«Nis Randers», sicurezza in mare

A presidiare quest’estate le acque del golfo del Quarnero sarà la motovedetta acquistata dalla catena alberghiera Liburnia Riviera Hoteli e assegnata al Comando regionale dei Vigili del fuoco

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«Nis Randers», sicurezza in mare

Chi va al mare desidera soltanto divertirsi, rilassarsi, prendere il sole e fare il bagno. Purtroppo però, alle volte capita di abbassare il livello di guardia e ci si dimentica di come questo possa nascondere una miriade di insidie che possono trasformare una tranquilla giornata di vacanza in un terribile incubo. Soprattutto se si esce in barca. Di anno in anno in Croazia aumenta il numero di natanti e con esso proporzionalmente anche il numero di incidenti. Dovuti principalmente a disattenzione, inesperienza e alla superficiale lettura (per non dire totale ignoranza) dei bollettini meteorologici, pur sapendo che le condizioni meteo-marine possono cambiare alquanto repentinamente. L’ultimo in ordine di tempo si è verificato due giorni fa vicino all’isola di Pašman (Dalmazia), dove un motoscafo è finito contro gli scogli di un isolotto. E purtroppo nemmeno il Quarnero non è esente da episodi analoghi, alcuni dei quali dai risvolti tragici (ricorderemo la tragica morte di una turista austriaca travolta da un motoscafo al largo di Malinska l’estate scorsa). Al fine di elevare ulteriormente il livello di sicurezza e di prevenzione, la catena alberghiera Liburnia Riviera Hoteli (LRH) ha presentato ieri pomeriggio nel marina dell’albergo Admiral ad Abbazia, un nuovo mezzo di soccorso. Si tratta di Nis Randers, una motovedetta concepita per le attività di soccorso SAR (Search and Rescue). Costruita nel 1990 in Germania, è lunga 23 metri e può sviluppare una velocità massima di 22 nodi. È dotata di pompa a getto d’acqua per lo spegnimento di incendi, di una piccola unità ausiliaria di salvataggio sulla poppa che si sgancia nel giro di pochi secondi, di moderne apparecchiature radioelettroniche per la ricerca in mare e infine di una mini infermeria con tanto di attrezzature sanitarie per il primo soccorso. È inoltre progettata per operare in qualsiasi condizione meteo-marina, anche la più avversa. Un piccolo gioiello dell’ingegneria tedesca, sebbene costruito 30 anni fa.
Poema novecentesco

Il nome dell’imbarcazione non è stato scelto a caso. Infatti, Nis Randers è il titolo di un celebre poema scritto dal poeta tedesco Otto Ernst Schmidt e pubblicato nel 1901, che racconta il drammatico salvataggio di un uomo vittima di un naufragio.
“Purtroppo quest’opera non è stata tradotta in nessuna lingua. A questo punto propongo di tradurla in croato – ha detto Johannes Böck, membro del Consiglio d’amministrazione del consorzio LRH –. La sicurezza degli ospiti è una delle nostre priorità e certamente quest’unità rappresenta un importante elemento in quest’ottica. Un’altra caratteristica molto pratica è la pompa a getto che permetterà d’intervenire direttamente dal mare nel malaugurato caso in cui dovesse divampare un incendio in una delle strutture che s’affacciano sulla riva”.
Banco di prova
La motovedetta verrà assegnata al Comando regionale dei Vigili del fuoco, anche se l’accordo del passaggio non è stato ancora formalizzato. Ma lo sarà comunque a breve quando Nis Randers entrerà in servizio in un periodo particolarmente delicato come la stagione balneare, quando gli interventi d’assistenza e soccorso subiscono un’impennata. Com’è noto, l’estate riveste un importante banco di prova per tutte le unità d’intervento che, come ogni anno, vedono interessati e coinvolti i propri uomini e mezzi lungo tutto il Quarnero con verifiche, controlli e presidi, con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza di bagnanti e diportisti.
“Un aspetto che arriva prima di altri – ha puntualizzato il comandante dei Vigili del fuoco, Mladen Šćulac –. Oltre ad aumentare il livello di sicurezza di chiunque si trovi in riva o in mare, questo mezzo darà una grande mano anche alle squadre di soccorso che ora potranno gestire in maniera più rapida ed efficace eventuali emergenze”.
La Croazia un Paese sicuro
Alla cerimonia di presentazione, oltre ai rappresentanti della catena LRH e del Comando regionale dei Vigili del fuoco, presenti ieri anche gli uomini della Polizia di frontiera, autorità cittadine, con in testa il sindaco Ivo Dujmić e, non ultimo, il ministro del Turismo, Gari Cappelli, giunto direttamente dall’isola di Veglia dove in mattinata era impegnato a “tastare il polso” della ripresa del turismo sull’isola quarnerina. Anch’egli ha voluto ringraziare i vertici del marchio abbaziano per “avere riconosciuto l’importanza dell’aspetto della sicurezza. Da un paio d’anni a questa parte – ha precisato il ministro – anche il governo porta avanti l’iniziativa ‘Stagione turistica sicura’ portando nelle principali città costiere un determinato numero di agenti di Polizia provenienti da diversi Paesi, senza contare il Soccorso alpino e altre unità di pronto intervento sempre in stato d’allerta. In tutti i sondaggi la Croazia viene percepita come un Paese sicuro e questo mezzo non fa altro che avvalere tale tesi”.
Ripresa delle attività
Scontata, a questo punto, una battuta sulla ripresa del turismo, in particolare nella nostra Regione, dopo l’incubo della pandemia. “Si osserva eccome il risveglio di un po’ tutte le attività. L’altro giorno quando sono stato allo scalo di Valbisca, i traghetti erano strapieni e andavano avanti e indietro in continuazione. In questo momento sulle isole di Cherso e Lussino ci sono quasi 20mila ospiti. A trainare il comparto sono i campeggi che ad oggi superano il 50 p.c. delle presenze dell’anno scorso. A Lussino, ad esempio, il numero dei turisti sloveni ha registrato un calo soltanto del 10 p.c. rispetto al 2019. Lo scorso fine settimana, nelle Regioni litoraneo-montana e istriana sono arrivati qualcosa come 60mila turisti. È dunque evidente che giorno dopo giorno stiamo recuperando terreno”, ha concluso Cappelli, salendo poi a bordo della motovedetta, assieme a tutti gli ospiti, per una sorta di giro di collaudo. Il test? Superato a pieni voti!

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