Non una, ma due volte «in cima all’Everest» per una buona causa

Il castuano Leon Kamenski, uno dei vincitori del premio «Orgoglio della Croazia 2020», racconta il suo nobile gesto effettuato a favore del piccolo Mauro Barak

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Non una, ma due volte «in cima all’Everest» per una buona causa

Non a caso si chiama “Run Everesting”: consiste nel percorrere il dislivello di 8.884 metri, l’altezza cioè del Monte Everest, in un percorso di trail-running da ripetere più volte in montagna, salita e discesa, in un’unica sessione non-stop senza pause. In assenza di montagne così alte, c’è qualcuno che ha deciso di effettuare la missione percorrendo gradini oppure salite di vario tipo. È il caso di Leon Kamenski di Castua, membro da due anni del club sportivo-ricreativo Rika, il quale è riuscito a conquistare, usando la suddetta modalità di percorso, un’altitudine come quella dell’Everest. Non una, ma ben due volte. Tornando a percorrere per 214 volte, per un totale di 39 ore e 35 minuti, i 419 scalini dell’edificio Zagrepčanka a Zagabria – raggiungendo i complessivi 17.696 metri di altezza –, Kamenski è diventato lo sportivo più giovane e il quinto al mondo ad aver conquistato il “Double Everesting”. Il tutto per una buona causa ovvero a favore del piccolo Mauro Barak, affetto da displasia congenita dell’anca, che necessita di vari interventi chirurgici costosi all’estero. Per questo suo nobile gesto, Kamenski è stato insignito quest’anno del premio nazionale “Ponos Hrvatske” (Orgoglio della Croazia). Come e perché si è cimentato in questa sfida ce lo ha spiegato lo stesso sportivo, che abbiamo interpellato per una breve chiacchierata. “La sfida Everesting va molto di moda ultimamente e su iniziativa del mio amico Domagoj Pauković, abbiamo deciso di affrontare questa prova salendo i gradini di Tersatto per tante volte quanto è stato necessario per raggiungere 8.884 metri. Ci sono servite 25 ore. Poi mi sono chiesto: perché non raddoppiare il tutto e unirlo a un’azione umanitaria? Ero a conoscenza del caso di Mauro e ho deciso di farlo per lui. Ho annunciato il mio intento un mese prima e ho pubblicato in Rete il numero del conto corrente aperto da tempo dai genitori del piccolino. Siamo riusciti a raccogliere 23mila kune. Ho scelto la Zagrepčanka come segmento da percorrere in quanto desideravo una zona che non richiedesse troppo sforzo fisico, ma che mi permettesse di realizzare l’obiettivo finale. Ci sono riuscito e sono molto contento”, ci ha raccontato Leon.

Kamenski (a destra) con Domagoj Pauković (al centro) e Pavle Kruljac, sulle scale di Tersatto

Non gli è noto, però, chi lo abbia candidato al premio. “Un giorno ho ricevuto una telefonata con la quale venivo informato di essere uno dei candidati a Orgoglio della Croazia, il che mi ha piacevolmente sorpreso. Chi è stato? Non lo so, fanno tutti finta di non saperlo e non vogliono rivelare il nome del… colpevole”.

In cima alla scalinata della Zagrepčanka

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