
“Historia magistra vitae”, è la citazione che ha proposto ieri il presidente dell’Associazione degli antifascisti di Fiume (UABA) ed ex sindaco Vojko Obersnel, in occasione della Giornata della Memoria. “La storia non ci ha insegnato nulla – ha commentato l’ex primo cittadino –, visto che siamo testimoni di tante guerre che si combattono intorno a noi”.

Foto: Roni Brmalj
Ricorreva ieri, 27 gennaio, l’80º anniversario dell’entrata dell’Armata Rossa nel campo di concentramento di Auschwitz e della liberazione di 7.500 superstiti. La delegazione degli antifascisti ha visitato in mattinata il cimitero ebraico a Cosala per poi scendere in centro, in uno dei luoghi in cui troviamo una Pietra d’inciampo, in via Zagabria, praticamente tra le bancarelle dei mercati cittadini. Fu qui, dal civico 19, che vennero prelevate e quindi deportate le famiglie Werndorfer e Schwarzenberg. “Da molti anni ormai, per questa ricorrenza, ci fermiamo in uno dei luoghi a Fiume in cui sono state poste le Pietre d’inciampo. Siamo stati i primi in Croazia ad aderire all’iniziativa, avviata da un artista tedesco, per contrassegnare le abitazioni, gli edifici, da cui vennero prelevate le persone, in primo luogo ebrei, per venire deportati nei campi di sterminio. Oggi ci troviamo nel luogo in cui si trovano tre Pietre d’inciampo per commemorare le famiglie che hanno atteso la fine dei loro giorni nei campi di concentramento nazisti”, ha detto Obersnel.
Fiume ha aderito, con la prima Pietra, nel 2013, prima città in Croazia, seguita negli anni successivi da tante altre. A Fiume ve ne sono oggi 15 in diversi punti del centro. Obersnel ha ripercorso il cammino dal 2013 a oggi, soffermandosi su alcune tappe, parlando delle sorelle Bucci che nel 2019, quando vennero installate le Pietre d’inciampo vicino alla loro abitazione in via M. Albahari, vennero a Fiume per quell’occasione. Nate a Fiume, sopravvissero Auschwitz per poi continuare a vivere rispettivamente negli Stati Uniti e in Belgio, protagoniste di un film d’animazione prodotto in Italia dalla RAI, proiettato nel 2019 anche a Fiume. “Abbiamo voluto riproporlo anche quest’anno per le scolaresche fiumane, ma ci sono stati degli ostacoli legati ai diritti d’autore. Cercheremo di risolvere il problema e far vedere il film”.
Obersnel ha quindi accennato a un altro fatto storico: “Non ha riguardato soltanto i deportati fiumani, ma ricorderei che prima di finire nei campi nazisti molti nostri concittadini fecero tappa nella Risiera di San Sabba. Oggi si va a Trieste soprattutto per fare shopping, ma inviterei tutti a visitare quel luogo”.
Accanto a Obersnel, sindaco dal 2000 al 2021, c’era ieri Sandra Krpan, candidata SDP per la stessa carica: “La cultura del ricordo è fondamentale. Siamo orgogliosi di aver aderito per primi all’iniziativa della Pietra d’inciampo, un grande progetto europeo, per renderci conto che dietro a quei nomi che vi sono incisi ci sono delle vite cancellate. Siamo qui per dare il nostro contributo affinché certe cose non succedano mai più. In questo senso, cerchiamo anche noi di fare la nostra parte, proponendo nelle scuole l’educazione civica in cui sono inclusi i principi di tolleranza e rispetto nei confronti degli altri. Questo è il messaggio che oggi vogliamo lanciare da Fiume”.

Foto: Roni Brmalj
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