Nuovo look per il cortile della Gelsi

La scuola ha attinto dal fondo di riserva per finanziare l’intervento. L’area era stata fortemente danneggiata nel corso dell’opera di ristrutturazione dell’edificio scolastico

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Nuovo look per il cortile della Gelsi

È trascorso circa un anno da quando la scuola elementare italiana “Gelsi” ha cambiato look. Dopo dodici mesi di estenuanti lavori edili, che hanno messo a dura prova l’attività didattica degli alunni e del corpo docenti, l’edificio è potuto risplendere in tutta la sua bellezza. L’intervento in questione ha riportato agli antichi fasti la facciata, il tetto e gli infissi del palazzo con un accorgimento che ha interessato la riqualificazione energetica e reso possibile nell’ambito del progetto municipale d’utilizzo dei fondi europei, il cui obiettivo è ridurre i costi del riscaldamento.
Questa minuziosa opera durata, come detto sopra, circa un anno, il via vai di operai e macchinari, la presenza di tonnellate di materiale edile, ha portato inesorabilmente a un importante deterioramento del cortile scolastico. Lo spazio destinato al gioco degli alunni, sul quale poggiano i decennali ippocastani ben noti alle numerose generazioni che hanno frequentato la “Gelsi”, una volta conclusi i lavori, versava in condizioni disastrose, ma soprattutto pericoloso per la sicurezza degli scolari.
Modalità più conveniente
Viviana Car
La prima ipotesi relativa alla sua ristrutturazione era stata quella di ricoprire il cortile di tartan – materiale composito costituito di caucciù e di resine sintetiche, nella quale sono dispersi e compressi trucioli di gomma – in particolare quello capace di assorbire acqua. L’intervento, a conti fatti, sarebbe però costato attorno alle 250mila kune, decisamente eccessivo in rapporto ai fondi di cui dispone l’istituto scolastico. Si è deciso quindi di optare per una soluzione più economica, ovvero rivestire il cortile con un manto d’asfalto.
“L’intervento andava fatto dopo le numerose rimostranze da parte dei genitori per lo stato deplorevole in cui versava ultimamente il cortile, pieno di crepe pericolose per i bambini – ci ha spiegato la direttrice della SEI, Gloria Tijan –. Ci è persino giunto in…visita l’ispettore sul lavoro, il quale ci ha imposto il rinnovo della pavimentazione”.
Essendo la Città di Fiume fondatore della scuola, la dirigenza ha richiesto un supporto finanziario dalla stessa, ottenendo risposta negativa per insufficienza di budget.
“Una soluzione, poi, l’abbiamo trovata – ha proseguito Tijan –, attingendo dal fondo di riserva della scuola. Fondo, tra l’altro, bloccato, dal quale non è possibile prelevare senza un motivo valido e che in quarant’anni, non è mai stato toccato. È una specie di deposito nel quale viene versata, da parte della municipalità, una piccola percentuale di importi provenienti dalla vendita di appartamenti ai nostri dipendenti. Non si tratta, pertanto, di un importo notevole ma, grazie al benestare del fondatore, siamo riusciti a sbloccarlo e a investire questi fondi nell’asfaltatura del nostro cortile”.
Parecchie sono state le difficoltà di… percorso, in quanto il cortile è praticamente isolato dall’arteria stradale e quasi irraggiungibile per i macchinari edili. “È dovuta intervenire una gru, che ha issato i macchinari dal parco sottostante. Un lavoro doppio, che ha comportato spese aggiuntive. Inoltre, nel corso dei lavori, in uno spazio piuttosto ristretto in cui si è dovuta fare attenzione alla vicinanza dell’edificio scolastico, uno dei macchinari ha danneggiato il muro d’angolo della facciata. Spero fortemente che l’azienda esecutrice dei lavori, che sono stati comunque eseguiti a regola d’arte, s’impegni a sistemare il danno. L’intervento è costato attorno alle 90mila kune, importo che ha praticamente prosciugato il fondo di riserva, ma che andava usato assolutamente”, ha concluso Gloria Tijan.
Oggi, a lavori conclusi, il cortile della SEI “Gelsi”, rimesso a nuovo grazie all’impegno della direzione, attende il rientro degli alunni. È ancora incerto se ciò accadrà entro la fine di quest’anno scolastico: l’emergenza coronavirus è ancora in corso e tutto dipenderà dalla bontà del quadro epidemiologico. Sta di fatto che l’attuale crisi sanitaria ha permesso almeno che, in assenza degli scolari, i lavori vengano eseguiti in maniera molto più agevole e rapida.

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