
Tutte le bambine sognano di diventare principesse o regine, ma pochissime sono quelle che da grandi realizzeranno il loro sogno. Tra le poche fortunate si annovera pure Nora Marčelja, la neo Reginetta del Carnevale fiumano, che per un anno, intenso e pieno di impegni, affiancherà Mastro Sandi nel difficile compito di guidare le maschere, di partecipare ai numerosi eventi e programmi non solo della kermesse del capoluogo quarnerino, ma anche promuoverla su un vasto territorio e nel contempo divertendosi e ballando alle numerose feste.
Discendente di scampanatori
La giovane Nora, solare e sorridente con la dolce parlata ciakava dello Halubje ci fa sapere che ha da poco compiuto 21 anni ed è al secondo anno del corso di ostetricia della Facoltà di Scienze sanitarie di Fiume. “Provengo proprio dalla località di Marčelji, abitato del Comune di Viškovo, conosciuto come ‘La culla degli zvončari’ e non a caso il bisnonno era uno di quelli che hanno rinnovato la tradizione degli scampanatori dello Halubje, ma purtroppo non ci sono delle testimonianze dirette, né scritte né fotografiche, ma la sua maschera è stata regalata al Museo etnologico di Zagabria. Anche mio nonno Joško era scampanatore e a casa nostra si conserva con cura una vecchia foto che lo ritrae mentre era intento in uno dei giri dei borghi. Sono molto orgogliosa di questi miei due antenati, ma anche di tutta la mia famiglia, che cura le tradizioni del Carnevale. A casa nostra, cioè nella nostra officina, pure quest’anno sono stati realizzati due pupazzi di Messer Carnevale e uno dei pali su cui vengono impiccati fino alla sentenza. Per non parlare della realizzazione dei costumi. La casa si trasforma in un laboratorio di sartoria per tanti mesi”.

Foto: GORAN ŽIKOVIĆ
Lustrini e paillettes
La giovane Nora milita nel gruppo carnascialesco locale “Kumpanija z Halubja” in cui sono attivi tutti i membri della famiglia. “Ritornando ai ricordi, in famiglia si conserva una foto a colori in cui in una carrozzina abbellita con nastri e coriandoli sono adagiate due gemelline di pochi mesi, con vestitini carnevaleschi. Ebbene, queste due siamo io e la mia sorella gemella Nika. I genitori ci hanno sempre fatto sfilare e partecipare agli eventi organizzati dalla nostra compagnia. Non ero mai attratta dai balli mascherati in asilo e neppure dopo, nella scuola elementare”.
Da piccola Nora aveva un avversione per lustrini, paillettes e glitter. “Semplicemente non li sopportavo. Durante il Carnevale era la mamma a occuparsi del trucco e ci metteva il glitter scintillante che poi si infilava in ogni dove, in bocca, nel naso e nei vestiti. Per un mese intero trovavamo ancora i lustrini tra i capelli. Ma questo è stato un breve periodo, poi con l’adolescenza tutto è cambiato. Ora sono io quella che ha destrezza con il trucco scintillante”.
La “Kumpanja z Halublja” ha già dato due reginette, nel 2005 e nel 2007, Nora è la terza a indossare il mantello d’oro e la corona con il moretto. “Si tratta di un grande onore per me, per tutta la mia famiglia, per tutta la compagnia e per tutto il Comune di Viškovo. Non mi sarei mai immaginata di arrivare a realizzare il mio sogno, che non avevo condiviso con nessuno. Quasi ogni anno il gruppo presenta una candidata al titolo e quest’anno l’onore è toccato a me. Sì, mi piace ballare e sono anche portata alla danza e perciò ho accettato subito. Sono stata aiutata da tutta la famiglia, dal gruppo e da mia sorella, che è stata il mio sostegno per tutto questo periodo. Ha partecipato con me anche alla presentazione sul palco nella serata della nomina”.
Reginetta e ostetrica
L’ormai ex Reginetta Sara Đukić di Bribir ha consegnato la corona e il mantello mentre si trova in dolce attesa. “È stato un momento indimenticabile quando mi ha abbracciata. Spero di esserle vicina quando nascerà il bambino e darle tutto il mio supporto in quanto la pratica obbligatoria del mio corso la svolgo proprio in sala parto dell’Ospedale per la mamma e il bambino di Sušak”.
Durante la proclamazione le emozioni hanno prevalso in questa giovane e vivace ragazza. “Non mi pareva vero, sono una persona molto emotiva e le lacrime hanno iniziato a scendere da sole rovinando il trucco perfetto, ma sono riuscita a riprendermi e ad adempiere ai primi obblighi che mi attendevano. Ritornando ai preparativi e alla cerimonia in sé, devo dire che la concorrenza era fortissima e molto bene preparata. Noi ragazze ci siamo trovate vicine, non c’è stata animosità né cattiveria, ma solo una grande collegialità e allegria. Il Carnevale non è una gara, il Carnevale si vive in amicizia”.
La Reginetta Nora ha davanti a sé un lungo periodo di impegni. “Già i primi due giorni sono stati intensi. Mastro Sandi ed io siamo stati invitati all’anniversario del Carnevale di Lussinpiccolo dove siamo stati accolti come dei vecchi amici. Quante emozioni e quanta allegria in tutti gli isolani che curano il Carnevale! Poi è stata la volta della sfilata di Crikvenica sotto una pioggia battente. L’allegria che sprigionavano i carnevalisti, bagnati di tutto punto, non ha eguali. Il brutto tempo non ha fermato nemmeno per un minuto la passeggiata e i volti dei partecipanti sprigionavano orgoglio di poter partecipare. Un grazie va sicuramente all’Associazione dei pensionati della località, che ci ha fatti sentire a casa”.
Il Carnevale come stile di vita
Tra lezioni, pratica e impegni carnascialeschi, la vita di Nora Marčelja nel prossimo periodo sarà per così dire, sconvolta. “Non mi tiro indietro, basta un po’ di disciplina è tutto è realizzabile. Sono una studentessa modello e i miei impegni universitari sono sempre eseguiti per tempo. Mi impegnerò al massimo anche nella mia funzione di Reginetta e sarò presente alla maggior parte degli eventi in cui è richiesta la mia presenza. Mi rallegrano moltissimo gli incontri negli asili e nelle scuole. Mi piacciono i bambini, sono così allegri e orgogliosi dei loro costumi mascherati”.
E per terminare, sottolinea che “essere la Regina è qualcosa che completa tutta la mia vita con il Carnevale e le maschere. È un modo di vivere. Per me non è solo la Quinta stagione, ma un vero e proprio stile di vita. Non ho parole per descrivere il tutto a chi non conosce questa tradizione. Consiglio a tutti di unirsi alla festa in maschera, perché comporta emozioni speciali e uniche”.
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