Obersnel: «Apparteniamo tutti a una minoranza»

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Obersnel: «Apparteniamo tutti a una minoranza»

È stata una serata di gala quella di ieri sera nel Teatro nazionale “Ivan de Zajc” dove, nell’ambito delle Giornate di San Vito, si è tenuta l’Accademia solenne del Consiglio cittadino nel corso della quale sono stati conferiti i Premi della Città di Fiume. Presenti tra il pubblico numerosi esponenti della sfera politica cittadina e regionale, nonché deputati del Sabor e rappresentanti del governo, quali il ministro dei Trasporti Oleg Butković. Tra il pubblico presente anche Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’UI. Nel suo discorso il neopresidente del Consiglio cittadino Andrej Poropat ha toccato un tema molto attuale come l’emigrazione dei giovani all’estero.

“È normale che tanti di noi cerchino il proprio posto al sole, insomma, una vita migliore. Purtroppo Fiume non è esente da tale fenomeno. Sono tuttavia convinto che lo sarà presto perché al suo interno possiede un enorme potenziale ancora inespresso che tra non molto emergerà e pertanto le nuove generazioni non saranno più costrette ad andarsene”.
L’arcivescovo di Fiume, mons. Ivan Devčić, ha invece voluto ricordare il 15.esimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II in città. “Il Santo Padre ci ha lasciato in eredità un grande valore: ha saputo trasformare le nostre differenze in ponti che ora ci uniscono”.

«CEC, uno stimolo di crescita»

Successivamente è stata la volta dell’attesissimo discorso del sindaco Vojko Obersnel. “Tra un anno e mezzo saremo la Capitale Europea della Cultura, una sfida che cambierà molti aspetti della nostra città e di noi stessi. Tuttavia, anche se non ce ne rendiamo conto, siamo già coinvolti in questo processo e a testimoniarlo sono una lunga serie di progetti e iniziative che stanno facendo di Fiume il sinonimo di benessere, occupazione, scienza, innovazione, sport, inclusione e dialogo. C’è chi poi continua a sostenere che la città sia in una fase di stagnazione o, peggio ancora, stia regredendo. A queste persone voglio rispondere elencando i numeri. Nei prossimi tre anni verranno investiti 5,75 miliardi di kune per le grandi opere infrastrutturali e, fidatevi, questo è soltanto l’inizio. Voglio che sappiate che il progetto CEC non è un evento transitorio, ma piuttosto uno stimolo per continuare a crescere. E poi ci sono le persone che custodiscono gelosamente valori quali apertura, tolleranza e solidarietà, oggi più che mai fondamentali quando i diritti delle minoranze vengono sempre più spesso calpestati. E se ci pensate bene, tutti noi, in un modo o nell’altro, apparteniamo a una di esse”, ha concluso il primo cittadino, il cui discorso è stato accompagnato da un fragoroso applauso.
A Zdenko Botić il Premio Opera omnia
Sul palco tanta emozione e anche qualche lacrima che non tutti i premiati sono riusciti a trattenere. Ad aggiudicarsi il Premio per l’Opera omnia è stato l’attore Zdenko Botić, per il grandissimo contributo all’arte teatrale fiumana. Nei suoi 35 anni di attività artistica, di cui la maggior parte trascorsi nel Dramma del TNC “Ivan de Zajc”, Botić ha dato un contributo incommensurabile alla realtà culturale della città. Visibilmente commosso, Zdenko Botić ha ringraziato a nome di tutti i premiati. 

I Premi annuali

I Premi cittadini annuali sono invece andati alla prof. Jasminka Ledić, per aver contribuito a elevare l’istruzione superiore a una dimensione europea, con la recente pubblicazione di due saggi scientifici che hanno permesso il rilancio dell’Ateneo fiumano e all’attore Zlatko Vicić, per la straordinaria interpretazione della pecorella Wanda nella commedia “Wanda LaVanda” del Teatro dei burattini di Fiume, dove è attivo da 25 anni e che grazie al suo estro artistico oggi è estremamente apprezzato non soltanto in Croazia ma anche fuori dai confini nazionali.

Targa d’Oro al console Palminteri

Tra i vincitori della Targa d’Oro Stemma della Città c’era anche il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri premiato “per la promozione di una proficua collaborazione tra gli imprenditori croati e italiani. Il suo contributo si misura in tutte le sfere della vita pubblica, in particolare nel campo dell’economia, della scienza, della cultura e della sensibilità sociale”, come recitava la motivazione.
Il diplomatico è stato designato al premio dalla Camera regionale d’economia, dall’Istituto di Management PAR, dalla Scuola media superiore italiana di Fiume, dall’ospizio “Maria Crocifissa Kozulich”, dall’ente giornalistico-editoriale EDIT, dall’Associazione degli imprenditori italiani in Croazia (UTPUH), dal Policlinico Rident, dalla Facoltà di Filosofia e dal presidente dell’Assemblea regionale, Erik Fabijanić.

Tutti i vincitori

Oltre a Palminteri, a ritirare la Targa d’oro sono stati nell’ordine la tifoseria Armada, per l’amore incondizionato verso il Rijeka calcio e la città; l’Associazione per la tecnologia dell’informazione e della comunicazione MIPRO, per il contributo quarantennale nel campo delle tecnologie informatiche e della comunicazione; Nenad Labus, per il costante contributo nella conservazione dell’eredità culturale di Fiume e Sušak; Hideyo Ashigaki, per avere dato vita a un profondo legame di amicizia tra Fiume e Kawasaki (il premio è stato ritirato dalla figlia); Darko Jurković, per le grandi qualità di chitarrista e compositore che hanno contribuito a impreziosire la scena musicale della città; la Fondazione dell’Università di Fiume, per la promozione filantropica e il contributo alla crescita della comunità universitaria; Davor Tolja, per i suoi 40 anni di carriera artistica e Suzana Samardžić, per i 25 anni di conduzione del rifugio per le vittime della violenza della Caritas, Sant’Anna.
La serata è stata allietata dalle esibizioni del Dramma italiano, di Diana Haller e della klapa Nevera.

 

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