«Operazione Tempesta: un momento eroico»

Celebrata anche nel Quarnero, come nel resto del Paese, con una serie di eventi, articolatisi tra domenica e lunedì, la Giornata della Vittoria e del Ringraziamento patriottico. A Fiume, chiusura con la tradizionale fiaccolata dell'Armada in Molo longo

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«Operazione Tempesta: un momento eroico»
La fiaccolata dell'Armada sul Molo longo a Fiume. Foto Ivor Hreljanović

In occasione della Giornata della Vittoria e del Ringraziamento patriottico, che ricorre il 5 agosto, data del 29ª anniversario della vittoriosa Operazione Tempesta dell’estate del 1995, a Fiume varie delegazioni hanno reso omaggio ai caduti. Le celebrazioni hanno avuto inizio domenica scorsa con la deposizione delle ghirlande e l’accensione dei lumini ai piedi dei monumenti commemorativi dei cimiteri cittadini di Drenova (nel Viale dei Difensori croati caduti in guerra e presso la Croce centrale) e Tersatto (presso il monumento dedicato ai Difensori caduti). Le corone sono state posate anche sul Ponte dei Difensori croati dalle associazioni relative alla Guerra patriottica, dalla rappresentanza della Città di Fiume con a capo i vicesindaci Sandra Krpan e Goran Palčevski, nonché la presidente del Consiglio cittadino Ana Trošelj, dalla delegazione della Regione litoraneo montana capitanata dal presidente Zlatko Komadina, da quella della Questura, dai rappresentanti di vari partiti politici e altri. In tale contesto, Danijela Mihaljević ha ricordato la sunnominata azione militare rilevando che “la gloriosa vittoria delle forze croate durante l’Operazione Tempesta è uno degli eventi più significativi della storia croata, avendo assicurato, oltre all’integrità territoriale della Repubblica di Croazia e alla sua sopravvivenza all’interno dei confini riconosciuti a livello internazionale, anche la libertà di tutti i suoi cittadini, lo sviluppo economico e altri”.

Profondo rispetto e gratitudine
Nel prosieguo si sono rivolti ai convenuti Komadina, il generale Perica Turalija, il portavoce del presidente del Sabor, Dinko Tandara e la vicepresidente Krpan. Quest’ultima ha riferito che la summenzionata operazione simboleggia il coraggio, la coesione e la determinazione del popolo croato, specificando che “in quei giorni, lottando per la nostra libertà e indipendenza i soldati e i poliziotti croati hanno dimostrato altruismo, coraggio e spirito tenace. Il loro sacrificio e valore rimarranno per sempre incisi nei nostri cuori e nella nostra memoria. Oltre a ricordare quei momenti eroici, oggidì esprimiamo profonda gratitudine a tutti i difensori che hanno rischiato la vita per renderci liberi. Riuniti in questo luogo simbolico – il ponte dei Difensori croati della Guerra patriottica in Delta – commemoriamo i fiumani, quelli del Gorski kotar e gli isolani, che da qui partivano per la stessa, combattendo per la nostra libertà. Ogni strada e piazza che portano i nomi delle brigate e dei difensori caduti ci rammentano il loro coraggio e la loro determinazione. Il loro sacrificio non deve essere dimenticato, bensì permanentemente radicato nelle fondamenta della nostra comunità e del nostro Paese, nonché è nostro dovere e obbligo trasmettere ai figli e nipoti la verità relativa alla Guerra patriottica e i valori per cui i difensori hanno combattuto”.

L’importanza di unione e solidarietà
Sulla scia delle succitate parole, Krpan ha ancora aggiunto che “oltre a rievocare gli eventi passati, questa giornata è tesa a ricordare l’importanza dell’unione e della solidarietà, ovvero che soltanto con gli sforzi congiunti possiamo continuare a costruire un futuro migliore e più giusto per tutti i nostri cittadini. È nostro obbligo garantire che gli ideali per i quali hanno combattuto i difensori – la libertà, la democrazia e la giustizia – vengano preservati e rafforzati per le generazioni future. Care fiumane e fiumani, che questa giornata ci rammenti i valori che ci hanno uniti nei momenti più difficili della nostra storia e ci ispiri nel continuare a lavorare insieme per la crescita della nostra città, con amore per la patria e rispetto per quelli che le hanno donato tutto. A nome di tutte le fiumane e i fiumani desidero trasmettere ancora una volta ai difensori, ai soldati, agli ufficiali, ai comandanti, alle famiglie e a tutti coloro che hanno caricato sulle spalle il peso più grande della vittoria la nostra eterna gratitudine per averci dato la possibilità di vivere in un Paese libero e indipendente”. A seguire mons. Sanjin Francetić ha recitato la preghiera per i caduti.
Nell’ambito della ricorrenza un corteo di motociclisti decorati con bandiere di guerra e simboli inerenti alle associazioni dei Difensori ha percorso le vie del capoluogo quarnerino, è stata celebrata la Santa Messa per la Patria nella Chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (Duomo), nonché hanno avuto luogo l’innalzamento della bandiera croata sul campanile dello stesso (con un breve intervallo musicale della klapa “Nevera”) e la marcia dei membri della parata militare “Pobjednik” (Vincitore) con partenza da piazza della 128ª Brigata e arrivo sul ponte dei Difensori croati della Guerra patriottica, seguita da un rinfresco nello spazio dell’“Exportdrvo”. Non è mancato, inoltre, in Delta lo spettacolo offerto dai paracadutisti e dagli aerei della Krila Kvarnera. In tarda serata, seguite da uno spettacolo pirotecnico, le gru del porto sono state illuminate con i colori della bandiera croata.

I 222 militari caduti
Ieri, 5 agosto, con inizio alle ore 21, sul Molo Carolina ha avuto luogo il concerto del gruppo Koktelsi, seguito alle 22.02 dall’accensione di 222 bengala in onore dei caduti, organizzata dal club dei tifosi dell’Armada. Come da sette anni a questa parte, quest’ultima ha anche allestito domenica sera la tradizionale fiaccolata sul ponte di Veglia.

Le celebrazioni nella Liburnia
Non da meno le celebrazioni liburniche volte a commemorare i difensori deceduti, nell’ambito delle quali è stata buttata in mare una ghirlanda, seguita dall’accensione di lumini ai piedi dei monumenti di Abbazia e Volosca, dalla celebrazione della Messa e dalla tradizionale marcia dei militari lungo la via principale di Abbazia, sul tratto che va dall’incrocio all’altezza dell’albergo Ambasador fino alla Slatina, dove è seguito un programma d’intrattenimento.

I 222 bengala accesi in Molo longo in onore dei 222 militari della Regione litoraneo-montana caduti nella Guerra patriottica. Foto Ivor Hreljanović
La marcia del 5 agosto lungo la via principale di Abbazia. Foto Ivor Hreljanović
Celebrazioni in occasione della Giornata della Vittoria e del Ringraziamento patriottico anche nella Liburnia. Foto Ivor Hreljanović

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