Pahor agli sloveni in Croazia: «Tutelate la vostra identità»

Il Presidente della Slovenia a Fiume per il 30º della Federazione rappresentativa

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Pahor agli sloveni in Croazia: «Tutelate la vostra identità»

L’Federazione delle Società degli sloveni in Croazia ha scelto Fiume per festeggiare i 30 anni dalla fondazione. In occasione dell’importante anniversario, nella Sala dei marmi del Museo di Marineria e Storia del Litorale croato, è intervenuto ieri il Presidente sloveno Borut Pahor, mentre quello croato Zoran Milanović, il cui arrivo era stato annunciato, ha comunicato di non potere venire a causa di impegni inderogabili a Zagabria, parlandone, tra l’altro, con lo stesso Pahor.

Alla cerimonia che ha preceduto il discorso del Capo dello Stato sloveno, sono intervenuti Melita Mulić, consigliere del Presidente Milanović per i diritti umani e la società civile, la presidente dell’Associazione Barbara Riman, il sindaco di Fiume, Marko Filipović e il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, davanti a numerosi rappresentanti delle autorità e delle Società nelle quali si riuniscono gli sloveni di tutto il Paese.
Nel suo messaggio agli sloveni in Croazia, Pahor ha sottolineato che il loro valore scaturisce dalla collaborazione con la comunità locale e con le altre nazionalità ed etnie: “Voi rappresentate il ponte tra due Paesi e tra due popoli. Da voi mi aspetto che continuiate a fare tutto ciò che potete per tutelare la vostra identità. D’altra parte, noi in Slovenia faremo tutto affinché i croati vi si sentano come a casa loro, conservando a loro volta l’identità”.
A Fiume la comunità slovena è particolarmente attiva e presente con la società “Bazovica”, una delle sedici che operano oggi in Croazia. Barbara Riman ha salutato gli ospiti dicendo: “La mia prima Patria è la Slovenia, la mia seconda sono la Croazia e Fiume, città in cui sono nata e in cui vivo da sempre”.

L’arrivo del Capo dello Stato sloveno nella Sala dei Marmi.
Foto: Roni Brmalj

Autostrada fino a Postumia
Parole di benvenuto sono state espresse anche dal primo cittadino Filipović: “Sono veramente felice che i festeggiamenti del 30º anniversario di fondazione della vostra Federazione si tengano proprio a Fiume. Ciò non avviene per caso. Il Quarnero e la Slovenia sono legati da una lunga storia comune, ma soprattutto dalla gente che una volta abitava quest’area senza le frontiere. Dall’1 gennaio dell’anno prossimo la Croazia entrerà a far parte della Zona euro e di Schengen, per cui potremo togliere finalmente il filo spinato dalla linea di confine. Auspico, inoltre, maggiore collaborazione per la costruzione del segmento di autostrada fino a Postumia per rendere ancora più vicini i due Paesi e i due popoli”.
Gli osservatori della politica locale, anche quelli meno attenti, possono constatare che il sindaco Filipović e il presidente della Regione Zlatko Komadina non s’incontrino spesso in occasione di eventi ufficiali. Li abbiamo rivisti insieme, in prima fila, al compleanno dell’Associazione. “Gli sloveni sono nostri concittadini e nostri cari vicini di casa con cui abbiamo una lunga storia in comune. Abbiamo molti motivi per curare i nostri rapporti di collaborazione. La comunità slovena in Croazia rappresenta un ponte tra le due nazioni e spero che possa contribuire a migliorare ulteriormente i rapporti, anche attraverso le vie di comunicazione, collegando il valico di Rupa e Postumia con l’autostrada”, ha affermato Komadina.

La comunità slovena a Fiume è molto attiva. Pahor si complimenta con i giovani.
Foto: Roni Brmalj

Questione un po’ dimenticata
Filipović e Komadina, oltre ai messaggi di sostegno alla minoranza slovena, esprimendo ammirazione per tutto ciò che fanno sul piano culturale e su quello delle relazioni con la maggioranza e le altre comunità nazionali, hanno accennato entrambi a una questione un po’ dimenticata. Il riferimento è all’autostrada tra Rupa e Postumia, un segmento che potrebbe accorciare i tempi per chi viaggia tra Fiume e Lubiana, distanti 142 chilometri. Fin dagli Anni Ottanta, nell’ambito dell’ex Jugoslavia, questo progetto veniva osteggiato dalle autorità slovene, a tutela degli interessi del porto di Capodistria, in concorrenza, allora come oggi, con quello fiumano.
Per la cronaca, nel suo discorso il Presidente Pahor non ha accennato in alcun modo alla questione. Terminata la cerimonia, niente dichiarazioni per i media e niente prese di posizione da parte sua sull’autostrada dei sogni… croati.

Zlatko Komadina, Borut Pahor, Marko Filipović e Barbara Riman.
Foto: Roni Brmalj

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