Nuovi ormeggi comunali? Sì, per tutti ma non per i proprietari di barche a Fiume

La Regione ha stanziato 2,5 milioni di euro per i progetti e i programmi delle Autorità portuali regionali

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Nuovi ormeggi comunali? Sì, per tutti ma non per i proprietari di barche a Fiume
La riunione nella sede della Regione litoraneo-montana. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La Regione litoraneo-montana ha stanziato nel Bilancio di quest’anno 2.500.000 euro per il cofinanziamento di progetti e programmi delle Autorità portuali regionali. Di questa somma, 1.100.000,00 euro sono destinati a progetti di ricostruzione del porto di Bescanuova – IV fase (Autorità portuale regionale di Veglia), ricostruzione e ampliamento del porto Melak – II fase (Autorità portuale regionale di Arbe) e ampliamento del porto aperto al traffico pubblico locale di Brščanovica (Autorità portuale regionale di Crikvenica). I restanti 1.400.000,00 euro sono stati assegnati alle 8 Autorità portuali regionali per il cofinanziamento di 40 attività/progetti che si svolgono nei porti. Si tratta della ripartizione dei fondi destinati al sostegno delle attività delle Autorità portuali regionali, provenienti dai ricavi generati sul demanio marittimo.

A parlare dei progetti e dei programmi cofinanziati con fondi regionali, sono stati la vicepresidente della Regione litoraneo-montana Marina Medarić, la direttrice del Dipartimento per il demanio marittimo, i trasporti e le comunicazioni, Izabela Linčić Mužić, nonché i direttori delle varie Autorità portuali regionali.

Bescanuova – IV e ultima fase
“I lavori della IV e ultima fase della ricostruzione del porto di Bescanuova sull’isola di Veglia, del valore di 1.130.556,84 euro, sono suddivisi in due unità funzionali e verranno eseguiti nell’arco di tre anni. Prevedono la costruzione di un molo davanti al Vecchio lungomare e di un molo a forma di T nel tratto di mare tra Garofulina e il Vecchio lungomare. La prima parte del molo a forma di T è perpendicolare alla riva alla quale è collegato, con una lunghezza di 28 metri e una larghezza di 2,50 metri. La lunghezza totale del tratto perpendicolare è di 65 metri, con una larghezza del molo pari a 2,50 metri. Il molo che prosegue sulla testata esistente del Vecchio lungomare sarà lungo 85,90 metri e largo 2,50 metri. Entrambi i moli saranno strutture fisse poggianti su pali di fondazione. Le imbarcazioni potranno ormeggiare in configurazione a quattro ormeggi – sul molo a T nella parte parallela alla riva esistente e sul molo in continuazione del Vecchio lungomare da entrambi i lati. Su questi moli verranno installati anelli d’ormeggio e saranno dotati di scalette da marinaio. Al termine della IV fase, il porto di Bescanuova sarà arricchito con 51 ormeggi comunali e 36 ormeggi nautici”, ha spiegato Alfred Frkanović, direttore dell’Autorità portuale regionale di Veglia.

Melak – II fase
“L’Autorità portuale regionale di Arbe ha stipulato un accordo quadro per i lavori di ricostruzione e ampliamento del porto di Melak – II fase con l’appaltatore (Raggruppamento di imprese SUN ADRIA d.o.o. di Fiume e VIGRA d.o.o. di Arbe) per un importo di 3.328.278,00 euro. L’ampliamento del porto esistente, destinato esclusivamente a barche della popolazione residente, prevede la realizzazione di nuovi bacini: uno settentrionale, con un’acqua interna di 7.700 m², e uno meridionale, con 2.100 m². I nuovi bacini verrebbero formati mediante la costruzione di nuovi moli e muri di banchina. L’intervento interessa l’area protetta del porto di Melak che, insieme alla parte esistente di 4.200 m², raggiungerà una superficie complessiva di 14.000 m². È inoltre prevista una nuova zona comunale con una piattaforma di 770 m² e un’altra piattaforma di 10 x 10 metri, che ospiterà un parcheggio per 23 veicoli. Nella prima fase dei lavori (2023), sono stati realizzati interventi per un valore di 1.194.505,28 euro, IVA inclusa. Per la seconda fase, sulla base del contratto del 2023, è stato stipulato un nuovo contratto del valore di 2.133.772,72 euro, IVA inclusa. I lavori della seconda fase dovrebbero concludersi nel terzo trimestre del 2025”, come spiegato da Nenad Debelić, direttore dell’Autorità portuale regionale di Arbe.

Bršćanovica, nuovo bacino
“Con la delibera di modifica della definizione dell’area portuale nei porti aperti al traffico pubblico regionale e locale della Regione litoraneo-montana del 25 aprile 2024, l’Autorità portuale regionale di Crikvenica ha assunto, tra le altre cose, anche la gestione del nuovo bacino del porto di Bršćanovica. L’ampliamento prevede la sistemazione dell’area costiera mediante la costruzione di una nuova riva sotto forma di passerella permeabile. La passerella sarà realizzata su muri di banchina in calcestruzzo armato con fondazioni superficiali. I muri saranno collegati con elementi distanziatori in lega di alluminio tipo 6005 T6 AL.
Verrà costruita una nuova passerella lunga circa 190 metri. È prevista la realizzazione di 20 muri di banchina con dimensioni in pianta di 1,30 x 1,50 metri e altezza variabile (fino a un massimo di 2,3 metri). La larghezza della passerella sarà di 1,30 metri, tranne nei punti dove si trovano i muri di banchina (larghi 1,50 metri). Il piano di calpestio sarà pavimentato con pannelli in materiale composito color legno.
La passerella sarà dotata di dispositivi per l’ormeggio delle imbarcazioni (anelli in acciaio o bitte). L’installazione di impianti idrici ed elettrici non è prevista nella documentazione progettuale esistente. Il progetto prevede la realizzazione di circa 60 nuovi ormeggi. Il valore stimato del progetto è di 413.000,00 euro”, ha dichiarato Mario Kružić, direttore dell’Autorità portuale regionale di Crikvenica.

E Fiume?
Marina Medarić ha ricordato come sul territorio della Regione litoraneo-montana siano state istituite 8 Autorità portuali regionali che gestiscono 101 porti aperti al traffico pubblico (27 porti di rilevanza regionale e 74 di rilevanza locale, per un totale di 12.603 ormeggi, suddivisi in 10.236 ormeggi comunali e 2.367 ormeggi commerciali). “Il focus principale è proprio sugli ormeggi comunali, perché sono quelli a servizio dei residenti”, ha affermato la vicepresidente della Regione.
Viene allora da chiedersi come mai a Fiume, la più grande città della Regione, non esista nemmeno un singolo ormeggio comunale nel vero senso della parola. Marina Medarić ha spiegato come questo tipo di ormeggi siano di competenza specifica della Autorità portuali regionali e come nel capoluogo quarnerino non esista un organismo di questo tipo, in quanto l’Autorità portuale di Fiume ha carattere nazionale e non si occupa dei porticcioli.
Più nello specifico, la vicepresidente della Regione ha lasciato intendere che se si è arrivati a questo punto, la responsabilità va attribuita alla Città, che non ha adattato i suoi piani regolatori prevedendo la possibilità di fondare un’istituzione di questo tipo.
Alla nostra domanda se sia in programma l’istituzione di ormeggi comunali a Fiume nei prossimi anni, è intervenuta Izabela Linčić Mužić, la quale ha spiegato che la nuova legge sulla Marineria non prevede più la possibilità di istituire nuove Autorità portuali regionali, pur prevedendo la possibilità di assegnare determinati porticcioli dedicati alla pesca sportiva ad Autorità già esistenti, permettendo loro di ampliarli e di progettare e quindi costruire nuovi ormeggi. La capodipartimento ha però ammesso che al momento per l’area di Fiume non ci sia nessun progetto che preveda tutto ciò.

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