Peek&Poke, tanti successi nel corso di questi 17 anni

Il museo privato ha celebrato a porte aperte questo importante anniversario. Il tema portante è stato il Giappone

0
Peek&Poke, tanti successi nel corso di questi 17 anni
il museo ha compiuto 17 anni di ininterrotta attività. Foto: Zeljko Jerneic

È stato il Giappone e tutte le sue peculiarità a far da tema al 17º anniversario dalla fondazione del primo Museo di informatica e computer a livello nazionale, il “Peek&Poke”. La festa con tanto di torta di compleanno ha avuto luogo proprio negli spazi dell’istituzione museale e i partecipanti hanno avuto modo di conoscere e ripercorrere la storia dai primi computer ai moderni PC. Il Paese del Sol levante è stato protagonista della grande manifestazione “Il Giappone a Fiume” che si è svolta
da metà maggio fino a luglio con tanto di mostra in Corso, che tramite una serie di foto e illustrazioni trattava il tema dei primi cittadini europei in Giappone e viceversa, con una conferenza intitolata “Sakuramichi. Il Giappone in 100 immagini” tenuta dalla docente Rajka Jurdana Šepić presso il Dipartimento di fisica dell’Università di Fiume, vari concerti di musicisti giapponesi e tanti altri incontri per terminare con il bellissimo murale dell’artista giapponese Yusei Sagawa realizzato sulla facciata laterale del palazzone di via Ivan Grohovac in zona Scoglietto, e che illustra l’amicizia delle città di Fiume e Kawasaki.
Svetozar Nilović-Tozo, uno dei fondatori del primo Museo privato di Fiume, ha fatto sapere che non poteva immaginare un successo di questa portata e che dopo 17 anni il Peek & Poke è sempre più conosciuto a livello mondiale perciò ogni compleanno è una nuova vittoria.
La festa ha avuto un grande successo, ci sono stati volti vecchi e nuovi e tanti giovani che hanno potuto così conoscere i segreti delle tecnologie del passato. All’apertura il “Peek&Poke’ contava circa 3mila computer, calcolatrici, videogiochi o telefoni da collezione e più tardi numerosi cittadini hanno donato pure macchine da scrivere, ma anche grosse macchine usate nelle aziende e altri oggetti. Attualmente, causa il poco spazio a disposizione, solo una parte di questi artefatti è esposta che viene poi alternata con quelli che si trovano immagazzinati in modo da rendere l’esposizione sempre interessante.
Oltre al museo dei reperti informatici, i visitatori hanno potuto visitare anche il piccolo Museo dell’infanzia, chiuso per un periodo di tempo a causa delle infiltrazioni d’acqua, ma ora aperto al pubblico che ha ulteriormente sottolineato la suggestiva storia di un viaggio attraverso i decenni passati.
Il ‘Peek&Poke’ è per lo più un Museo interattivo nel quale si può toccare tutto quello che è esposto, a parte gli oggetti chiusi in vetrina, offrendo così ai visitatori di avere un’esperienza multimediale.

Svetozar nilović Tozo e una visitatrice del museo.
Foto: Zeljko Jerneic

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display