Palazzo Modello: eppur si muove…

La presidente della CI, Melita Sciucca: «C’è ancora tantissimo lavoro da fare, ma almeno qualcosa si è sbloccato»

0
Palazzo Modello: eppur si muove…

La perseveranza e il continuo interessamento da parte della dirigenza della Comunità degli Italiani, hanno fatto sì che qualcosa finalmente si muovesse. Come avevamo già scritto in precedenza, il triste degrado a cui è soggetto l’imponente, elegantissimo Palazzo Modello, uno degli edifici più rappresentativi di Fiume, è visibile da ormai troppo tempo sia dentro che fuori. Siccome la CI è soltanto uno degli “inquilini” dello stabile, a cui sta a cuore la manutenzione dello stesso, quest’ultima si è fatta carico d’intervenire e insistere nel far sì che il proprietario di maggioranza, la Città di Fiume, avviasse a piano a piano la ristrutturazione, seppur a fasi, di parti del palazzo che versano in condizioni peggiori che il resto dell’edificio. Siccome Palazzo Modello rientra nella lista dei beni culturali della Repubblica di Croazia e tutti i lavori devono essere svolti con la supervisione dalla Soprintendenza, tutte le opere di restauro vengono eseguite da ditte specializzate, scelte tramite concorso pubblico indetto dall’amministratore del condominio, l’azienda di manutenzione Rumat.

I lavori sono stati effettuati in due mesi. Foto: Goran Žiković

Ebbene, dopo che è stato ristrutturato il portone dello stabile, e rinnovato il citofono e in parte l’impianto elettrico e d’illuminazione del pianterreno, e in seguito i due lampioni che abbelliscono l’entrata a Palazzo Modello, in questi ultimi mesi le maestranze hanno fatto il loro ingresso nel Salone delle Feste per ristrutturare gli infissi e le porte finestre sul versante che s’affaccia al Mercato cittadino.
“Dato che nel concorso pubblico era precisato che vi possano partecipare soltanto aziende che si occupano di questo tipo di lavori, cioè di restauri – ci ha spiegato Melita Sciucca, presidente della CI –, la Rumat ha scelto l’esecutore dei lavori, una ditta specializzata, che ha eseguito il sopralluogo e nel mese di luglio ha iniziato l’opera di risanamento degli infissi e delle porte finestre, che in parte erano marce e pertanto pericolanti. Il legno era talmente rovinato che reggeva a malapena i vetri. Il tutto doveva venire eseguito in una sessantina di giorni. Le porte finestre sono state rimosse per lavorare sugli infissi e di seguito sulle stesse. L’opera è stata terminata in questi giorni e ora in questa parte della nostra sede possono venir svolte, nella massima sicurezza, tutte le manifestazioni”.

Rimesse a nuovo le finestre che s’affacciano sul Mercato cittadino

Questa è soltanto una piccola parte dei lavori, che proseguiranno successivamente. “Essendo il palazzo molto vecchio – ha proseguito Sciucca –, dopo un controllo effettuato sulle tubature idriche si è scoperto che un tubo presenta perdite consistenti. Sono interventi che dovranno venir effettuati il più presto possibile e che interesseranno l’intero impianto idrico. Seguiranno pertanto scavi sia negli spazi del sodalizio che nel resto dello stabile, al fine di individuare il guasto”.

Qui e sotto, le porte finestre del Salone delle feste

Ma non finisce qui. “In un prossimo futuro ci siamo proposti di richiedere, in accordo con gli altri inquilini dello stabile, il rinnovo dell’impianto elettrico e la verniciatura delle scale, anch’esse usurate dal tempo. C’è, infine, un altro piccolo inconveniente che interessa l’atrio del palazzo. Parte del pavimento vicino alle cassette della posta, ha ceduto e con ogni pioggia si forma una grande pozzanghera d’acqua stagnante. Ci è stato assicurato che quest’intervento entrerà nella lista delle priorità di tutti i lavori che in futuro dovrebbero interessare l’intero palazzo”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display