Parte l’opera di rinnovo dell’albergo Neboder

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Parte l’opera di rinnovo dell’albergo Neboder

È in fase di completamento il progetto di ricostruzione dell’albergo Neboder, un grande investimento dell’azienda Jadran hoteli, in seguito al quale la struttura otterrà la categoria a 4 stelle e disporrà di 20 stanze in più. In tale modo, le capacità ricettive dell’hotel aumenteranno a 74 unità.

Come spiegato da Zoran Luštica, direttore della Jadran hoteli, nell’ambito dell’intervento verrà ampliata la sala principale utilizzando lo spazio della grande terrazza, il che risulterà nella più ampia sala polivalente nel centro di Fiume. La sala congressi sarà due volte più grande di quella attuale, in quanto invece degli attuali 250 disporrà di 500 posti a sedere. L’idea è di rendere l’albergo, assieme alla Casa di cultura (HKD), la nuova sala polivalente e l’ex club Stereo, un complesso architettonico riconoscibile per i congressi e i contenuti culturali. È certo che l’opera di ricostruzione necessiti di condizioni particolari. L’albergo di per sé non è un bene protetto, ma si erge nel nucleo storico di Sušak, il quale è invece tutelato.

Un progetto fattibile
“È stato realizzato un elaborato di conservazione, che ha coinvolto l’architetto Olga Magaš, molto sensibile alla tutela del patrimonio architettonico, per cui nel progetto si è tenuto conto degli standard di sicurezza, di quelli turistici, d’affari e di conservazione – ha spiegato il direttore –. Dal momento che tra gli esperti le opinioni differiscono, non siamo ancora a conoscenza delle condizioni finali di conservazione e delle limitazioni imposte dall’Istituto di conservazione di Fiume. Spero che presto queste verranno stabilite e che permetteranno di realizzare un progetto sostenibile ed economicamente fattibile. Lo permettono il modo in cui l’albergo è stato edificato, il progetto d’idea e l’elaborato dei conservatori. Tutto il resto potrebbe ostacolarne la realizzazione. Infatti, già ora siamo in ritardo per quanto riguarda l’accesso ai fondi Ue per quest’anno. Spero, però, che riusciremo a compilare tutta la documentazione necessaria nella seconda metà di quest’anno e a partire con l’investimento“.

A nuovo entro il 2020
È interessante il fatto che la ricostruzione di quest’albergo modificherà notevolmente il suo aspetto, come pure quello di Sušak. Infatti, la facciata principale del Neboder, sarà completamente in vetro, il che contribuirà allo spirito di glamour. Come spiegato dal direttore delle vendite, Damir Balenović, le stanze saranno ampliate sfruttando i balconi, mentre la maggior parte delle stanze sulla facciata principale è rivolta verso il mare e la città.
“Con quest’intervento le stanze otterranno qualche metro quadrato in più, il che ci permetterà di portare la categoria dell’albergo a 4 stelle – ha precisato –. Quest’albergo è stato sottoposto a un’opera di rinnovo l’ultima volta tra il 2006 e il 2007, ma si è trattato soltanto di una parziale ricostruzione delle stanze, della hall e del ristorante. L’intervento di ristrutturazione dovrebbe durare circa nove mesi e speriamo che il tutto sia completato entro il 2020, anche se, purtroppo, non tutto dipende da noi”, ha osservato Balenović.

La storia dell’albergo
La storia di quest’albergo è molto interessante. All’inizio, come previsto dal progetto d’idea, doveva avere una facciata in vetro, ma all’epoca, ossia negli anni Trenta, si trattava di un investimento troppo costoso e tecnicamente estremamente difficile da realizzare, per cui si era rinunciato a quest’alternativa.
L’hotel Neboder fa parte del complesso della Casa di cultura (HKD), progettato dall’architetto zagabrese Josip Pičman, uno degli architetti croati di spicco che progettavano nello stile moderno. Questo suo progetto viene considerato il meglio concepito ed elaborato. L’elemento dominante del complesso è l’albergo Neboder, che è visibile da lontano ed è un simbolo del rione di Sušak. L’opera di edificazione ebbe inizio nel 1936 e si concluse nel 1947.
Il complesso della Casa di cultura a Sušak, incluso il Neboder, che all’epoca faceva parte del Regno di Jugoslavia, fu il risultato della necessità della città di disporre di una struttura per l’organizzazione di manifestazioni di vario tipo. Sull’altra sponda, a Fiume, infatti, questa funzione era ricoperta dal Teatro Fenice. Dal momento che il complesso doveva sorgere in centro città, l’unico punto nel quale lo si poteva sistemare era la zona chiamata “Kortil”, un terreno difficile e piuttosto angusto, che Pičman sfruttò al massimo sistemandovi un albergo, separato dalla sala per le manifestazioni e i contenuti collaterali.
I
l progetto ebbe inizialmente delle difficoltà finanziarie che influirono negativamente sullo stato d’animo dell’architetto che si suicidò nel 1936, un giorno prima che il Comune di Sušak approvasse l’accensione di un mutuo per la realizzazione del progetto. Questo venne in seguito affidato all’architetto Alfred Albini, che lo modificò in diversi aspetti. L’albergo ha 14 piani ed è di un piano più alto del grattacielo di Fiume (si dice che venne progettato per concorrere a quello fiumano). All’epoca in cui venne costruito era il grattacielo più alto nel Regno di Jugoslavia.
L’hotel disponeva di un ristorante, di un caffè e di un bar notturno. È interessante il fatto che il 29 novembre 1959 venne inaugurato al 14.esimo piano il più… alto caffè di Fiume, un popolare ritrovo per i giovani, chiamato all’epoca “Četrnajstica“ (Quattordicesima).

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