municipalizzata Čistoća di non aver saputo cogliere le opportunità offerte dai fondi europei per aggiornare la tecnologia e ridurre i costi di gestione.
Interpellata sull’iniziativa del partito Domino, alleato di Most, che propone di abolire la Giornata della lotta antifascista, ha confermato di aver partecipato alla stesura del documento programmatico della coalizione.

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