Nanotecnologia. Il futuro è di casa

Conferenze e laboratori per spiegare l’importanza di questa scienza ancora piuttosto sconosciuta

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Nanotecnologia. Il futuro è di casa
Il laboratorio di robotica. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il 9 ottobre si celebra la Giornata della nanotecnologia, la scienza della manipolazione di atomi e molecole, che sono impossibili da vedere, anche con un tipico microscopio, ovvero ingegneria, scienza e tecnologia eseguite su scala nanometrica (1-100 nanometri). In concomitanza con la stessa, il Centro per le micro e nanoscienze e per le tecnologie dell’Università di Fiume, ha tenuto una conferenza e sette laboratori inerenti ai succitati contenuti per i membri delle organizzazioni della società civile e dei collaboratori al progetto favola STEM, come pure per tutti gli altri interessati. La prof.ssa Ivana Jelovica Badovinac, della Facoltà di Fisica, ha presentato le attività e il lavoro del Centro, fondato nel 2010 e oggi comprendente nove laboratori.

Una cinquantina di studenti e docenti giunti dalle scuole medie di Gospić, Otočac e Ogulin hanno assistito all’interessante lezione sulla nanotecnologia presentata dal prorettore per i progetti strategici dell’Ateneo fiumano, Saša Zelenika, il quale ha rilevato il notevole e consistente progresso della stessa nell’arco di una sola vita. “È la scienza dell’infinitamente piccolo, della manipolazione di atomi e molecole, che sono impossibili da vedere, anche con un tipico microscopio”, ha spiegato l’esperto, specificando che, tra i suoi numerosi usi, la nanotecnologia può migliorare i materiali utilizzati in parti di macchine, nelle apparecchiature mediche e sanitarie, nelle applicazioni informatiche ed elettroniche, nei sistemi di trasporto, nelle risorse energetiche, nell’industria automobilistica, nell’informatica, nella biotecnologia, nella medicina e in molti altri settori. “Vi sono infiniti esempi relativi alle applicazioni della nanotecnologia nella vita quotidiana. Pensiamo a come gli atomi possono essere usati per stampare una parola, ad esempio IBM, il che pochi anni orsono non era nemmeno immaginabile, oppure a come la stessa possa essere d’aiuto nell’indirizzare una medicina esattamente nelle cellule o organi del corpo che ne abbisognano. Un altro esempio importante dello sviluppo di questa straordinaria scienza è il collegamento di un arto protesico alle nervature di una persona che ha subito l’amputazione, i cui sensori stimolano i nervi del braccio ad attivare una parte del cervello, che permette ai pazienti di sentire gli oggetti e simulare i movimenti di una vera mano”, ha aggiunto.
Workshop
Nell’ambito dell’evento si sono svolti svariati workshop, in cui appurare l’efficacia delle applicazioni nanotecnologiche: quello relativo alla robotica, alle tecnologie additive, al viaggio delle molecole nel biossido di silicio, alla conducibilità elettrica dell’acqua e delle soluzioni acquose, all’aria – gas e liquidi, come pure i laboratori sulla gomma, i colori e la spettroscopia. Gli ospiti, inoltre, sono stati introdotti ai laboratori della Facoltà di Fisica e del Centro NANORI e hanno conosciuto i programmi del progetto STEM.

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