«Orada Adriatic», proseguono le indagini sull’avvelenamento

All'Istituto regionale di salute pubblica resi i noti i dati sulla concentrazione di solfuro di idrogeno nella Zona industriale a Kukuljanovo, con gli stabilimenti chiusi

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«Orada Adriatic», proseguono le indagini sull’avvelenamento
Željko Linšak e Goran Crvelin. Foto: LUCIO VIDOTTO

“Le indagini sono in corso nelle strutture dell’azienda Orada Adriatic e non siamo autorizzati a rendere di dominio pubblico le informazioni in merito. Se ne occupano il Ministero degli Interni e la Procura di Stato con l’Ispettorato. Ciò che possiamo constatare è che all’origine della tragedia c’è stata un’elevata concentrazione di solfuro di idrogeno, un gas velenoso che è più pesante dell’aria. Le concentrazioni rilevate sono sicuramente state tali da rappresentare un serio rischio per la salute”. A ribadirlo, ieri, è stato Željko Linšak, direttore dell’Istituto regionale di salute pubblica, aggiungendo che la situazione viene seguita meticolosamente assieme alla Vodovod i kanalizacija (ViK), municipalizzata fiumana che anche nell’area di Buccari gestisce la rete fognaria.

Richieste analisi aggiuntive
Goran Crvelin, responsabile del diparitmento che segue questo segmento in seno all’Istituto, ha fornito alcuni dati. I giornalisti hanno chiesto se la Città di Buccari abbia richiesto di effettuare analisi aggiuntive nell’area della Zona industriale – dove appunto è sito l’edificio della Orada Adriatic – e se le stesse siano state attuate. Ha risposto il direttore: “Sono state commissionate delle analisi in dieci diversi punti della Zona industriale e i risultati sono stati raccolti venerdì 13 dicembre, giorno in cui gli stabilimenti della ditta non hanno lavorato”.
Crvelin ha precisato: “Le analisi ci sono state richieste dall’azienda che gestisce la Zona industriale di Kukuljanovo. Abbiamo effettuato i prelievi da dieci tombini in prossimità degli stabilimenti in cui si è verificato l’incidente, in direzione dei centri commerciali Lidl, Plodine e Galerija Bakar. Abbiamo cercato di rilevare in primo luogo la presenza di solfuro di idrogeno e ammoniaca, ma non abbiamo riscontrato valori rilevanti. Sono rilevamenti che non possiamo comunque mettere in relazione con quanto avvenuto nelle strutture dell’azienda in cui è avvenuta la tragedia. Siamo vneuti ieri sera e oggi, senza effettuare altri rilievi in quanto sono stati effettuati dai vigili del fuoco”.
Una delle ipotesi, non confermata, è che l’elevata concentrazione di gas tossico sia stata la conseguenza di un cattivo funzionamento del separatore, l’impianto in cui avviene il trattamento delle acque reflue. In questo senso, come ha detto Crvelin, l’Istituto regionale di salute pubblica non è stato ancora ingaggiato. Ha concluso dicendo che per oggi sono previsti dei lavori di pulizia e revisione dell’impianto.

Il comunicato dell’azienda
La direzione dell’azienda Orada Adriatic, ha inviato ieri ai media un comunicato relativo alla tragedia avvenuta la scorsa settimana nei suoi stabilimenti a Kukuljanovo, in cui una giovane donna di 26 anni è deceduta in seguito ad avvelenamento da solfuro di idrogeno. Di seguito riportiamo integralmente il messaggio dell’azienda:
“Con grande tristezza e rammarico ci rivolgiamo a voi riguardo al tragico incidente che si è verificato il 9 dicembre nella nostra sede produttiva e amministrativa a Kukuljanovo. Purtroppo, in questo incidente ha perso la vita una nostra dipendente. L’incidente, causato da avvelenamento da gas, si è verificato nella parte amministrativa dell’edificio aziendale. Fin dal primo momento dopo l’accaduto, la direzione dell’azienda collabora pienamente con tutte le autorità competenti e ispettive. Questa tragedia ci ha profondamente colpiti, soprattutto perché operiamo in un edificio aziendale relativamente nuovo, dotato di moderni impianti e tecnologie. Tutte le valutazioni dei rischi, i certificati e le attestazioni di formazione del personale sono conformi a tutte le normative vigenti. Tuttavia, come datori di lavoro responsabili, ci sentiamo pienamente responsabili per l’incidente avvenuto nei nostri locali. Indipendentemente dall’indagine ufficiale, abbiamo immediatamente incaricato una società specializzata che sta già conducendo un’analisi dettagliata della sicurezza dell’intero edificio e degli impianti produttivi. Con il completamento di queste analisi, adotteremo tutte le misure necessarie per eliminare qualsiasi possibilità che un simile evento si ripeta. A prescindere dall’esito dell’indagine ufficiale, daremo ai familiari della dipendente deceduta tutto il supporto e l’assistenza necessari. Comprendiamo l’interesse dell’opinione pubblica e dei media per questo caso. Tuttavia, poiché l’indagine ufficiale è ancora in corso, al momento non siamo in grado di rilasciare ulteriori dichiarazioni”.

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