Palazzo Modello si fa sempre più bello

Gli spazi in cui opera la Comunità degli Italiani sono sottoposti in questo periodo, con il benestare del MAECI, a minuziosi quanto necessari lavori di ristrutturazione

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Palazzo Modello si fa sempre più bello

Da circa una ventina di giorni sono in corso i lavori di ristrutturazione degli spazi di Palazzo Modello in cui opera la Comunità degli Italiani di Fiume. Un intervento supportato dall’Unione Italiana, atteso a lungo, ideato dal Comitato esecutivo della precedente gestione, ripreso e ridimensionato da quello attuale in base alle priorità necessarie e, da ultimo, approvato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica italiana. Ce ne ha parlato Federico Guidotto, membro del Comitato esecutivo della CI, che ha gestito il progetto in toto (contatto con le ditte, ricerca, preventivi, formulazione delle soluzioni migliori, ecc) e, per questo tramite, ha voluto ringraziare le istituzioni di cui sopra e la presidente della CI, Melita Sciucca per averlo appoggiato e presentato in CE.

La nuova parete divisoria in sala delle prove/Roni Brmalj

“Negli anni ‘90 è stato firmato un accordo con la Città che proteggeva tutti gli investimenti della Repubblica italiana realizzati a Palazzo Modello con la clausula che, se la municipalità avesse mandato via la CI da questi spazi, avrebbe dovuto rimborsarla di tutto (da rilevare che gli interventi di restauro, del valore di qualche milione di euro, sono stati diversi). Consapevoli di ciò, abbiamo deciso di affrontare i lavori necessari, che altrimenti non si potrebbero fare in quanto siamo in affitto e lo spazio non è di nostra proprietà. Le priorità che si è deciso di seguire sono in primis la Sala mostre, decisione apportata dall’Assemblea della CI. Dato che lo spazio, così com’è, non è adeguato a fare le esposizioni in quanto le stesse dovrebbero venire presentate in un ‘white cube’, quindi in spazi esclusivamente con pareti, mentre lì ci sono finestre, decorazioni e un’illuminazione non adeguata, si è deciso di intervenire in tal senso. La prima fase dei lavori consisterà nella tinteggiatura di tutti i muri, stuccatura e installazione di un nuovo sistema di appendiquadri, molto più efficiente di quello attuale, che sarà nascosto nella cornice, quindi invisibile. Lo stesso sarà collocato nei corridoi del secondo piano per poterci mettere la mostra permanente di tutti i vincitori di Istria Nobilissima della CI di Fiume nel corso dei 50 anni del Concorso d’Arte e di Cultura o, alla bisogna, si potranno utilizzare quali spazi complementari alla Sala mostre qualora la stessa non avesse sufficienti pareti. Dopidiché s’introdurrà un nuovo impianto d’illuminazione con sistema a faro attaccati al soffitto, che non andranno a toccare le decorazioni e, soprattutto, consentiranno di appendere, sotto, i lampadari esistenti. In tutta la cornice della sala è già stata installata una fascia di led, in modo da creare un’illuminazione indiretta che valorizza gli ornamenti del soffitto (con lo stesso sistema montato anche nell’atrio). Stiamo valutando di inserire alcuni punti illuminanti anche nei corridoi in sostituzione delle luci attuali, affinché illuminino i quadri negli stessi. La seconda fase prevede la verniciatura di tutte le pareti del secondo e del terzo piano, a eccezione del Salone delle feste e delle sale in cui ci sono degli stucchi in quanto non si possono toccare senza il benestare della Soprinttendenza”, ha spiegato Guidotto rilevando che nelle aule della Scuola Modello e della Scuola di musica si è deciso di mette la barra di protezione di muri per le sedie in una misura standard, che potesse andare bene per tutte le seggiole. Al terzo piano, nella sala delle prove, che era grandissima, è stato ripristinato il muro originale che inizialmente, diversi anni fa, divideva due ampi spazi. Lo si è fatto in vista del sempre maggior numero di richieste d’iscrizione alla Scuola Modello e alla conseguente mancanza di aule per il lavoro dei gruppi, che ormai sono tanti. Sono stati rinfrescati anche la cucina e il bar. “Il palazzo è un luogo molto difficile su cui lavorare, succede sempre qualcosa (l’acqua, le infiltrazioni, il vento, ecc.) e questo è un bel problema. A tal riguardo bisogna ringraziare la ditta con cui collaboriamo, ovvero l’atelier del connazionale Giulio Bonačić di Abbazia, esperti nel campo dell’organizzazione di mostre (si sono occupati anche dei sistemi d’illuminazione per i grandi hotel e importanti gallerie), che in maniera estremamente professionale sta affrontando questo progetto”, ha concluso sottolineando che i suddetti lavori verranno ultimati verso la metà di ottobre. Da segnalare che, negli ultimi due anni, con i mezzi delle Repubbliche di Croazia e Italia, che sostengono la CNI, il CE ha installato anche i climatizzatori in ogni sala (circa una decina).

Gli interventi a Palazzo Modello dovrebbero concludersi verso la metà di ottobre

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