Numeri civici. Chicche «vintage» di storia cittadina

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Numeri civici. Chicche «vintage» di storia cittadina

La storia ci sta tutt’intorno, ci avvolge quotidianamente, ma il più delle volte ci sfugge. Quella importante e maestosa, come i palazzi, certamente attira la nostra attenzione, però ci sono tanti frammenti di storia che sono sotto i nostri occhi, ma non ci facciamo caso. A Fiume esistono ancora numerosi tombini risalenti all’epoca italiana, ma anche numerose insegne di idranti, oppure tabelle o targhe “speciali”, dato che si tratta di numeri civici.
Le insegne con i nomi delle vie di una volta sono presenti a Fiume in diversi rioni e, grazie in primis ai proprietari delle abitazioni, hanno resistito a tutti i cambi di regime.
Oggi, a più di 70 anni dal periodo italiano, a Fiume resistono più di 50 numeri civici. La maggior parte delle tabelle sono installate sulle facciate o sui cancelli di case private, spesso anche un po’ nascoste. Però ci sono anche quelle in bella mostra sugli edifici plurifamiliari.

La nostra passeggiata virtuale alla ricerca dei vecchi numeri civici inizia così dal rione di Cantrida, ex Borgomarina, dove troviamo l’indicazione di via Albona 4 (oggi si chiama sempre così, ma con la dicitura in croato). Andando avanti verso il centro città ci soffermiamo nell’ex via Robert Whitehead (oggi Jože Vlahović) dove ci sono, per la verità un po’ celati, i civici 24 e 26. Poco più avanti, sopra la scuola elementare San Nicolò, eccone ben quattro e per di più su condomini multipiano. All’epoca era via Enrico Toti. Poco più avanti in via della Brazza ne troviamo altri quattro: 1, 5, 12 e 16. Arriviamo fino alla casa della stampa e risaliamo verso le Case Operaie ROMSA, tutte edificate nel 1938 e che ancora oggi portano le vecchie insegne. Continuiamo per la nostra strada e arriviamo in via Montenero, oggi via Buccari. Andando verso est, fino all’attuale via F.lli Branchetta, troviamo ben cinque targhe. Vicino ci sono i numeri per le vie Pasubio (oggi Kraška) e Natale Prandi (Franjo Kresnik), altra zona dunque ricca di ex numeri civici.
Proseguiamo il nostro cammino nel rione di Belvedere, in quello che è un’autentica “miniera” di numeri civici. Sono ben visibili, come ad esempio quelli delle ex vie Giuseppe Bardarini, Giuseppe Cimiotti, Salita dell’Aquila e via Nicolò Host (oggi France Prešeren).
Nella nostra passeggiata scendiamo infine verso il centro cittadino ed ecco via Padova 2 (oggi via dello Studente). Scendendo in pieno centro cittadino trovare qualche vecchio numero civico diventa quasi un miracolo. Numerosi sono stati i cambiamenti e pochissimo si è salvato. In via dell’Acquedotto invece se ne trovano parecchi, mentre in Cittavecchia ecco quello di via Giovanni Simonetti 4.
Oggi queste tabelle del passato si possono facilmente distinguere, in quanto sono completamente diverse rispetto a quelle attuali e di due tipi: sfondo bianco con numero e cornice nera o l’inverso. Negli anni alcune hanno anche cambiato colore “grazie” ai proprietari.
Insomma, quando siamo in giro per la città, magari sarebbe il caso di aguzzare la vista e guardare con un po’ più di attenzione in giro: chissà quanti altri numeri civici e quante insigne storiche si potrebbero scoprire…

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