Nasce nel Comune di Viškovo l’Ufficio regionale per gli affidi

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Nasce nel Comune di Viškovo l’Ufficio regionale per gli affidi

L’associazione Damdom, che si occupa a livello regionale delle famiglie affidatarie per i minorenni con difficoltà familiari, ha aperto la sua “nuova casa” nel Comune di Viškovo. I nuovi uffici, solari e adatti non solo ai correnti compiti amministrativi, si trovano nel centro commerciale della località e sono stati inaugurati da Claudia Juranić Klarić, presidente dell’associazione, del Forum nazionale per un affido di qualità, madre di tre figli e fino a poco tempo addietro tutrice di due in affido – oggi maggiorenni –, dal sindaco di Viškovo e parlamentare del Sabor, Sanja Udović e da numerosi nuclei familiari affidatari con i propri protetti.

 

”A dieci anni dalla fondazione dell’associazione ora ci troviamo in spazi più consoni al nostro operato – fa sapere Claudia Juranić Klarić – in quanto tutta l’attività, nata praticamente in sordina, era concentrata con il fine di aiutare le famiglie che desideravano occuparsi dell’affido di uno o due bambini, ma pure per quelle che entravano nel sistema per l’adozione. All’inizio eravamo solo in pochi, per crescere con il passare degli anni. Siamo a disposizione di tutti gli interessati a livello regionale, visto che ora siamo diventati per l’appunto Ufficio regionale per l’affido. Per capire appieno quanto sia difficile il cammino per l’affido, basti pensare che molti nuclei familiari, dopo un po’ di tempo, desistono dalla scelta. Per questo abbiamo creato l’associazione, per offrire consigli, supporto e, a volte, un contatto diretto con i servizi sociali, nostri partner nel cammino verso una famiglia sicura e felice per chi, in giovane età, non ha avuto questa fortuna”.

La presidente dell’associazione Damdom, Claudia Juranić Klarić e il sindaco Sanja Udović

Sale il numero delle famiglie affidatarie

Mentre in tutto il Paese il numero delle famiglie affidatarie sta calando, pure in quelle aree territoriali dove l’affido era una cosa comune, nella nostra regione il numero sta salendo. Le famiglie affidatarie rientrano nella fascia d’età medio-giovane, con un’istruzione medio-alta. Questo porta a sviluppare un tipo diverso d’affido ovvero quello a lungo termine in cui, in gran parte dei casi, la famiglia affidataria rimane un supporto e un contatto permanente per il giovane, anche quando non esistono più i supporti sociali.

”Sono estremamente soddisfatta di questa scelta – ha dichiarato la sindaca Sanja Udović –. Ho avuto modo di conoscere tutto il lavoro di queste persone, che stanno dando il massimo per allargare la rete delle famiglie affidatarie. Nel nostro Comune, abbiamo un numero consistente di questi nuclei familiari speciali, che sono eguagliati, in base allo Statuto comunale, con le altre famiglie naturali e godono di un supporto da parte di tutta la nostra società”.

Spazi per il gioco e il divertimento

I nuovi vani sono suddivisi in due parti distinte: l’ufficio nel quale si svolgerà la parte amministrativa e uno spazio multifunzionale per le riunioni, le consultazioni individuali e di gruppo, per i vari corsi di preparazione, per le conferenze o usabile come sala giochi e di divertimento per i protetti.

”Il numero di richiedenti per l’affido sta crescendo, grazie al lavoro costante delle stesse famiglie affidatarie – specifica Ivana Car, del Centro per l’assistenza sociale di Fiume –. Per quanto riguarda la loro ubicazione, la maggioranza di costoro vive nei centri urbani, pochissime sono le famiglie rurali che decidono di fare questo passo”.

Grazie al programma istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, all’associazione Damdom sono state assicurate, per i prossimi tre anni, 450mila kune per i progetti, l’attività e le spese di gestione, mentre la Regione litoraneo-montana ha devoluto 15mila kune a titolo di supporto per i molteplici programmi di supporto.

Al termine della piccola festicciola, due assistiti tredicenni hanno testimoniato il loro difficile cammino per giungere ora ad essere attorniati da una famiglia felice, un sogno che si è avverato, grazie a persone pazienti, comprensive, amorose e con una grande voglia di offrire sé stesse per il bene di chi, purtroppo, per vari motivi non ha avuto il privilegio di nascere con l’amore dei propri cari.

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